lunedì 9 febbraio 2015

Tresino: domande e considerazioni.

Domani ci sarà un Consiglio Comunale tematico, ossia con un unico argomento all'Ordine del Giorno, in cui si discuterà di Tresino, o meglio, della fruibilità di Tresino da parte dei cittadini e dei turisti.
Come sempre accade in queste occasioni, da una parte e dall'altra, si annunciano clamorose novità. Staremo a vedere. Ma, al di là di quelle che saranno le discussioni e le soluzioni proposte e/o trovate, e partendo dal presupposto che al momento Tresino non è off-limits ma inaccessibile solo a chi vuol accedervi in auto, una domanda ci frulla nel cervello da quando è scoppiata la polemica. Si tratta di una reale necessità o di una questione di principio? Certo, le questioni di principio hanno la loro rilevanza, ma come diceva Abramo Lincoln “E' meglio cedere il passo ad un cane piuttosto che essere morsicato per una questione di principio. Anche se lo si ammazzasse, nessuno riuscirebbe a togliere il morso.
Fuor di metafora. Siamo sicuri che, una volta tolti i dissuasori, Tresino diventi più fruibile (termine non elegante ma efficace) per i cittadini di Castellabate che potranno finalmente rigodere di una natura incontaminata e riappropriarsi della tradizione, della storia e della cultura (Durazzo cit)?
Non è possibile che, invece, tolti i dissuasori Tresino ridiventi una discarica a cielo aperto e che più che riappropriarsi dei tesori monumentali e culturali si finisca per esporli al vandalismo e ai cacciatori di reperti?
Le questioni legali hanno la loro importanza ed è giusto che si accerti da che parte stia la ragione e da che parte il torto ma, nel caso la spuntassero “i cittadini di Castellabate”, si toglierebbero i dissuasori e si riconsentirebbe l'accesso indiscriminato a tutte le auto?
Beh, vedremo cosa deciderà il Consiglio. Nel frattempo vorremmo che si tenesse un Consiglio Comunale per ridare ai cittadini di Castellabate la possibilità di accedere con le auto tutto l'anno, sabato e domeniche comprese, alla Torre Perroti e alle mura del Castello del Principe.
E' vero, lì non ci sono dissuasori, ma le telecamere sono molto più dissuasive.
(Ovviamente la proposta è provocatoria, non ci sarebbe bisogno di ricordarlo, ma non si sa mai!)


17 commenti:

  1. a mio avviso, la questione é mal posta. il punto é chi mette i dissuasori, chi tutela il sito. perché, a licosa, é iniziata piú o meno cosí.. prima installando un cancello per controllare il traffico veicoli.. e poi quello pedonale! e cosí, ho visto l ingresso interdetto a turisti tedeschi in quanto nn residenti.. o agli stessi residenti perché la domenica nn entra nessuno.. e il martedí solo i bianchi e il giovedí i gialli e il sabato i blu.. la questione di principio penso non sia marginale nel caso di specie (come in tutti gli altri casi della stessa specie).. ovviamente é un caso piú eclatante rispetto, ad esempio a quelli in cui i privati si impossessano dei vicoli.. etc.. tutti i comuni hanno aree pedonali interdette al transito per aumentarne la fruibilitá. si deve pretendere dall'amministrazione che difenda tuteli e valorizzi i siti piú importanti e caratterizzanti il territorio.. altrimenti.. che ci stanno a fare?!?! risorse di questo genere al nord sai come le avrebbero valorizzate?

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    1. Concordo, si ripeterebbero solo le scene che si son viste a Licosa, che dovrebbero far vergognare un paese turistico che dovrebbe avere il culto dell'accoglienza e della condivisione delle proprie bellezze...Putroppo gli interessi privati mal combaciano con quelli della collettività.

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  2. allora mi chiedo come mai per licosa non si è pensato di convocare un consiglio comunale apposta? eppure a licosa c'è un centro abitato, una chiesa, degli edifici pubblici fino a poco fa adibiti a scuola elementare, insomma tutti luoghi pubblici ai quali la cittadinanza avrebbe diritto di accedere, ed invece c'è un bel cancello con tanto di guardiano che impedisce l'accesso non solo ad auto ma persino alle biciclette. a tresino non mi risulta ci siano edifici pubblici o centri abitati ed invece qui i semplici dissuasori hanno addirittura reso necessaria la convocazione di un consiglio comunale, ma per discutere di che cosa? se i dissuasori sono illegali allora chiamate i carabinieri e fateli rimuovere, se invece sono legali che cosa deve decidersi in consiglio comunale? Io ricordavo che il connsiglio comunale serviva ad approvare delibere cioè atti con i quali si decide qualcosa, ma cosa dovrebbe decidersi in questo consiglio con un unico argomento ma senza soluzione. Non c'è possibilità di equivoco: o c'è il diritto delle macchine a passare, ed allora il consiglio non deve decidere niente, oppure il diritto delle macchine non c'è ed allora il consiglio non può decidere niente. Il consiglio allora è diventato una sorta di convegno letterario in cui qualcuno pubblicizzerà il suo racconto ed una bella claque ben organizzata applaudirà o fischierà a seconda di quanto già organizzato. Ed il giorno dopo? le cose resteranno inevitabilmente come sono, ripeto o carabinieri se i dissuasori sono fuori legge oppure chiacchiere se i dissuasori sono legali

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  3. che io sappia a licosa c era una causa in primo grado vinta dal comune sulla ex scuola. sulla circostanza che il consiglio non decide niente nn sarei cosí convinto: l'uso pubblico di una strada é questione complessa. comunque non capisco tutta questa crociata contro la discussione dell'argomento in consiglio comunale.. ci sono argomenti piú importanti? bene, quali sono? chiedetene la calendarizzazione anche da qui.. non é che siccome le cose vanno tutte storte una volta che c'é qualcosa di interessante dobbiamo dire che nn va bene. vediamo che succede.

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    1. l'incrocio a san pietro dove è avvenuta la tragedia che tutti sappiamo.....non è una questione importante...oppure deve succedere una seconda tragedia per..???....

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    2. e che sull'incrocio di san poetro deve decidere il consiglio comunale?!

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  4. Non c'è una crociata contro la discussione ma si vorrebbe capire l'oggetto della discussione: se una strada è di uso pubblico o no non sarà certo il consiglio comunale a stabilirlo perché o lo è già oppure non lo è e per diventarla deve essere espropriata: ma oggetto del consiglio è l'esproprio? Sono d'accordo a vedere cosa succede, secondo me nulla a parte una passerella elettorale

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    1. ma quante sciocchezze dici? ....la strada è pubblica e l'attestano tante sentenze ...domani non si decide se è pubblica o privata ma si protesta e si chiede la rimozione di dissuasori su strada pubblica . punto

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  5. STASERA AL LAGO CI SARA' UNA RIUNIONE E TUTTI I PROPRIETARI DI VIALI PRIVATI SONO DISPONIBILI A CONCEDERE IL PASSAGGIO SULLE LORO PROPRIETA' IN CAMBIO DELLA RIAPERTURA DI TRESINO

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    1. Il fior fiore dei tecnici del comune ci deluciderà a proposito

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    2. e sono tutti ben noti come paladini dell'ambiente, contrari a qualunque forma di sfruttamento abusivo del territorio, fortemente ispirati da ideologie ambientaliste

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  6. circolano voci che l'abbadia di cava voglia espropriare il Castello al Comune di Castellabate

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  7. Ho evitato di intervenire con nuove considerazioni sulla "questione" Tresino, pensando c he, una volta chiariti dei punti a chi non ne fosse a conoscenza, non sarebbe stato necessario ribadirli nuovamente, malgrado l'insistenza alla notorietà dei detrattori e il continuo discredito ad oltranza, con nuove bugie e diffamazioni, durante il consiglio comunale tenutosi, dove si è avuto l'ardire di farci passare per speculatori edili e di affermare che passate amministrazioni (proprio quelle durante le quali le speculazioni e la cementificazione eccessiva hanno maggiormente deturpato il paese) ci abbiano fermato ed in altri contesti pubblici. Constato, però, con delusione, che ancora non si è compresa la natura privata dell'area, che uno scontro legale con l'Amministrazione c'è già stato e che si è concluso a nostro favore, in tutti i gradi di giudizio, con la piena affermazione del nostro diritto a chiudere la strada con i dissuasori di transito, tra l'altro con l'intervento di Italia Nostra (Ente a tutela dell'ambiente e parte terza nella vicenda) che denunciava il Comune per non averci consentito di chiudere prima e che non esiste nell'area in questione niente di pubblico.
    Ripetuto questo (chi ancora non pensa sia così, si faccia per favore una ricerca privata ed affermi il contrario con carte alla mano ed abbia il coraggio di firmarsi!), quello che mi amareggia di più e che mi spinge a scrivere nuovamente è una riflessione da cittadina, da italiana: viviamo tempi balordi, in cui l'etica e la morale vanno al rovescio. Siamo governati male e palesemente manovrati, condizionati ed annebbiati, ma tutti ci lamentiamo ed anche i più permeabili non sono soddisfatti di come vanno le cose, pensando di non poter modificare niente, di non essere responsabili di nulla e di essere delle vittime in mano ai potenti. E come questo avviene su larga scala, nel nostro Paese chiamato Italia, avviene qui nel nostro piccolo comune cilentano. Vorrei che ci svegliassimo, che ognuno si prendesse le sue responsabilità, che ci ricordassimo che abbiamo dei doveri come cittadini, come fruitori del pubblico, che facciamo parte di una comunità, che programmare per stare meglio tutti e collaborare è preferibile che avere dei piccoli tornaconti e "contentini"personali per evitare di vedere le vere macroscopiche speculazioni che si fanno a danno del territorio. Stiamo campando ancora di rendita, grazie alla natura che ha baciato questo posto e che lo rende ancora accattivante e meta di turismo, ma non ci accorgiamo di quali sono gli elementi che lo rendono attraente, cosa va tutelato e protetto, cosa va salvaguardato e perchè. Se non ci svegliamo ora, rischieremo di perdere quello che abbiamo e di cui non ci rendiamo conto!
    Ricordiamoci che chi ci amministra è al nostro servizio e non il contrario, che di tutto bisogna chiedere contezza e che, per poter fare questo, bisogna essere in buona fede, interessati al progresso, al miglioramento, alla legalità, essere propositivi ed avere un orgoglio di appartenenza alle proprie radici, al proprio territorio.
    Stavolta mi rivolgo ai cittadini, ai Castellani: non siete stanchi del passato, non siete stanchi di essere ammansiti o sobillati a fini elettorali, non siete stanchi dei giovani politici stravecchi, che hanno a cuore le poltrone comunali e nient'altro? Sappiate che chi vi riunisce in assemblee politiche per fomentarvi contro i nostri diritti e la tutela dell'area di Tresino, non ama la verità, non ama il suo territorio, non ama la sua gente, ama il potere!
    Ida Budetta

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  8. montone batti un colpo.....o sei ancora in vacanza

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  9. Scusi sig.ra Budetta, può spiegarci, aldilà delle belle parole, quale sarebbero i benefici per la comunità del vostro progetto? Di certo la natura non si protegge solo inbibendone la fruibilità.

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  10. Sig.ra Budetta sono di zona Lago, premettendo che mi dispiace di non poter fruire appieno di Punta Tresino così come facevo da più ragazzino, ma le devo dare pienamente ragione su tutte le sue considerazioni, molto sensate e corrette.

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  11. Con tanti problemi, questo pensano a Tresino!! Che tristezza argomenti morti............

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