venerdì 9 agosto 2013

Questa sera a Libri Meridionali la presentazione de "L'AMERICA DIMENTICATA"



Questa sera, a Palazzo De Vivo,  sarà presentato il libro : L’AMERICA DIMENTICATA. I RAPPORTI TRA LE CIVILTÀ E UN ERRORE DI TOLOMEO” di Lucio Russo. Una breve anticipazione dal sito della Mondadodri e un articolo di Cilento Notizie

Il testo

La quasi totalità degli studiosi ha finora negato l'esistenza di antichi contatti tra l'America e il Vecchio Mondo, ma in questo libro, indagando su una questione apparentemente secondaria di storia della geografia (l'origine di un grossolano errore di Tolomeo), si dimostra che le fonti ellenistiche dell'antico geografo conoscevano latitudini e longitudini di località dell'America centrale. Questa scoperta costringe a rivedere sotto una nuova luce molti aspetti della storia. Da una parte mostra come il crollo delle conoscenze che investì il mondo mediterraneo all'atto della conquista romana sia stato ben più profondo di quanto in genere si creda. Dall'altra apre nuovi possibili scenari di lungo periodo, lasciando intravedere la possibilità di sostituire all'idea oggi dominante dell'evoluzione indipendente e parallela delle civiltà un'unica storia, connessa sin dalla remota antichità.

L'autore

Lucio Russo si è occupato di meccanica statistica, calcolo delle probabilità e storia della scienza. Su quest'ultimo argomento ha pubblicato La rivoluzione dimenticata (Feltrinelli 1996), Flussi e riflussi (Feltrinelli 2003) e, con Emanuela Santoni, Ingegni minuti (Feltrinelli 2010). È anche autore di alcuni pamphlet, come Segmenti e bastoncini (Feltrinelli 1998) e La cultura componibile (Liguori 2008).

da Cilento Notizie


Edito da Mondadori e già alla terza ristampa ad un mese dalla sua uscita, mentre è in preparazione la sua traduzione in inglese, “L’America dimenticata” di Lucio Russo, Saggista, Storico della Scienza, professore Ordinario dell’Università Tor Vergata di Roma


Lucio Russo già festeggiò a Castellabate (SA) nel 2010, con la famiglia allargata, sorelle, cugini, zii, nipoti provenienti da varie parti d’Italia, in un Russoday al Grande Hotel S. Maria, il Premio Internazionale “Tullio Levi-Civita” per la ricerca scientifica. La motivazione: “per l’alta qualità e l’indiscussa originalità della ricerca scientifica di rilevanza internazionale” i cui risultati sono apparsi sia su riviste scientifiche che in volumi a diffusione mondiale. “Lucio Russo_si legge sul verbale della designazione del Premio_è un fisico teorico profondo ed un innovatore nelle moderne teorie della meccanica statistica, un grande conoscitore della Teoria della Probabilità e della Matematica Ellenistica. Il professore Russo si può definire uno spirito eclettico e profondo. Ha legato il suo nome ad una ardita , ma fondatissima rilettura della storia del pensiero scientifico”. 

Non aveva ancora scritto “L’America dimenticata”, per il quale, usufruendo della straordinaria ed introvabile contemporanea conoscenza umanistica e scientifica, grecista e fisico, ha potuto percorrere un vasto iter culturale nel tempo passato attraverso testi scientifici anche in lingua greca, sino a raggiungere la consapevolezza che, già duemila anni prima di Colombo, i Cartaginesi conoscevano L’America, e forse anche prima era conosciuta dai Fenici! 

La distruzione di Cartagine nel 146 A.C., di Scipione Emiliano, la soppressione da parte dei Romani di molti importanti testi ed il non interesse di questi alle conoscenze scientifiche ed a viaggi estesi, fece con il tempo dimenticare questa terra. Alcuni errori di Tolomeo nell’opera “Geographia”, per un’errata valutazione delle dimensioni della Terra, una deformazione sistematica delle differenze di longitudini tra le località, e quindi un equivoco sulle Isole Fortunate considerate le Canarie e non le Piccole Antille, ha trascinato nel tempo la dimenticanza dell’America, poi riscoperta solo nel 1492 da Cristoforo Colombo. 

Vari elementi già potevano far supporre conoscenza di questo continente, come l’uso in immagini artistiche archeologiche dell’ananas, frutto di quella terra, o la diffusione dei polli, uccelli addomesticati, che allo stato selvatico vivono e sono vissuti solo in Asia meridionale, e da lì provenienti…….. e tanto altro! 

Alla Cittadella del libro, ideata e gestita dal professore Gennaro Malzone, con l’accoglienza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Castellabate, Luisa Maiuri, ne parlerà l’autore presentato dal professore Giuseppe Cilento e dal professore Fernando La Greca, con intervento del giornalista sociologo Giuseppe Lembo

Il testo ha ottenuto molte autorevoli critiche su intere pagine di giornali nazionali ed interviste a Radio Scienza. 

Non è solo un riscrivere la storia, con una dimostrazione di geografia scientifica, ma comporta varie conseguenti valutazioni sulla teoria dello sviluppo culturale dei popoli, che non prosegue in ascesa per naturale processo, ma può avere dei momenti di crollo, di involuzione e viene molto influenzato dagli scambi tra popoli, evidenzia cioè la teoria dei “diffusionisti” dello sviluppo sociale e culturale dei popoli, contro quella degli “isolazionisti”. 

Il legame affettivo con Castellabate, dove molti sono i ricordi dei periodi trascorsi con la famiglia originaria, rende di particolare carattere questa importante presenza di eccezionale spessore culturale, intersecandosi con il filo dell’emozione. 


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