mercoledì 28 novembre 2018

Lunedì un importante Consiglio Comunale

Il Sindaco ha convocato il Consiglio Comunale per Lunedì 3 Dicembre alle ore 11. La seduta del Consiglio si terrà per la prima volta nella nuova Sala Consiliare "Corrado Grande". Questo l'OdG.


martedì 27 novembre 2018

Pubblicate le Graduatorie del Progetto WEEE STATION CILENTO

Sono state pubblicate le graduatorie per la selezione dei giovani partecipanti alle varie Sezioni del Progetto WEEE STATION CILENTO finanziato dalla Regione Campania.
Pubblichiamo le graduatorie integrali, divise per sezioni, così come da allegato al verbale della Commissione:
(Per una visione ottinale cliccate sullo zoom, lente d'ingrandimento, posto in basso)




venerdì 23 novembre 2018

E dopo le proteste dell'Opposizione ripartono (?) i lavori per la bonifica della discarica.

Ricorderete che il 14 Novembre l'Opposizione presentò una interrogazione in cui lamentava la sospensione dei lavori di bonifica della ex-discarica di Piano Melaino con abbandono del cantiere, cosa di cui vi demmo conto con il post La Minoranza interroga sui lavori di bonifica di Piano Melaino.
Ebbene, ieri , è stata pubblicata all'Albo una determina dell'Area 3, datata 21 Novembre, con la quale :
1) si prende atto che in data 20/11/2018 si è proceduto alla sottoscrizione dell’Accordo Transattivo relativo alla Risoluzione Contrattuale Consensuale con il Consorzio Valori Scarl S.r.l.s. e di cui al Prot. 0026325/2018 del 21/11/2018;
2) si dispone il subentro ai sensi dell’art. 140 del D.Lgs 163/2006 e s.m.i. delI’Impresa SMEDA S.R.L. con sede in Tursi (MT) alla Contrada Ponte Masone in luogo della “VALORI Scarl Consorzio Stabile” con sede a Roma alla Via Marianna Dionigi (P.Iva 080679551008), nella esecuzione dei “LAVORI DI BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA DELLA DISCARICA COMUNALE UBICATA IN LOCALITA’ PIANO MELAIO TORRICELLA EX BOSCO”;
3) si da mandato all’Ufficio di Direzione dei Lavori di porre in essere gli adempimenti di competenza per la consegna dei lavori all’Impresa SMEDA Srl nelle more della stipula del Contratto d’Appalto, sussistendo le “ragioni di pubblico interesse” per la ripresa dei lavori sospesi in data 16 febbraio 2016, al fine di disporre l’immediata ripresa dei lavori ed ovviare ad eventuali situazioni di pericolo per persone, animali o cose, ovvero per l’igiene e la salute pubblica nonché scongiurare la revoca del finanziamento concesso dalla Regione Campania
A noi non resta che notare che la risoluzione del contratto da parte della Valori Scarl era stata richiesta in data 17/10/2016  e che il relativo schema di accordo transattivo è stato approvato in data 26 Giugno 2018.

E Maurano pungola di nuovo l'Amministrazione...

Il Consigliere Maurano,  dopo l'interrogazione del 15 Novembre sulla pulizia dei Valloni (leggi), torna a sollecitare l'Amministrazione affinchè prenda provvedimenti per una perdita d'acqua che affligge da tempo la zona  "ru ponte re cerase", in italiano Via Ponte dei Ciliegi, che  non costituisce solo uno  spreco ma arreca un ulteriore disagio a quelli dovuti alle carenze  della  rete fognaria della zona.
Maurano lamenta inoltre che ci troviamo di fronte ad  "una situazione che non trova giustificazione nel 2018 visto anche i tanti milioni di euro spesi per altri interventi non certo prioritari e/o necessari".
Il Consigliere sottolinea inoltre che " l’interrogazione del 3 Agosto 2017 sul servizio idrico attende ancora una risposta"


martedì 20 novembre 2018

POLO SCOLASTICO : le prescrizioni della Soprintendenza, il problema Vigili del Fuoco.

Come saprete la  Giunta Comunale con de libera n° 74 del 28/04/2016 ha proceduto all’approvazione del Progetto Definitivo relativo alla realizzazione di “Polo Scolastico Sportivo a Santa Maria di Castellabate” per l’importo complessivo di €uro 4'579'761,94, somma che il MIUR successivamente ha assegnato al Comune. Si è proceduto alla Conferenza dei Servizi per i pareri necessari e, semplificando, tutto è filato liscio, con due piccoli intoppi.
C'è stato un "disguido" tra i Vigili del Fuoco e l'Amministrazione almeno a quanto si legge nella determina: realtivamente al “parere preventivo” richiesto al Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Salerno, nonostante con nota Prot. 16311 del 04/07/2018 si è proceduto alla trasmissione della richiesta e consegnata a mano in data 12/07/2018, a riscontro della nota 0007931 del 12-04- 2018, lo stesso comando con Pec inviata in data 26/09/2018 ha reiterato la “medesima” richiesta di integrazioni senza alcuna motivazione e\o senza che lo stesso abbia comunicato alcuna osservazione, prescrizione, assenso e\o diniego ma con semplice richiamo alla propria precedente nota Prot. 7931/2018. A seguito dell’inoltro della medesima documentazione richiesta, il citato Comando dei VVFF con propria nota Pratica VV.F. n° 47006/2018 ed acqusita in atti dell’Ente in data 24317/2018 el 22/10/2018 ha chiesto chiarimenti e\o integrazioni ben oltre i termini già assegnati (e previsti dalla vigente normativa), con prescrizioni riportati nella citata nota. Si precisa che, trattandosi solo di “parere perventivo” si procederà alla presentazione di quanto prescritto unitamente alla richiesta della Certificazione di Prevenzione Incendi;
La a Soprintendenza BAPSAD di Salerno ed Avellino ha dato il suo Nulla osta ma con delle prescrizioni:


venerdì 16 novembre 2018

PULIZIA VALLONI? Per Maurano è tutto un bluff!

Il Consigliere Maurano ha presentato un'interrogazione al Sindaco per conoscere lo stato di avanzamento della pulizia di tutti i valloni comunali.
Nel presentare l'interrogazione il Consigliere ha scritto sulla sua pagina Facebook:
Il 2 Ottobre l’Amministrazione inviava a tutti i giornali il comunicato stampa con il quale si rendeva noto che i valloni del Comune di Castellabate erano stati interessati da interventi di pulizia e che questi sarebbero proseguiti anche negli immediati giorni successivi. 
Dopo un mese e mezzo e molte segnalazioni sono andato di persona a vedere a che punto fossero i lavori e soprattutto se realmente erano stati interessati TUTTI i valloni presenti sul territorio, così come dichiarato nel comunicato stampa.

Bene, la situazione è veramente imbarazzante. All’Annunziata, a S.Marco, a S.Maria e ad Alano-Lago la maggior parte dei valloni risultano ancora pieni di ostacoli (detriti e vegetazione) al normale deflusso delle acque meteoriche.Inutile sottolineare come questa situazione possa portare ad eventi di una certa gravità, per giunta non nuovi nel nostro territorio (basti ricordare quello che successe pochi anni fa).

Di seguito il testo completo dell'interrogazione:

mercoledì 14 novembre 2018

La Minoranza interroga sui lavori di bonifica della discarica di Piano Melaino

Il capogruppo della Minoranza Consiliare, Alessandro Lo Schiavo, ha presentato un'interrogazione al Sindaco chiedendo lumi sullo stato di avanzamento dei lavori di bonifica della discarica di Piano Melaino.
Della vicenda si occupò anche  la trasmissione Striscia la Notizia nel marzo del 2014. Il Sindaco all'epoca difese l'Amministrazione con una conferenza stampa di cui anche noi demmo notizia (Striscia - La difesa di Spinelli (dal sito istituzionale).)
Ecco il testo dell'interrogazione.

Al Signor Sindaco
del Comune di Castellabate 
p.c. 

Al Segretario Comunale

Al Responsabile dell’Area III
Alla Regione Campania
Direzione Generale per la Difesa del Suolo e l’Ecosistema
UOD Bonifiche
Via De Gasperi 28 
Napoli
c.a. Dott. Angelo Ferraro 
Loro sedi

Oggetto:LAVORI DI BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA DELLA DISCARICA COMUNALE UBICATA IN LOCALITA’ “PIANO MELAINO TORRICELLA 


Interrogazione urgente a risposta scritta mirante ad acquisire informazioni in merito al procedimento sopra citato


Con riferimento al lavoro pubblico richiamato in oggetto, il sottoscritto ALESSANDRO LO SCHIAVO in qualità di Consigliere Comunale, Capogruppo della Minoranza Comunale , in nome e per conto dei Consiglieri Comunali MARCO RIZZO, CATERINA DI BIASI e LUIGI MAURANO ,
INTERROGA
ai sensi dell’art.12 comma 1 dello Statuto Comunale il Sindaco pro tempore del Comune di Castellabate a fornire tutti i dovuti chiarimenti in merito allo stato del procedimento relativo alla Bonifica di Piano Melaino, producendo una relazione di sintesi esplicativa dello stato dell’arte.
E’ nota una situazione di completo abbandono del cantiere con sospensione di attività lavorative da “epoca remota”.
A tal proposito si chiede di acquisire una precisa relazione sullo stato del procedimento sottoscritta dal RUP e dalla Direzione Lavori, contemplante gli aspetti salienti del lavoro in termini di date di consegna e sospensione lavori, eventuali Ordini di Servizio, perizie di variante, spese certificate ed incarichi tecnici conferiti.
Si ricorda alla S.V. che il perdurare della sospensione dei lavori e della mancata attuazione dell’intervento, oltre a determinare la perdita di finanziamenti comunitari che certamente avranno una precisa tempistica da rispettare, pone a serio rischio la salute dei cittadini con l’ incognita di obbligo di bonifica a completo carico della casse del Comune, in caso di disimpegno delle risorse.
Si evidenzia l’urgenza della presente.

Castellabate lì 14.11.2018 
f.to Il Capogruppo di Minoranza

Alessanndro Lo Schiavo

mercoledì 7 novembre 2018

Maurano: Casa Comunale? Un "peso" sulle generazioni future

Intervenendo sulla sua pagina Facebook, il Consigliere Maurano ha dato una lettura controcorrente, e per certi versi originale, della vicenda che nel fine settimana ha occupato le cronache cittadine: l'inaugurazione della "riqualificata" Casa Comunale.
Ecco cosa scrive Maurano:
EVENTO DELL’ANNO … GRANDE TRAGUARDO … GIORNO IMPORTANTE !!!
Queste sono solo alcune delle affermazioni che abbiamo ascoltato e letto in questi giorni dai vari comunicati stampa che l’Amministrazione ha inviato in riferimento alla ristrutturazione della Casa Comunale. 
Costata quasi un milione di euro, finanziata con un mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti da pagare fino al 2044. 
Tralasciando anche l’aspetto estetico, caratteristica soggettiva e quindi opinabile, è bene che noi tutti iniziassimo a ragionare in maniera seria e non superficiale sull’operato di qualsiasi Pubblica Amministrazione. 

Qualcosa di nuovo, fosse anche solo un’intonacatura, è sempre percepita in maniera migliore rispetto a qualcosa di vecchio. Ma non può essere questo il criterio di giudizio per le opere pubbliche. 
Proprio perché pubbliche e finanziate con i soldi dei cittadini e, visto il mutuo trentennale, quelli delle generazioni future, il criterio di analisi deve essere espresso in termini di qualità/prezzo e costi/benefici per la collettività.
Perciò in questo caso e per il Comune di Castellabate la ristrutturazione a debito della Casa Comunale era la priorità???


La risposta possiamo averla dall’osservazione e dall’analisi dei problemi che sono presenti sul territorio. 
Nel Comune di Castellabate le strade comunali versano in condizioni indecenti; alcune zone sono sprovviste della rete fognaria; i depuratori sono obsoleti e sotto potenziati; la viabilità e i parcheggi presentano problemi oggettivi; l’erosione sta portando via gran parte del litorale a Lago, al Pozzillo e a Ogliastro Marina;i servizi sociali sono inesistenti; altri immobili comunali versano in condizioni pietose; la salvaguardia del territorio è ormai dimenticata e le tasse aumentano. Anche sul versante opere pubbliche nulla è stato fatto per la crescita sociale ed economica del territorio. A Castellabate mancano infrastrutture turistico-ricreative dove far crescere la cultura e l’economia del luogo. Esempio recente e plastico di questa mancanza è il continuo rinvio per pioggia del concerto di Tricarico.
Quindi, se mutuo doveva essere, era più sensato e politicamente lungimirante contrarlo per risolvere queste problematiche.
Per sintetizzare è come se nella nostra abitazione piovesse nel salotto per un buco sul soffitto o non riuscissimo a garantire pasti adeguati a tutti i familiari ma poi andassimo in banca per chiedere un prestito per comprare una macchina nuova. 
Insomma era davvero la Casa Comunale la priorità per il nostro territorio?
Se sarà veramente la casa di tutti lo vedremo con il tempo ma dal regolamento fatto per l’accoglienza e dal comportamento avuto dagli amministratori in questi anni c’è il serio rischio che sia l’ennesimo, insipido e propagandistico slogan di circostanza.

martedì 6 novembre 2018

Pulizia Uffici : Il Sindaco chiarisce ma non convince.

Facciamo una premessa. Secondo noi, e secondo l'opposizione, nel Piano d'Impresa (o meglio Piano di Fattibilità) elaborato dalla Castellabate Servizi per il Servizio di Pulizia degli Uffici Comunali, e sulla base del quale ne è stato deliberato l'affidamento nell'ultimo Consiglio Comunale, c'è un errore di calcolo (o comunque un equivoco dovuto ad un prospetto non chiarissimo). Secondo il Piano occorrono 2 operai per 16 ore settimanali. Poichè gli uffici sono aperti tutto l'anno, le settimane lavorative sono 52 e quindi le ore lavorative complessive dovrebbero essere 1664, ossia 832 per operaio. Nel prospetto presentato dalla Castellabate Servizi le ore lavorative ammontano a 728 per operaio per un totale annuo di 1456 ore. I nostri calcoli combaciano, per altro, con quanto evidenziato dalla Castellabate Servizi nel prospetto per il Servizio di Portierato. E allora, come si spiega la differenza? Se non c'è un errore, non troviamo altra spiegazione. La stessa domanda è stata posta al Sindaco durante il Consiglio Comunale da Maurano, ma Spinelli ovviamente non ha potuto che rispondere che lui si basa sulle carte che ha davanti. E' stato interpellato il Responsabile Finanziario, ma la risposta non si è sentita durante lo streaming  (non sappiamo quindi se c'è stata risposta e il tenore della stessa). Comunque si tratterebbe di un errore di 3.610 euro come si vede dal prospetto:
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Raddoppio costi. Il Sindaco ha detto che non è corretto sostenere che il costo, passando da 15.000 a 30.000 euro, sia raddoppiato  in quanto, se pur matematicamente vero, si è visto che, per il prezzo cui si era aggiudicato l'appalto, la precedente ditta non riusciva ad offrire un servizio degno di questo nome.

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Anche qui risposta sostanzialmente corretta, ma.. E' vero che la Ditta nel 2014 si aggiudicò l'appalto per ca 15.000 euro  ma è vero anche che la base d'asta, ossia il prezzo ritenuto congruo dall'Amministrazione era comunque di 22.000 euro, ossia di 8 mila euro inferiore a quello odierno ( quasi 12.000 euro se il prospetto contiene un errore di calcolo).  E va notato che le prestazioni sono sostanzialmente identiche (cliccate sull'immagine qui di fianco per vedere il confronto tra il 2014, a sinistra, e l'attuale, a destra). E il costo orario tra il contratto del 2013 e l'attuale è lievitato di soli 0,48  centesimi mentre i costi standard non sono certamente lievitati, anzi.
Qualità del servizio. Il Sindaco ha ribadito ancora una volta che con la Castellabate Servizi sono migliorate  l'efficienza e la qualità dei servizi . Giusto, ma il Sindaco ha dimenticato di dire che questo miglioramento, che fino a prova contraria va considerato reale, consegue ad un maggior costo per il Comune (sia per la mensa che per la pulizia dei locali, per esempio, mentre per i parcheggi siamo in attesta di rendiconto). L'aumento del costo rende del tutto improponibile il confronto con le "precedenti gestioni dei servizi." Per fare un esempio. Se devo organizzare una cena per 100 persone e chiedo ad un ristorante un menù da 15 euro a testa otterrò un certo tipo di proposta. Se ad altro ristorante chiedo un menù da 30 euro otterrò certamente qualcosa di meglio. Ma posso dire che il secondo ristorante è migliore del primo? 


giovedì 1 novembre 2018

E ci chiediamo sempre: "Ma quando l'aboliamo il Consiglio Comunale"?

Lo sappiamo, è una domanda che ci siamo fatti spesso in questi anni dopo la riforma, ma è una ferita che si riapre dopo ogni Consiglio Comunale. Ad ogni seduta va in scena il solito copione, scritto da un autore che ha esaurito la vena creativa; una rappresentazione con due attori protagonisti contornati da altri attori silenti.
Vi confessiamo che ieri abbiamo provato una stretta al cuore quando ci siamo resi conto che per individuare gli assenti non abbiamo potuto far affidamento sulla nostra memoria ma abbiamo dovuto smanettare sul sito del comune per ricordare la composizione del Consiglio nella sua interezza.
E, così,  anche ieri abbiamo assistito alla solita rappresentazione: intervento di Maurano, polemico quanto basta, documentato il necessario, replica del Sindaco, stranamente nervoso, controreplica di Maurano...Ah, non c'è stata la controreplica in quanto il Regolamento non lo prevede. E cambiamolo sto regolamento! Ma dove si è mai visto un consesso in cui non c'è diritto di controreplica?
A questo proposito pungente e ironica (e da applausi se ci fosse stato un pubblico) l'osservazione di Maurano nell'intervento sul successivo punto all'OdG:" Adesso faccio il Marzullo della situazione. Nei minuti a mia disposizione faccio l'intervento, immagino la vostra replica e faccio  anche la controreplica!".
Comunque per non dover scrivere sempre le stesse cose vi riproponiamo un post pubblicato il 27 Marzo 2017

"La democrazia non è solamente la possibilità ed il diritto di esprimere la propria opinione, ma è anche la garanzia che tale opinione venga presa in considerazione da parte del potere, la possibilità per ciascuno di avere una parte reale nelle decisioni". (Alexander Dubcek) 
Questa frase era la sintesi del Manifesto della Primavera di Praga ossia del tentativo operato dai dirigenti del partito comunista cecoslovacco di sottrarsi al dominio sovietico. Ed è una frase di una semplicità unica che contiene una verità incontrovertibile. La democrazia è sì libertà di espressione, è sì il diritto-dovere di eleggere i propri rappresentanti, ma è anche la possibilità data a tutti i cittadini, anche attraverso i propri rappresentanti, di poter influenzare, effettivamente e non solo sulla carta, le scelte del potere. Nei piccoli Comuni (quelli al di sotto dei 15.000 abitanti) questo aspetto della democrazia è garantito? Secondo noi assolutamente no ed allora avanziamo una proposta (solo fino ad un certo punto provocatoria). 
ABOLIAMO IL CONSIGLIO COMUNALE
Ormai il Consiglio Comunale è un inutile orpello, una stanca rappresentazione  della democrazia, un luogo dove si ratificano decisioni già prese, dove la discussione serve solo ad alimentare il lavoro degli sbobinatori. Il Consiglio Comunale a legislazione vigente è un organo del tutto inutile quando la legislatura segue il suo fisiologico sviluppo, e può diventare decisivo solo nel caso si appalesi un elemento patologico (tipo il trasformismo) , patologia che però esso stesso in quel caso alimenta. Una legislazione che vuole rispettare, però, i canoni classici costituzionali deve garantire la democrazia anche nella fisiologia non solo nella patologia. E quindi: 
ABOLIAMO IL CONSIGLIO COMUNALE 
Spazziamo quel velo di ipocrisia che alberga nella legislazione dei piccoli Comuni ed eleggiamo solo il SINDACO, dominus assoluto ed incontrastato dell’ENTE, che si sceglie gli Assessori tra persone di fiducia. Un sistema che garantisce la governabilità e accentra senza inutili infingimenti la rappresentatività nelle mani di uno solo votato direttamente e personalmente dal popolo. Tanto per il controllo ex-ante degli atti, così come avviene già oggi, ci sono i funzionari comunali, per il controllo di legittimità amministrativa ex-post potremmo ripristinare una forma di CoReCo formato da funzionari prefettizi e per il controllo costante di legalità c’è già la Magistratura. Dell’elezione del solo Sindaco si gioverebbe anche l’Etica Politica: via le liste con portatori di pacchetti di voti e via la parcellizzazione degli interessi da pagare sulle cambiali elettorali. 
Certo, stiamo usando il paradosso, ma a che serve un Consiglio Comunale in cui, a prescindere da quale che sia la rappresentatività elettorale effettiva, si vede una parte predominare nettamente sull’altra (nel nostro caso 9 a 4)? A che serve un Consiglio Comunale che può sfiduciare un Sindaco solo sfiduciando se stesso? A che serve un Consiglio Comunale in cui ogni discussione può essere troncata da un “andiamo a li voti”? A che serve un Consiglio Comunale, organo “politico”, che ha a disposizione solo strumenti “ordinari” di ricorso? A che serve un Consiglio Comunale in cui la maggioranza è spesso silente e la minoranza è una disarmata e frustrata “vox clamantis in deserto”. 
E che il Consiglio Comunale sia uno stanco e noioso rituale lo dimostra l’Ordine del Giorno della seduta del 30 marzo. L’approvazione del Bilancio Provvisorio, strumento che costituisce la spina dorsale dell’economia e dello sviluppo di un Comune, e che da solo meriterebbe una seduta monotematica, è posto come ultimo argomento all’Ordine del Giorno, preceduto da altri 17 argomenti. E non si tratta solo di argomenti propedeutici (come l’approvazione delle tariffe) ma di argomenti che in alcuni casi meriterebbero essi stessi un consiglio monotematico come il regolamento per il commercio oppure il regolamento per l’introducendo sistema comunale “Case ed appartamenti per vacanze di qualità”. Argomento 1, 2 o 18, che importa? Si tratta di sottostare rassegnati al rito, oltretutto in alcuni casi gli schemi di delibera neanche si possono toccare perché ci sono già i pareri dei responsabili che non è detto siano in aula. 
D’altro canto “andiamo a li voti” non è la massima espressione della democrazia?