lunedì 23 febbraio 2015

L'Angolo della Satira - Chiusure Difensive


CHIUSURE DIFENSIVE

di Costabile Salato


AUDILO: Tutto sistemato Mister, ho chiuso tutti...
MISTER: Hai controllato bene? Quelli sono capaci di uscire al momento meno opportuno...
AUDILIO: Tranquillo, tranquillo, Mister, ho fatto entrare ognuno nel suo armadietto e poi ho chiuso col lucchetto: ecco le chiavi!
MISTER: Bueno, allora tocca a noi, andiamo...ma...ma...c'è rimasto un solo armadietto...va bè, non perdiamo tempo...ci tocca entrare tutti e due qui, dai forza Audilio!
AUDILIO: Sì, sì, Mister, ecco ecco, ci sono...ci sono... ecco fatto!
MISTER: Carramba Audilo! Che panza che hai! Qui dentro con te mi spezzerò qualche costola! Comunque adesso mi raccomando: silenzio assoluto! Stiamocene zitti che tra poco verranno a cercarci...
AUDILIO: Mister, ma lei è proprio convinto che sia la strategia migliore?
MISTER: E' l'unica che abbiamo Audilio! Siamo rimasti in pochi e non possiamo rischiare di perderne qualche altro per un infortunio o qualche ammonizione, meglio nasconderci tutti, quando l'arbitro non ci vedrà in campo ci cercherà, non ci troverà e dovrà chiudere la partita, così non correremo il pericolo di giocare!
AUDILIO: però questa partita la vincerà il P.S.G....
MISTER: e va bene: avremo perso col Passaggio San Giovanni però avremo conservato integra la squadra per il resto del campionato!
AUDILIO: ma anche nelle prossime partite saremo in pochi, come faremo?
MISTER: vabbè, qualcuno magari lo recuperiamo... in caso contrario... sarà necessario che tu ti metta a dieta....
AUDILO: Aah Mister, vorresti farmi tornare in campo?
MISTER: No no Audilio, vorrei solo poter respirare la prossima volta che entreremo in questo armadietto...


mercoledì 18 febbraio 2015

Tresino - Sondaggio

Da più parti ci è stato chiesto di fare un sondaggio sui dissuasori che impediscono l'accesso veicolare alla strada che attraversa Tresino.
Come abbia più volte spiegato un blog come questo (che non ha un briciolo di pubblicità) non può certo permettersi siti di sondaggio a pagamento, ma deve rifugiarsi in quelli free che ovviamente hanno meccanismi di blocco facilmente aggirabili anche da chi a mala pena sa usare una tastiera.
Tutti i sondaggi che abbiamo cercato di pubblicare sono rimasti vittime della voglia di "taroccare" (anche come semplice sfida) e, quindi, per avere un sondaggio attendibile (nel numero delle risposte singole non certo in quello della rigorosità scientifica che è impossibile in qualsiasi sondaggio web, anche quelli più professionali) abbiamo deciso di tentare un primo esperimento.
Trattandosi di un sondaggio che non ha implicazioni dirette sulle proprie indicazioni di voto e riguardante un argomento sentito ma generico, crediamo si possa rinunciare esclusivamente verso il blog all'anonimato ed esprimere la propria opinione tramite Facebook.
Ovviamente noi pubblicheremo solo i risultati aggregati senza indicare l'origine e la fonte  del voto.  Si potrà quindi votare, come spiegheremo meglio in seguito, utilizzando la funzione "invia un messaggio" della propria pagina facebook o inviando una mail a serena.castellano@facebook.com.  Ripetiamo: saranno pubblicati i voti solo in forma aggregata.
Nelle opzioni del sondaggio non abbiamo messo quella relativa alle telecamere (che probabilmente sarebbe risultata maggioritaria) perchè sorgono problemi non facilmente superabili in merito al controllo dei video.

SONDAGGIO

In merito alla situazione venutasi a creare sulla strada Lago-Tresino io ritengo:

A - che, trattandosi di proprietà privata, la decisione finale sull'utilizzo della strada spetti ai proprietari stessi

B - che il transito, sia pedonale che veicolare, debba essere libero

C - che il transito pedonale debba essere libero mentre quello veicolare permesso solo ai veicoli autorizzati dalla proprietà

D - che il transito pedonale debba essere libero mentre quello veicolare permesso solo ai veicoli autorizzati dal Comune

Puoi esprimere la tua opinione o tramite la tua pagina facebook inviando un messaggio a Sirena Castellano oppure inviando una mail a sirena.castellano@facebook.com  indicando la lettera ( A - B - C o D) della tua risposta

sabato 14 febbraio 2015

Tresino: Mario Corrado ci scrive


Immaginate di innamorarvi di un terreno e di acquistarlo, in presenza di un notaio, un pubblico ufficiale, di pagare con i vostri soldi quel bene e scoprire, dopo poco, che alcuni dei diritti di ogni cittadino, in quel posto, solo per voi, non esistono. Eppure pagate le tasse come tutti gli altri; eppure siete in Italia, dove fin da bambini vi hanno spiegato che i diritti e i doveri sono uguali per tutti, dove la Costituzione, art. 42, recita “la proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge”. Voi quel diritto, di tutelare la proprietà privata, non lo avete, perché venite da fuori, non avete famiglie numerose di voti da offrire.. .

Immaginate che, per riuscire a far valere quel vostro diritto, dovete affrontare anni di battaglie legali, durante i quali, con un profondo senso di frustrazione, siete costretti ad assistere impotenti allo sversamento di rifiuti di ogni genere nel vostro terreno, al furto di alberi, di pietre, di elementi costruttivi e al danneggiamento degli antichi casali, agli incendi dolosi. Siete costretti a percorrere tutti i giorni e svariate volte al giorno la strada privata di accesso completamente dissestata, danneggiando la vostra auto, perché l’esecuzione di lavori di sistemazione necessari incrementerebbero tutto ciò, oltre il costo stesso della manutenzione, che aumenterebbe con l’aumentare del numero di veicoli in transito. Una sera, ritornando a casa, trovate i vecchi mobili di una intero appartamento riversati lungo la strada; un altro giorno addirittura una imbarcazione in vetroresina e così per anni ed anni.

Sareste sicuramente tentati di far valere i vostri diritti fino in fondo, quelli specificati chiaramente dall’art. 832 del Codice Civile “il proprietario ha diritto di godere e di disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo”; sareste tentati, in fondo qualcun altro lo ha fatto a pochi chilometri: Punta Licosa.
Ma voi avete un sogno, avete nella testa un progetto di sviluppo sostenibile, di quel luogo che volete, nel rispetto comunque della vostra privacy, condividere con chi come voi sa apprezzarlo e rispettarlo.
Siete avviliti, perché negli anni avete visto devastare o contaminare posti simili, ma voi avete una idea ben precisa di salvaguardia, di rispetto per le tradizioni e per la natura e, per questo vostro sogno, siete disposti ad investire il vostro tempo, il vostro lavoro, le vostre risorse economiche, siete disposti a sopportare anni di disagi, di sacrifici.
Quello che non sareste disposti a sopportare sarebbe, dopo che un tribunale ha inequivocabilmente riconosciuto il vostro diritto e finalmente una nuova ed illuminata amministrazione interrompe anni di ottuso boicottaggio, un primo piccolo passo per la tutela di quel posto, un grande beneficio soprattutto per la collettività, quello che sicuramente non sareste disposti a sopportare sarebbe essere attaccati per questo, e tutto secondo una maniera di far politica ormai superata; essere attaccati facendo credere in malafede che noi avremmo sottratto un pubblico diritto, acquisito per aver consentito l’accesso indiscriminato per anni. Ebbene quell’accesso indiscriminato, quel pubblico abuso, ci è stato imposto per decenni, calpestando un nostro fondamentale diritto. Gli innumerevoli tentativi di istallazioni, tesi a regolamentare il traffico, non sono mai state respinti contestandoci il diritto di proprietà e di tutela della strada. Hanno sempre trovato l’escamotage del diniego per motivi urbanistico-ambientali, senza mai chiarirceli. Quando fu bocciata l’istallazione dei dissuasori ne chiedemmo il riesame, chiedendo espressamente di fornirci almeno le motivazioni della decisione. Ebbene il diniego fu confermato ma non una parola fu scritta sulle motivazioni.
Chiariamo una volta per tutte:
la strada in questione è una strada privata dove non esiste nessuna servitù di uso pubblico.
Sono stati spesi, per i lavori di manutenzione, solo soldi privati.
Il Comune, al quale la proprietà ha dato l’accesso, che utilizza tale strada per raggiungere il serbatoio comunale, altrimenti raggiungibile percorrendo via molto più lunga e ammalorata, ha avuto un grande vantaggio dalle opere realizzate e senza aver speso un solo euro.
I dissuasori sono un filtro che lascia passare il fruitore sano e respinge l’aggressore della natura. Non è una nostra invenzione è così in tutti i posti di interesse naturalistico pubblici o privati. In tutte le altre parti d’Italia nessuno oserebbe imboccare un percorso naturalistico in auto, inquinando e disturbando gli escursionisti o, dove ciò avveniva per mancanza di senso civico, sono stati istallati congegni analoghi, unica possibile soluzione. 
Io sono solo uno dei proprietari, ma il mio personale impegno volge nella direzione di uno sviluppo del luogo, che nel più totale rispetto e salvaguardia di natura e cultura sarà di grande utilità per l’intera collettività. Il fatto che l’area è di proprietà privata e di essere io uno dei proprietari è per me la migliore garanzia di tutela. Mi considero un integralista in questo e farò tutto il possibile perché i casali siano restaurati nel modo più conservativo possibile e che la natura non sia in nessun modo contaminata. Se mi offrissero i soldi e le autorizzazioni per asfaltare la strada di accesso, come quella di Licosa, preferirei raggiungere la mia abitazione a piedi piuttosto. Guardate che anche gli interventi contemplati dalla bioingegneria molto spesso, quando progettati senza particolare sensibilità (sovente solo per sperperare denaro pubblico), alterano l’aspetto originale dei luoghi, privandoli del loro essenziale potere evocativo. Un muro in pietra, ricostruito senza la comprensione del valore semantico delle antiche tecniche costruttive, o una semplice staccionata in legno, che non abbia una reale funzione, possono inquinare l’integrità di un luogo ed il valore di punta Tresino risiede proprio nell’essere integro, quasi senza tempo, caratterizzato dalla più ricca e incontaminata biodiversità, cosa rara lungo la fascia costiera; risiede nel suo magico potere evocativo, in grado di attirare turisti di cultura, con tutte le potenzialità per creare uno sviluppo sano e un conseguente indotto per la collettività. Per me è una ricchezza lo sviluppo di attività di fruizione dell’area turistico, sportive e culturali, compatibile con la salvaguardia di tutto questo. Il mio sogno più grande è quello di essere contagioso. Si, contagioso, perché vorrei che tutta questa terra meravigliosa, che è il Cilento, si svegliasse, riconoscendo la sua essenza, la sua precisa identità culturale, la sua natura selvaggia, in grado di attirare viaggiatori da tutto il mondo, nonostante anni di più o meno inconsapevole mortificazione di questo territorio.
Mario Corrado

martedì 10 febbraio 2015

Consiglio Comunale : Commentate in diretta


Questo post è a disposizione di chi voglia commentare in diretta. Ovviamente valgono tutte le regole che più volte abbiamo ricordato.

lunedì 9 febbraio 2015

Tresino: domande e considerazioni.

Domani ci sarà un Consiglio Comunale tematico, ossia con un unico argomento all'Ordine del Giorno, in cui si discuterà di Tresino, o meglio, della fruibilità di Tresino da parte dei cittadini e dei turisti.
Come sempre accade in queste occasioni, da una parte e dall'altra, si annunciano clamorose novità. Staremo a vedere. Ma, al di là di quelle che saranno le discussioni e le soluzioni proposte e/o trovate, e partendo dal presupposto che al momento Tresino non è off-limits ma inaccessibile solo a chi vuol accedervi in auto, una domanda ci frulla nel cervello da quando è scoppiata la polemica. Si tratta di una reale necessità o di una questione di principio? Certo, le questioni di principio hanno la loro rilevanza, ma come diceva Abramo Lincoln “E' meglio cedere il passo ad un cane piuttosto che essere morsicato per una questione di principio. Anche se lo si ammazzasse, nessuno riuscirebbe a togliere il morso.
Fuor di metafora. Siamo sicuri che, una volta tolti i dissuasori, Tresino diventi più fruibile (termine non elegante ma efficace) per i cittadini di Castellabate che potranno finalmente rigodere di una natura incontaminata e riappropriarsi della tradizione, della storia e della cultura (Durazzo cit)?
Non è possibile che, invece, tolti i dissuasori Tresino ridiventi una discarica a cielo aperto e che più che riappropriarsi dei tesori monumentali e culturali si finisca per esporli al vandalismo e ai cacciatori di reperti?
Le questioni legali hanno la loro importanza ed è giusto che si accerti da che parte stia la ragione e da che parte il torto ma, nel caso la spuntassero “i cittadini di Castellabate”, si toglierebbero i dissuasori e si riconsentirebbe l'accesso indiscriminato a tutte le auto?
Beh, vedremo cosa deciderà il Consiglio. Nel frattempo vorremmo che si tenesse un Consiglio Comunale per ridare ai cittadini di Castellabate la possibilità di accedere con le auto tutto l'anno, sabato e domeniche comprese, alla Torre Perroti e alle mura del Castello del Principe.
E' vero, lì non ci sono dissuasori, ma le telecamere sono molto più dissuasive.
(Ovviamente la proposta è provocatoria, non ci sarebbe bisogno di ricordarlo, ma non si sa mai!)


giovedì 5 febbraio 2015

Tresino: Convocato il Consiglio Comunale

E' stato convocato il Consiglio Comunale per discutere dei vari aspetti legati alla vicenda "Tresino".
La Riunione si terrà Martedì 10 Febbraio alle ore 17.00.
Due piccole osservazioni. Come potrete notare dall'OdG pubblicato in basso, il Sindaco si è premurato di aggiungere "argomento richiesto". Durante l'ultimo Consiglio ci era parso di capire che fosse una richiesta unanime di tutta l'assise. Questa specificazione va interpretata come un segno di rispetto per la primogenitura della richiesta (formale o sostanziale) da parte della minoranza e di Durazzo, oppure dobbiamo intenderla come una presa di distanza dell'Amministrazione?
Vorremo, e veniamo alla seconda osservazione, proporre una colletta per le casse comunali. Visto la qualità di stampa dei documenti che si pubblicano ultimamente all'albo sembra che siano finite le risorse per i toner e/o per uno scanner decente!