martedì 25 dicembre 2018

sabato 22 dicembre 2018

Consiglio Comunale del 21 Dicembre: la cronaca-commento del consigliere Maurano.

Il consigliere Maurano dalla sua Pagina FB ha commentato il Consiglio Comunale che si è tenuto ieri in orario antelucano. Riportiamo solo la parte riguardante gli ordini del giorno. C'è anche una polemica "per fatto personale" (che comunque tanto personale non è in quanto riguarda lo svolgimento del consiglio) e per questa vi rimandiamo al post sulla Pagina personale del Consigliere Maurano.


Nel Consiglio Comunale di oggi abbiamo appurato che il Responsabile dell'area economico-finanziaria crea capitoli di spesa e gli dà nomi a propria fantasia; che il Comune fa continuo ricorso ad anticipazioni di cassa per mancanza di liquidità con conseguenti interessi da pagare;che il capitolo di spesa dedicato ai debiti fuori bilancio è sempre quello che ha bisogno di immissione di nuove risorse.

Abbiamo inoltre accertato che nel passivo del bilancio consolidato i debiti del Comune di Castellabate sono quasi 23 milioni, di cui 5 e mezzo verso i fornitori. Passività queste che aumentano di anno in anno, di mese in mese. 
Abbiamo accertato che la Castellabate Servizi in soli 7 mesi del 2017 ha prodotto già 89.000 euro di debiti, in parte estinti con l’accensione di un mutuo chirografario e altri con la liquidità di inizio 2018; che alle nostre richieste non viene mai data risposta anche se presentate un mese prima; che il Presidente percepisce mensilmente 1.254 euro e questa è una scelta facoltativa presa dal Sindaco.

Con il terzo argomento, poi, abbiamo constatato che le Aree Pip ora vengono vendute (sempre al prezzo di 33 euro al mq) e non più concesse per 99 anni. 

Con il quarto argomento infine si è discusso di un accordo transattivo tra un debitore ed il Comune. L’ente al posto dei soldi delle tasse ha acquisito dei terreni della parte debitrice in località Maroccia. Oltre ad aver fatto presente che tale tipo di compensazione non è più supportata dai pareri della Corte dei Conti, abbiamo rimarcato come l’aver escluso il Consiglio Comunale a monte da tale decisione abbia precluso l’opportunità di migliorare l’accordo a favore del Comune e quindi a favore dei cittadini. Infatti secondo il nostro parere invece di prendere tutti quei terreni in località Maroccia si potevano acquisire quelli alla Torretta (in direzione dell’intersezione con l’Annunziata e sotto Piazza Meola) in modo da fornire parcheggi alla cittadinanza, visto che è questo una dei tanti grandi problemi che attanagliano il territorio.


giovedì 20 dicembre 2018

Domani Consiglio Comunale: se siete in ferie o in pensione e soffrite d'insonnia...

Il Consiglio Comunale è convocato per Venerdì 21 Dicembre alle ore 9:00 per deliberare sull'OdG che potete leggere in basso.
Già il Consiglio dal vivo  è poco seguito in quanto è meno emozionante di un film russo con sottotitoli in armeno, se poi lo facciamo alle nove di mattina di venerdì, facciamolo non solo in streaming ma anche  in videoconferenza e siamo tutti più felici. 







mercoledì 19 dicembre 2018

domenica 16 dicembre 2018

CONSAC: Il Manifesto dell'Opposizione (in attesa dei passi amministrativi)

L'opposizione ha affisso nel Comune un manifesto "GLI ESATTORI - Secondo Atto" della serie "E IO PAGOOOO...".
Questa dovrebbe essere la prima di una serie di iniziative, amministrative e di sensibilizzazione popolare ,  per scongiurare il considerevole aumento delle bollette che si profila per i cittadini di Castellabate.


venerdì 14 dicembre 2018

Passaggio a Consac: la delibera che approva la Convenzione è a rischio?

di King Dementor

Durante la discussione sulla delibera inerente la  Convenzione da stipularsi tra il Comune e il Consac per il passaggio del Servizio Idrico Integrato, il consigliere Maurano ha chiesto se il componente del Collegio Sindacale del Consac Antonio Nicoletti fosse un omonimo o un parente del Consigliere Costabile Nicoletti. Nel caso fosse un parente invitava il Consigliere ad astenersi dalla votazione.
Non c'è stata risposta, se non dei fugaci sguardi interrogativi tra alcuni della maggioranza,  e alla fine il consigliere Nicoletti ha votato la delibera. In realtà al termine dell'intervento di Rizzo,  Costabile ha abbandonato l'aula per farvi ritorno dopo circa 5 minuti (semplice coincidenza? ha contattato un legale?). L'Antonio Nicoletti di cui faceva cenno il consigliere Maurano è sicuramente il fratello dell'Assessore; se sia ancora in carica o il sito non è stato aggiornato non possiamo saperlo. 
Fonti vicini alla minoranza ci informano che l'opposizione, su questa vicenda è pronta a intraprendere ulteriori passi amministrativi. Ma è ravvisabile un conflitto d'interessi?
Inquadriamo un attimo la situazione. La normativa è quella dell'art.78, comma 2,  del TUEL il quale prevede che:"gli amministratori di cui all’articolo 77, comma 2, devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado”.
La situazione realizzata in Consiglio appare ictu oculi,  come fattispecie generale, non integrare il conflitto d'interessi. C'è da notare, però,  che nella fattispecie specifica ci sono due elementi confondenti: Costabile non è solo un consigliere ma è anche  l'Assessore al Servizio Idrico Integrato e alla scelta della Consac si è giunti dopo che il precedente competitor, l'ASIS, si è tirata fuori non avendo ritenuto la gestione economicamente sostenibile.
 La Giurisprudenza ha più volte chiarito che in quanto dettato al fine di garantire la trasparenza e l'imparzialità dell'azione amministrativa, sorge per il solo fatto che l'amministratore rivesta una posizione suscettibile di determinare, anche in astratto, un conflitto di interessi, a nulla rilevando che lo specifico fine privato sia stato o meno realizzato e che si sia prodotto o meno un concreto pregiudizio per la p.a. (cfr. Cons. Stato, sez. IV, 28 gennaio 2011, n. 693).
E sempre il Consiglio di Stato sentenza n.2826/2003 afferma:" E’ infatti da rilevare che l’obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi – in quanto finalizzato ad assicurare la serenità della scelta amministrativa discrezionale - costituisce regola di carattere generale che non ammette deroghe ed eccezioni e ricorre, quindi, ogni qualvolta sussiste una correlazione diretta ed immediata fra la posizione del singolo componente dell’organo collegiale e l'oggetto della deliberazione, pur quando la votazione non potrebbe avere altro apprezzabile esito e quand'anche la scelta  fosse in concreto la più utile e la più opportuna per lo stesso interesse pubblico.
Nel caso, infine,  che gli Amministratori avessero  l'obbligo di astenersi, non lo hanno fatto e :"..abbiano altresì espresso voto favorevole alla delibera dalla quale si sarebbero invece dovuti astenere (la delibera), è illegittima"
Detto tutto questo siamo di fronte ad una situazione complessa nella quale, comunque, è abbastanza difficile intravedere ed ipotizzare  un conflitto d'interessi (se proprio vogliamo ipotizzare un conflitto è più dal lato Consac). Sappiamo anche, però, che non siamo una nazione in cui vige il Common Law e che i giudici hanno una certo potere discrezionale nell'interpretazione e nell'applicazione delle norme e nell'agire nel solco della Giurisprudenza.. Ma, ovviamente, non è questa la sede ove fare una disamina tecnico-giuridica che non saremmo neanche in grado di sostenere tecnicamente. Ribadiamo: non vediamo alcun conflitto d'interessi palese, ma ci poniamo una domanda. Considerato che il Sindaco dispone di una robusta e solida maggioranza in Consiglio, non sarebbe stato opportuno che l'Assessore adottasse il "principio di precauzione" e si astenesse comunque dalla votazione? 
Come diceva Bourdieu :" A volte alle ragioni della politica è preferibile la realpolitik della Ragione"

giovedì 13 dicembre 2018

Il Capogruppo Lo Schiavo accusa: soldi buttati a mare?

Clicca per Ingrandire
Il capogruppo della Minoranza, Alessandro Lo Schiavo, ha inviato una nota al Sindaco in merito al Percorso Pedonale arenile Marina Grande-Pozzillo un'opera costata 14.000 euro (non abbiamo controllato ma ci fidiamo) e che il mare ha praticamente smantellato.
Ecco il testo della nota:

Al Sindaco del Comune di 

Castellabate

Oggetto: richiesta d’intervento percorso pedonale arenile Marina Grande – Pozzillo
La decantata passeggiata inaugurata a Luglio scorso, che collega S.Maria con i principali lidi del comprensorio Marina Grande – Pozzillo rischia di scomparire. Cittadini ed operatori hanno segnalato lo stato di degrado. Sono stato sul posto ed ho potuto appurare di persona quanto descrittomi: un’opera pubblica consegnata solo alcuni mesi fa rischia di essere cancellata dalla sola forza del mare. A causa della prima (significativa) mareggiata, buona parte della passeggiata è saltata. Quadroni di cemento divelti e spostati a metri di distanza, altri sommersi dalla sabbia, tavole di legno con chiodi sporgenti, sono gli effetti devastanti del mare mosso che in questi giorni ha investito il nostro litorale. Conosciamo tutti l’effetto dirompente del mare e dei danni che ha comportato anche per il recente passato alle strutture balneari presenti, era il caso quindi di prevenire questo stato di cose, procedendo ad un piano di manutenzione/recupero, sollevando i quadroni di cemento nei punti maggiormente esposti all’erosione del mare , cosi da ridurre al minimo i danni ed i costi di ripristino dello stato dei luoghi per la prossima stagione turistica. Intervenire prontamente prima che il mare spazzi via definitivamente il percorso pedonale, raccogliere tutto il materiale presente sulla spiaggia prima che venga sepolto dalla sabbia, sono le basi da cui dovete ripartire con celerità. Sottolineo anche lo stato di abbandono della spiaggia Pozzillo ( lato S.Marco), di come l’erosione abbia fatto emergere una scogliera, che a memoria d’uomo non si era mai vista, privando cittadini, turisti ed operatori di una tratto di litorale fondamentale per l’economia di chi vive ed opera nell’area in questione.

E’ necessario quindi, che gli uffici competenti si adoperino per trovare e dare alla cittadinanza delle risposte progettuali che fermino il progressivo stato erosivo delle nostre coste.

S.Maria di Castellabate lì 13.12.2018
f.to Il Consigliere Comunale
Alessandro Lo Schiavo

domenica 9 dicembre 2018

CONTRORDINE COMPAGNI: IL POLO SCOLASTICO-SPORTIVO di Castellabate diventa "EDIFICIO SCOLASTICO con Palestra" di Santa Maria

Dobbiamo chiedere scusa ai nostri lettori. Quando nel 2015 fu presentato, con grande battage pubblicitario, il progetto del POLO SCOLASTICO -SPORTIVO avevamo pensato che la struttura servisse ad accorpare tutte le scuole del Comune di Castellabate. E non siamo stati i soli a cadere nell'equivoco. Anche l'opposizione aveva immaginato la stessa situazione. E mentre il blog, per il vizio di questo comune di non mettere copia degli allegati nelle delibere pubblicate all'Albo, non aveva gli strumenti per pensare il contrario, l'opposizione, a quanto detto dal consigliere Maurano, gli atti li ha potuti consultare ed ha avuto la stessa impressione. Solo che, mentre l'Opposizione in Consiglio Comunale esponeva le proprie ragioni, l'Assessore Martuscelli, l'assessore Nicoletti e il Sindaco si scambiavao sguardi ammiccanti ed ironici. Il capogruppo Lo Schiavo, capita l'antifona, chiedeva di conoscere che cosa intendesse l'Amministrazione per POLO SCOLASTICO. E così abbiamo scoperto che in realtà il POLO SCOLASTICO, se e quando sorgerà, ospiterà, usando la vecchia terminologia, solo la scuola materna,  la scuola elementare e la scuola media di Santa Maria (e, forse, ma non si è capito bene del Lago e di Alano).
A nostra parziale scusante vogliamo ricordare cosa disse il Sindaco con un intervento sul sito Istituzionale:

Puntiamo a realizzare la scuola del futuro, un luogo di aggregazione didattica e sportiva, che sia funzionale e attraente, a servizio di un vasto comprensorio


E' abbastanza difficile ritenere che il "vasto comprensorio" sia solo Santa Maria, "frazione del Comune di Castellabate", come la definisce un cartello allo svincolo della variante.
E la stessa impressione si ebbe con le varie interviste rilasciate agli organi di stampa.
E non contribuì certamente a chiarire le cose la delibera di Giunta di approvazione del progetto:

Ora, anche qui, "più plessi esistenti attualmente nel territorio comunale" non sembra certamente riferirsi a Santa Maria.
Ma anche la relazione paesaggistica inviata alla Soprintentenza non era il massimo per capire le intenzioni dell'Amministrazione:

Il progetto si pone come obiettivo la razionalizzazione della rete scolastica attraverso l'accorpamento di più plessi esistenti attualmente nelle varie frazioni del comune di Castellabate che non rispondono alle esigenze della popolazione scolastica e dalle condizioni di sicurezza ed agibilità per cui non si ravvede la convenienza economica e tecnica nel recupero degli edifici esistenti.

In realtà qui di dubbi ce ne sono pochi. Si specifica chiaramente che l'accorpamento riguarda le scuole esistenti nelle varie frazioni del comune ( non in una  o in alcune).
Fatto sta, che alla fine della giostra, né noi né l'opposizione avevamo preso lucciole per lanterne, ma più semplicemente l'Amministrazione ha cambiato idea in corso d'opera. Il nuovo Polo assicurerà le condizioni di sicurezza ed agibilità per le scuole di Santa Maria mentre per altre si provvederà (e si sta provvedendo) con finanziamenti nonostante "non si ravveda la convenienza economica nel recupero degli edifici esistenti". Il che non è detto non sia cosa buona e giusta, ma di questo ci occuperemo in altra occasione.


venerdì 7 dicembre 2018

Il Calendario delle Manifestazioni Natale 2018

Stasera con l'inaugurazione dei Mercatini e con l'accensione delle Luci ci sarà il via ufficiale alle Manifestazioni per le Feste Natalizie 2018.
Il progetto Il Natale nel Luogo dell'Incanto, cofinanziato dalla Regione Campania, è stato realizzato anche grazie alla collaborazione delle Associazioni presenti sul territorio che hanno integrato le iniziative organizzate dall'Amministrazione Comunale e dal Forum Giovanile.






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giovedì 6 dicembre 2018

Il Sindaco riconosce che sull'acqua sarà stangata.

Immagine tratta da www.scrivolibero.it
Il Sindaco, nell'illustrare la convenzione per il passaggio della gestione del Servizio Idrico Integrato al CONSAC, ha riconosciuto che le tariffe saranno quelle da noi riportate nella tabella del  post "Stangata Consac (?)...".
Ovviamente il Sindaco ha giustificato questo passaggio adducendo varie motivazioni che cercheremo brevemente di analizzare.
Innanzitutto ha ribadito l'obbligatorietà della scelta sulla base del Decreto 152/2006, della Legge Regionale del 2015 nonchè sulla base delle varie diffide ricevute, pena il commissariamento e il danno erariale. Tutto giusto al 99%, ma per amor di discussione, diamo per assodata l'ineluttabilità del passaggio. Se obbligatorio il passaggio, non altrettanto obbligatoria la scelta del consorzio cui aderire. E se, come vediamo dalla tabella pubblicata in basso, uno offre tariffe dal 20 al 70% inferiori all'altro, una persona sana di mente sceglie quella che offre la tariffa migliore. Ed infatti l'Amministrazione si indirizza verso l'ASIS. Ma, come commentava un lettore, per "fidanzarsi bisogna essere in due", così  dopo vari sopralluoghi il 6 marzo 2017 l'Asis comunicava al Comune la sua intenzione di non aderire alla Convenzione in quanto, mutatis mutandis, "le condizioni di esercizio, di manutenzione e di sicurezza degli impianti non permettono al Consorzio di assumerne la gestione" (ma una legge che obbliga alla dismissione, non dovrebbe prevedere anche l'obbligo per il terzo di assumere la gestione? Non poteva essere questo un motivo per temporeggiare?) . Con il rifiuto diveniva obbligata la scelta Consac con potere di negoziazione Zero.
Il Sindaco ribadiva, però, che anche in assenza di obbligo era inevitabile aderire ad un consorzio in quanto la gestione per il Comune era una gestione in perdita per circa 1 milione di euro all'anno (nel 2016 1.919.000 euro di costi a fronte di 990.000 di accertato, nel 2017 1.913000 euro contro 841.000). E ciò perchè le tariffe sono ferme al 1999.  E perchè non sono state aumentate (cosa che sarebbe avvenuta con gradualità)? Il Sindaco dice perchè la legge non consente al Comune di operare sulle tariffe. Questo è vero per gli ultimissimi anni, ma fino a quel momento? Ai cittadini, comunque, questo interessa poco. Il cittadino sa che si troverà a pagare il doppio se non il triplo, e sa che la Politica si giustifica adducendo una esimente (la non possibilità di aumento) che fino ad ieri veniva, da tutti, utilizzata come argomento elettorale del "non aumento delle tariffe". Il Sindaco dice che le fasce deboli potranno usufruire del bonus. Ma essendo questa una normativa statale i cittadini di Castellabate ne avrebbero usufruito in ogni caso anche restando con la gestione in autonomia (e quest'anno non ne hanno usufruito per una disorganizzazione comunale). E resta il fatto che anche con il bonus una famiglia di 4 persone che al netto del bonus, con Castellabate avrebbe pagato 130 euro con Consac ne pagherà 296 (considerando un consumo di 200mc). E il passaggio a Consac (che ovviamente farà degli investimenti, ma della convenzione riparleremo qaundo sarà disponibile) è stato obbligato dallo stato della rete e degli impianti di depurazione. Ma anche qui, Maurano ha ragione da vedere quando afferma che "gli investimenti devono essere mirati tenendo conto di quelle che sono le priorità". Probabilmente più di interventi a pioggia, sarebbe stato necessario un piano di intervento strutturale rinunciando a qualche altra opera. Ma non possiamo farne una colpa all'Amministrazione. E' un vizio italico considerare più importante quello che si "vede" e che il cittadino-elettore può apprezzare, piuttosto quello più funzionale ma "che nessuno vede" e che elettoralmente paga solo verso la parte più avveduta della popolazione.

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mercoledì 5 dicembre 2018

Maurano : le considerazioni dell'opposizione su Tariffe e Polo Scolastico.

Con un intervento sulla sua pagina Facebook il Consigliere Maurano illustra le ragioni che sono alla base del voto contrario in Consiglio da parte dell'opposizione sui due argomenti più importanti all'ordine del giorno.

ALTRA BOLLETTA, ALTRO AUMENTO!!!
Nel Consiglio Comunale di ieri si è concretizzato l’ennesimo colpo mortale all’economia familiare e turistica dei cittadini di Castellabate. Infatti l’Amministrazione ha approvato il passaggio della gestione del servizio idrico integrato alla Consac. La società di Vallo della Lucania che ha le tariffe più alte di tutto l’Ambito. Per fare un semplice esempio: una famiglia di 4 persone che consuma 200 metri cubi di acqua all’anno oggi paga 60 euro, mentre dal 2019 pagherà 200 euro. In pratica un aumento di tre volte l’importo attuale. E questo vale per tutti: cittadini, famiglie, attività imprenditoriali, turistiche e commerciali.

Vi chiederete: era evitabile questo aumento dell’acqua? Ovvio che si!! La normativa, peraltro non stringente, stabilisce che un Comune può scegliere il gestore che vuole. 
Castellabate quindi poteva scegliere tra l’Asis e la Consac.
Le tariffe dell’Asis sono la metà di quelle della Consac e quindi non ci sarebbe stato nessun aumento vertiginoso e spropositato per i cittadini. 
A detta dell’Amministrazione l’Asis non ha ritenuto conveniente prendere in carico la gestione del Servizio Idrico integrato di Castellabate in quanto gli impianti di depurazione e gli impianti idrici sono troppo fatiscenti (pensate come stiamo messi). 
Forse perché da 8 anni non è stato fatto nessun investimento sull’impianto? Forse perché si è preferito spendere risorse e accendere mutui per opere secondarie e non d’investimento?
La Consac prevede un investimento poco superiore al milione di euro per tali impianti. Niente di straordinario insomma, se pensiamo che la Casa Comunale è costata all’incirca la stessa cifra. Possiamo perciò comprendere come ci fosse tutta la possibilità per il Comune di Castellabate d’investire sugli impianti del servizio idrico integrato ed evitare così la scelta della Consac.

Ovviamente la parte più prettamente di polemica politica potete leggerla nel post originale. Maurano continua scrivendo che:

Su tale vicenda, in meno di una settimana sono state raccolte circa 200 firme di cittadini che dicono no a tale scelta e che chiedono una consultazione popolare. 
Chiunque voglia partecipare a tale iniziativa per cercare di annullare tale decisione può contattarci in qualsiasi momento. Verremo di persona, casa per casa, a raccogliere il vostro volere.
Si è discusso, poi, anche del Polo Scolastico. Una struttura che dovrebbe nascere a S.Maria in una zona al momento inadeguata urbanisticamente. Basti pensare che al momento l’unica via di accesso è una strada che a stento riesce a far passare due auto contemporaneamente. 
Pensate che ingorgo, che disagio si verrà a creare quando tutti i genitori si recheranno nello stesso momento in quella zona. Ci sarà il blocco di S.Maria.
L’Amministrazione sostiene che tale scuola sia solo per S.Maria ma la Soprintendenza nel parere del 23 Ottobre 2018 scrive espressamente che << la relazione Paesaggistica precisa che l’intervento di progetto si pone come obiettivo la realizzazione della rete scolastica attraverso l’ACCORPAMENTO DI PIU’ PLESSI ESISTENTI ATTUALMENTE NELLE VARIE FRAZIONI del Comune di Castellabate>>(Come potete notare dalla foto). Quindi si prevede la chiusura di alcuni edifici scolastici con ripercussione sulla microeconomia territoriale. C’è poi da far notare come nascerà vicino al vallone S.Andrea e al momento senza le necessarie predisposizioni delle vie di fuga come ampiamente segnalato dai Vigili del Fuoco.
Per questi motivi tale opera sembra essere decontestualizzata dal punto di vista urbanistico e socio-economico. 
Insomma dai documenti sembra avere tutti i requisiti per essere una cattedrale nel deserto. Speriamo solo non diventi un nuovo scheletro come quello di Via Ortensio Pepi a S.Maria e che si vada oltre le basi di cemento.


domenica 2 dicembre 2018

Stangata CONSAC (?) e Polo Scolastico. I dubbi che il Consiglio deve chiarire.

Lunedì, in Consiglio Comunale, si discuterà, tra l'altro, di due questioni di una certa importanza e che, nel breve e/o nel lungo termine avranno un non trascurabile impatto sulla vita dei cittadini di Castellabate.
Ora noi, da non tecnici e da semplici cittadini, abbiamo sulle due questioni alcuni dubbi che ci auguriamo il Consiglio possa contribuire a dissipare.
Polo Scolastico. Lasciamo da parte, per il momento, il Certificato Preventivo dei Vigili del Fuoco il cui impatto crediamo sia stato sottovalutato, ed occupiamoci di problemi "più spiccioli".
E' stato valutato quanto sarà l'aggravio in termini di tempi e di costo, delle prescrizioni della Soprintentenza?
E' stato abbozzato un piano sulla possibile ed eventuale dismissione dei locali oggi adibiti a scuole comunali? E' stato quantificato quanto inciderà sul bilancio comunale e su quello familiare l'accentramento di tutta la popolazione scolastica nella sola frazione di Santa Maria?
CONSAC: Anche qui tralasciamo per il momento la problematica relativa all'obbligatorietà del passaggio. Possiamo solo notare che i comuni che mantengono una gestione in economia in Campania sono ancora oltre 150 (almeno non ci sia stata una rivoluzione nell'ultimo anno). E possiamo notare che la scelta del Consorzio sia stata necessitata in quanto, pare, che l'ASIS si sia tirata indietro per gli alti costi della Gestione del depuratore. Chi sarà il fornitore per l'approvvigionamento  della "materia prima"? Resterà l'ASIS o sarà la Consac? I costi ricadranno sul Comune o sulla Consac.? Ma soprattutto i cittadini di Castellabate pagheranno in base alle tariffe attuali stabiliti dal Consiglio Comunale o sulla base delle tariffe Consac?
Abbiamo riaggiornato il confronto tra le Tariffe di Castellabate e quelle del CONSAC. La situazione è ulteriormente peggiorata rispetto alle tabelle pubblicate negli scorsi anni:  per gli utenti di Castellabate si profilano aumenti delle tariffe dal 98% fino ad oltre il 160%
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P.S. Il costo annuo si riferisce alla utenze residenti e comprende anche quota fissa, fognatura e depurazione ed è al netto dell'IVA.