martedì 25 dicembre 2018

sabato 22 dicembre 2018

Consiglio Comunale del 21 Dicembre: la cronaca-commento del consigliere Maurano.

Il consigliere Maurano dalla sua Pagina FB ha commentato il Consiglio Comunale che si è tenuto ieri in orario antelucano. Riportiamo solo la parte riguardante gli ordini del giorno. C'è anche una polemica "per fatto personale" (che comunque tanto personale non è in quanto riguarda lo svolgimento del consiglio) e per questa vi rimandiamo al post sulla Pagina personale del Consigliere Maurano.


Nel Consiglio Comunale di oggi abbiamo appurato che il Responsabile dell'area economico-finanziaria crea capitoli di spesa e gli dà nomi a propria fantasia; che il Comune fa continuo ricorso ad anticipazioni di cassa per mancanza di liquidità con conseguenti interessi da pagare;che il capitolo di spesa dedicato ai debiti fuori bilancio è sempre quello che ha bisogno di immissione di nuove risorse.

Abbiamo inoltre accertato che nel passivo del bilancio consolidato i debiti del Comune di Castellabate sono quasi 23 milioni, di cui 5 e mezzo verso i fornitori. Passività queste che aumentano di anno in anno, di mese in mese. 
Abbiamo accertato che la Castellabate Servizi in soli 7 mesi del 2017 ha prodotto già 89.000 euro di debiti, in parte estinti con l’accensione di un mutuo chirografario e altri con la liquidità di inizio 2018; che alle nostre richieste non viene mai data risposta anche se presentate un mese prima; che il Presidente percepisce mensilmente 1.254 euro e questa è una scelta facoltativa presa dal Sindaco.

Con il terzo argomento, poi, abbiamo constatato che le Aree Pip ora vengono vendute (sempre al prezzo di 33 euro al mq) e non più concesse per 99 anni. 

Con il quarto argomento infine si è discusso di un accordo transattivo tra un debitore ed il Comune. L’ente al posto dei soldi delle tasse ha acquisito dei terreni della parte debitrice in località Maroccia. Oltre ad aver fatto presente che tale tipo di compensazione non è più supportata dai pareri della Corte dei Conti, abbiamo rimarcato come l’aver escluso il Consiglio Comunale a monte da tale decisione abbia precluso l’opportunità di migliorare l’accordo a favore del Comune e quindi a favore dei cittadini. Infatti secondo il nostro parere invece di prendere tutti quei terreni in località Maroccia si potevano acquisire quelli alla Torretta (in direzione dell’intersezione con l’Annunziata e sotto Piazza Meola) in modo da fornire parcheggi alla cittadinanza, visto che è questo una dei tanti grandi problemi che attanagliano il territorio.


giovedì 20 dicembre 2018

Domani Consiglio Comunale: se siete in ferie o in pensione e soffrite d'insonnia...

Il Consiglio Comunale è convocato per Venerdì 21 Dicembre alle ore 9:00 per deliberare sull'OdG che potete leggere in basso.
Già il Consiglio dal vivo  è poco seguito in quanto è meno emozionante di un film russo con sottotitoli in armeno, se poi lo facciamo alle nove di mattina di venerdì, facciamolo non solo in streaming ma anche  in videoconferenza e siamo tutti più felici. 







mercoledì 19 dicembre 2018

domenica 16 dicembre 2018

CONSAC: Il Manifesto dell'Opposizione (in attesa dei passi amministrativi)

L'opposizione ha affisso nel Comune un manifesto "GLI ESATTORI - Secondo Atto" della serie "E IO PAGOOOO...".
Questa dovrebbe essere la prima di una serie di iniziative, amministrative e di sensibilizzazione popolare ,  per scongiurare il considerevole aumento delle bollette che si profila per i cittadini di Castellabate.


venerdì 14 dicembre 2018

Passaggio a Consac: la delibera che approva la Convenzione è a rischio?

di King Dementor

Durante la discussione sulla delibera inerente la  Convenzione da stipularsi tra il Comune e il Consac per il passaggio del Servizio Idrico Integrato, il consigliere Maurano ha chiesto se il componente del Collegio Sindacale del Consac Antonio Nicoletti fosse un omonimo o un parente del Consigliere Costabile Nicoletti. Nel caso fosse un parente invitava il Consigliere ad astenersi dalla votazione.
Non c'è stata risposta, se non dei fugaci sguardi interrogativi tra alcuni della maggioranza,  e alla fine il consigliere Nicoletti ha votato la delibera. In realtà al termine dell'intervento di Rizzo,  Costabile ha abbandonato l'aula per farvi ritorno dopo circa 5 minuti (semplice coincidenza? ha contattato un legale?). L'Antonio Nicoletti di cui faceva cenno il consigliere Maurano è sicuramente il fratello dell'Assessore; se sia ancora in carica o il sito non è stato aggiornato non possiamo saperlo. 
Fonti vicini alla minoranza ci informano che l'opposizione, su questa vicenda è pronta a intraprendere ulteriori passi amministrativi. Ma è ravvisabile un conflitto d'interessi?
Inquadriamo un attimo la situazione. La normativa è quella dell'art.78, comma 2,  del TUEL il quale prevede che:"gli amministratori di cui all’articolo 77, comma 2, devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado”.
La situazione realizzata in Consiglio appare ictu oculi,  come fattispecie generale, non integrare il conflitto d'interessi. C'è da notare, però,  che nella fattispecie specifica ci sono due elementi confondenti: Costabile non è solo un consigliere ma è anche  l'Assessore al Servizio Idrico Integrato e alla scelta della Consac si è giunti dopo che il precedente competitor, l'ASIS, si è tirata fuori non avendo ritenuto la gestione economicamente sostenibile.
 La Giurisprudenza ha più volte chiarito che in quanto dettato al fine di garantire la trasparenza e l'imparzialità dell'azione amministrativa, sorge per il solo fatto che l'amministratore rivesta una posizione suscettibile di determinare, anche in astratto, un conflitto di interessi, a nulla rilevando che lo specifico fine privato sia stato o meno realizzato e che si sia prodotto o meno un concreto pregiudizio per la p.a. (cfr. Cons. Stato, sez. IV, 28 gennaio 2011, n. 693).
E sempre il Consiglio di Stato sentenza n.2826/2003 afferma:" E’ infatti da rilevare che l’obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi – in quanto finalizzato ad assicurare la serenità della scelta amministrativa discrezionale - costituisce regola di carattere generale che non ammette deroghe ed eccezioni e ricorre, quindi, ogni qualvolta sussiste una correlazione diretta ed immediata fra la posizione del singolo componente dell’organo collegiale e l'oggetto della deliberazione, pur quando la votazione non potrebbe avere altro apprezzabile esito e quand'anche la scelta  fosse in concreto la più utile e la più opportuna per lo stesso interesse pubblico.
Nel caso, infine,  che gli Amministratori avessero  l'obbligo di astenersi, non lo hanno fatto e :"..abbiano altresì espresso voto favorevole alla delibera dalla quale si sarebbero invece dovuti astenere (la delibera), è illegittima"
Detto tutto questo siamo di fronte ad una situazione complessa nella quale, comunque, è abbastanza difficile intravedere ed ipotizzare  un conflitto d'interessi (se proprio vogliamo ipotizzare un conflitto è più dal lato Consac). Sappiamo anche, però, che non siamo una nazione in cui vige il Common Law e che i giudici hanno una certo potere discrezionale nell'interpretazione e nell'applicazione delle norme e nell'agire nel solco della Giurisprudenza.. Ma, ovviamente, non è questa la sede ove fare una disamina tecnico-giuridica che non saremmo neanche in grado di sostenere tecnicamente. Ribadiamo: non vediamo alcun conflitto d'interessi palese, ma ci poniamo una domanda. Considerato che il Sindaco dispone di una robusta e solida maggioranza in Consiglio, non sarebbe stato opportuno che l'Assessore adottasse il "principio di precauzione" e si astenesse comunque dalla votazione? 
Come diceva Bourdieu :" A volte alle ragioni della politica è preferibile la realpolitik della Ragione"

giovedì 13 dicembre 2018

Il Capogruppo Lo Schiavo accusa: soldi buttati a mare?

Clicca per Ingrandire
Il capogruppo della Minoranza, Alessandro Lo Schiavo, ha inviato una nota al Sindaco in merito al Percorso Pedonale arenile Marina Grande-Pozzillo un'opera costata 14.000 euro (non abbiamo controllato ma ci fidiamo) e che il mare ha praticamente smantellato.
Ecco il testo della nota:

Al Sindaco del Comune di 

Castellabate

Oggetto: richiesta d’intervento percorso pedonale arenile Marina Grande – Pozzillo
La decantata passeggiata inaugurata a Luglio scorso, che collega S.Maria con i principali lidi del comprensorio Marina Grande – Pozzillo rischia di scomparire. Cittadini ed operatori hanno segnalato lo stato di degrado. Sono stato sul posto ed ho potuto appurare di persona quanto descrittomi: un’opera pubblica consegnata solo alcuni mesi fa rischia di essere cancellata dalla sola forza del mare. A causa della prima (significativa) mareggiata, buona parte della passeggiata è saltata. Quadroni di cemento divelti e spostati a metri di distanza, altri sommersi dalla sabbia, tavole di legno con chiodi sporgenti, sono gli effetti devastanti del mare mosso che in questi giorni ha investito il nostro litorale. Conosciamo tutti l’effetto dirompente del mare e dei danni che ha comportato anche per il recente passato alle strutture balneari presenti, era il caso quindi di prevenire questo stato di cose, procedendo ad un piano di manutenzione/recupero, sollevando i quadroni di cemento nei punti maggiormente esposti all’erosione del mare , cosi da ridurre al minimo i danni ed i costi di ripristino dello stato dei luoghi per la prossima stagione turistica. Intervenire prontamente prima che il mare spazzi via definitivamente il percorso pedonale, raccogliere tutto il materiale presente sulla spiaggia prima che venga sepolto dalla sabbia, sono le basi da cui dovete ripartire con celerità. Sottolineo anche lo stato di abbandono della spiaggia Pozzillo ( lato S.Marco), di come l’erosione abbia fatto emergere una scogliera, che a memoria d’uomo non si era mai vista, privando cittadini, turisti ed operatori di una tratto di litorale fondamentale per l’economia di chi vive ed opera nell’area in questione.

E’ necessario quindi, che gli uffici competenti si adoperino per trovare e dare alla cittadinanza delle risposte progettuali che fermino il progressivo stato erosivo delle nostre coste.

S.Maria di Castellabate lì 13.12.2018
f.to Il Consigliere Comunale
Alessandro Lo Schiavo

domenica 9 dicembre 2018

CONTRORDINE COMPAGNI: IL POLO SCOLASTICO-SPORTIVO di Castellabate diventa "EDIFICIO SCOLASTICO con Palestra" di Santa Maria

Dobbiamo chiedere scusa ai nostri lettori. Quando nel 2015 fu presentato, con grande battage pubblicitario, il progetto del POLO SCOLASTICO -SPORTIVO avevamo pensato che la struttura servisse ad accorpare tutte le scuole del Comune di Castellabate. E non siamo stati i soli a cadere nell'equivoco. Anche l'opposizione aveva immaginato la stessa situazione. E mentre il blog, per il vizio di questo comune di non mettere copia degli allegati nelle delibere pubblicate all'Albo, non aveva gli strumenti per pensare il contrario, l'opposizione, a quanto detto dal consigliere Maurano, gli atti li ha potuti consultare ed ha avuto la stessa impressione. Solo che, mentre l'Opposizione in Consiglio Comunale esponeva le proprie ragioni, l'Assessore Martuscelli, l'assessore Nicoletti e il Sindaco si scambiavao sguardi ammiccanti ed ironici. Il capogruppo Lo Schiavo, capita l'antifona, chiedeva di conoscere che cosa intendesse l'Amministrazione per POLO SCOLASTICO. E così abbiamo scoperto che in realtà il POLO SCOLASTICO, se e quando sorgerà, ospiterà, usando la vecchia terminologia, solo la scuola materna,  la scuola elementare e la scuola media di Santa Maria (e, forse, ma non si è capito bene del Lago e di Alano).
A nostra parziale scusante vogliamo ricordare cosa disse il Sindaco con un intervento sul sito Istituzionale:

Puntiamo a realizzare la scuola del futuro, un luogo di aggregazione didattica e sportiva, che sia funzionale e attraente, a servizio di un vasto comprensorio


E' abbastanza difficile ritenere che il "vasto comprensorio" sia solo Santa Maria, "frazione del Comune di Castellabate", come la definisce un cartello allo svincolo della variante.
E la stessa impressione si ebbe con le varie interviste rilasciate agli organi di stampa.
E non contribuì certamente a chiarire le cose la delibera di Giunta di approvazione del progetto:

Ora, anche qui, "più plessi esistenti attualmente nel territorio comunale" non sembra certamente riferirsi a Santa Maria.
Ma anche la relazione paesaggistica inviata alla Soprintentenza non era il massimo per capire le intenzioni dell'Amministrazione:

Il progetto si pone come obiettivo la razionalizzazione della rete scolastica attraverso l'accorpamento di più plessi esistenti attualmente nelle varie frazioni del comune di Castellabate che non rispondono alle esigenze della popolazione scolastica e dalle condizioni di sicurezza ed agibilità per cui non si ravvede la convenienza economica e tecnica nel recupero degli edifici esistenti.

In realtà qui di dubbi ce ne sono pochi. Si specifica chiaramente che l'accorpamento riguarda le scuole esistenti nelle varie frazioni del comune ( non in una  o in alcune).
Fatto sta, che alla fine della giostra, né noi né l'opposizione avevamo preso lucciole per lanterne, ma più semplicemente l'Amministrazione ha cambiato idea in corso d'opera. Il nuovo Polo assicurerà le condizioni di sicurezza ed agibilità per le scuole di Santa Maria mentre per altre si provvederà (e si sta provvedendo) con finanziamenti nonostante "non si ravveda la convenienza economica nel recupero degli edifici esistenti". Il che non è detto non sia cosa buona e giusta, ma di questo ci occuperemo in altra occasione.


venerdì 7 dicembre 2018

Il Calendario delle Manifestazioni Natale 2018

Stasera con l'inaugurazione dei Mercatini e con l'accensione delle Luci ci sarà il via ufficiale alle Manifestazioni per le Feste Natalizie 2018.
Il progetto Il Natale nel Luogo dell'Incanto, cofinanziato dalla Regione Campania, è stato realizzato anche grazie alla collaborazione delle Associazioni presenti sul territorio che hanno integrato le iniziative organizzate dall'Amministrazione Comunale e dal Forum Giovanile.






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giovedì 6 dicembre 2018

Il Sindaco riconosce che sull'acqua sarà stangata.

Immagine tratta da www.scrivolibero.it
Il Sindaco, nell'illustrare la convenzione per il passaggio della gestione del Servizio Idrico Integrato al CONSAC, ha riconosciuto che le tariffe saranno quelle da noi riportate nella tabella del  post "Stangata Consac (?)...".
Ovviamente il Sindaco ha giustificato questo passaggio adducendo varie motivazioni che cercheremo brevemente di analizzare.
Innanzitutto ha ribadito l'obbligatorietà della scelta sulla base del Decreto 152/2006, della Legge Regionale del 2015 nonchè sulla base delle varie diffide ricevute, pena il commissariamento e il danno erariale. Tutto giusto al 99%, ma per amor di discussione, diamo per assodata l'ineluttabilità del passaggio. Se obbligatorio il passaggio, non altrettanto obbligatoria la scelta del consorzio cui aderire. E se, come vediamo dalla tabella pubblicata in basso, uno offre tariffe dal 20 al 70% inferiori all'altro, una persona sana di mente sceglie quella che offre la tariffa migliore. Ed infatti l'Amministrazione si indirizza verso l'ASIS. Ma, come commentava un lettore, per "fidanzarsi bisogna essere in due", così  dopo vari sopralluoghi il 6 marzo 2017 l'Asis comunicava al Comune la sua intenzione di non aderire alla Convenzione in quanto, mutatis mutandis, "le condizioni di esercizio, di manutenzione e di sicurezza degli impianti non permettono al Consorzio di assumerne la gestione" (ma una legge che obbliga alla dismissione, non dovrebbe prevedere anche l'obbligo per il terzo di assumere la gestione? Non poteva essere questo un motivo per temporeggiare?) . Con il rifiuto diveniva obbligata la scelta Consac con potere di negoziazione Zero.
Il Sindaco ribadiva, però, che anche in assenza di obbligo era inevitabile aderire ad un consorzio in quanto la gestione per il Comune era una gestione in perdita per circa 1 milione di euro all'anno (nel 2016 1.919.000 euro di costi a fronte di 990.000 di accertato, nel 2017 1.913000 euro contro 841.000). E ciò perchè le tariffe sono ferme al 1999.  E perchè non sono state aumentate (cosa che sarebbe avvenuta con gradualità)? Il Sindaco dice perchè la legge non consente al Comune di operare sulle tariffe. Questo è vero per gli ultimissimi anni, ma fino a quel momento? Ai cittadini, comunque, questo interessa poco. Il cittadino sa che si troverà a pagare il doppio se non il triplo, e sa che la Politica si giustifica adducendo una esimente (la non possibilità di aumento) che fino ad ieri veniva, da tutti, utilizzata come argomento elettorale del "non aumento delle tariffe". Il Sindaco dice che le fasce deboli potranno usufruire del bonus. Ma essendo questa una normativa statale i cittadini di Castellabate ne avrebbero usufruito in ogni caso anche restando con la gestione in autonomia (e quest'anno non ne hanno usufruito per una disorganizzazione comunale). E resta il fatto che anche con il bonus una famiglia di 4 persone che al netto del bonus, con Castellabate avrebbe pagato 130 euro con Consac ne pagherà 296 (considerando un consumo di 200mc). E il passaggio a Consac (che ovviamente farà degli investimenti, ma della convenzione riparleremo qaundo sarà disponibile) è stato obbligato dallo stato della rete e degli impianti di depurazione. Ma anche qui, Maurano ha ragione da vedere quando afferma che "gli investimenti devono essere mirati tenendo conto di quelle che sono le priorità". Probabilmente più di interventi a pioggia, sarebbe stato necessario un piano di intervento strutturale rinunciando a qualche altra opera. Ma non possiamo farne una colpa all'Amministrazione. E' un vizio italico considerare più importante quello che si "vede" e che il cittadino-elettore può apprezzare, piuttosto quello più funzionale ma "che nessuno vede" e che elettoralmente paga solo verso la parte più avveduta della popolazione.

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mercoledì 5 dicembre 2018

Maurano : le considerazioni dell'opposizione su Tariffe e Polo Scolastico.

Con un intervento sulla sua pagina Facebook il Consigliere Maurano illustra le ragioni che sono alla base del voto contrario in Consiglio da parte dell'opposizione sui due argomenti più importanti all'ordine del giorno.

ALTRA BOLLETTA, ALTRO AUMENTO!!!
Nel Consiglio Comunale di ieri si è concretizzato l’ennesimo colpo mortale all’economia familiare e turistica dei cittadini di Castellabate. Infatti l’Amministrazione ha approvato il passaggio della gestione del servizio idrico integrato alla Consac. La società di Vallo della Lucania che ha le tariffe più alte di tutto l’Ambito. Per fare un semplice esempio: una famiglia di 4 persone che consuma 200 metri cubi di acqua all’anno oggi paga 60 euro, mentre dal 2019 pagherà 200 euro. In pratica un aumento di tre volte l’importo attuale. E questo vale per tutti: cittadini, famiglie, attività imprenditoriali, turistiche e commerciali.

Vi chiederete: era evitabile questo aumento dell’acqua? Ovvio che si!! La normativa, peraltro non stringente, stabilisce che un Comune può scegliere il gestore che vuole. 
Castellabate quindi poteva scegliere tra l’Asis e la Consac.
Le tariffe dell’Asis sono la metà di quelle della Consac e quindi non ci sarebbe stato nessun aumento vertiginoso e spropositato per i cittadini. 
A detta dell’Amministrazione l’Asis non ha ritenuto conveniente prendere in carico la gestione del Servizio Idrico integrato di Castellabate in quanto gli impianti di depurazione e gli impianti idrici sono troppo fatiscenti (pensate come stiamo messi). 
Forse perché da 8 anni non è stato fatto nessun investimento sull’impianto? Forse perché si è preferito spendere risorse e accendere mutui per opere secondarie e non d’investimento?
La Consac prevede un investimento poco superiore al milione di euro per tali impianti. Niente di straordinario insomma, se pensiamo che la Casa Comunale è costata all’incirca la stessa cifra. Possiamo perciò comprendere come ci fosse tutta la possibilità per il Comune di Castellabate d’investire sugli impianti del servizio idrico integrato ed evitare così la scelta della Consac.

Ovviamente la parte più prettamente di polemica politica potete leggerla nel post originale. Maurano continua scrivendo che:

Su tale vicenda, in meno di una settimana sono state raccolte circa 200 firme di cittadini che dicono no a tale scelta e che chiedono una consultazione popolare. 
Chiunque voglia partecipare a tale iniziativa per cercare di annullare tale decisione può contattarci in qualsiasi momento. Verremo di persona, casa per casa, a raccogliere il vostro volere.
Si è discusso, poi, anche del Polo Scolastico. Una struttura che dovrebbe nascere a S.Maria in una zona al momento inadeguata urbanisticamente. Basti pensare che al momento l’unica via di accesso è una strada che a stento riesce a far passare due auto contemporaneamente. 
Pensate che ingorgo, che disagio si verrà a creare quando tutti i genitori si recheranno nello stesso momento in quella zona. Ci sarà il blocco di S.Maria.
L’Amministrazione sostiene che tale scuola sia solo per S.Maria ma la Soprintendenza nel parere del 23 Ottobre 2018 scrive espressamente che << la relazione Paesaggistica precisa che l’intervento di progetto si pone come obiettivo la realizzazione della rete scolastica attraverso l’ACCORPAMENTO DI PIU’ PLESSI ESISTENTI ATTUALMENTE NELLE VARIE FRAZIONI del Comune di Castellabate>>(Come potete notare dalla foto). Quindi si prevede la chiusura di alcuni edifici scolastici con ripercussione sulla microeconomia territoriale. C’è poi da far notare come nascerà vicino al vallone S.Andrea e al momento senza le necessarie predisposizioni delle vie di fuga come ampiamente segnalato dai Vigili del Fuoco.
Per questi motivi tale opera sembra essere decontestualizzata dal punto di vista urbanistico e socio-economico. 
Insomma dai documenti sembra avere tutti i requisiti per essere una cattedrale nel deserto. Speriamo solo non diventi un nuovo scheletro come quello di Via Ortensio Pepi a S.Maria e che si vada oltre le basi di cemento.


domenica 2 dicembre 2018

Stangata CONSAC (?) e Polo Scolastico. I dubbi che il Consiglio deve chiarire.

Lunedì, in Consiglio Comunale, si discuterà, tra l'altro, di due questioni di una certa importanza e che, nel breve e/o nel lungo termine avranno un non trascurabile impatto sulla vita dei cittadini di Castellabate.
Ora noi, da non tecnici e da semplici cittadini, abbiamo sulle due questioni alcuni dubbi che ci auguriamo il Consiglio possa contribuire a dissipare.
Polo Scolastico. Lasciamo da parte, per il momento, il Certificato Preventivo dei Vigili del Fuoco il cui impatto crediamo sia stato sottovalutato, ed occupiamoci di problemi "più spiccioli".
E' stato valutato quanto sarà l'aggravio in termini di tempi e di costo, delle prescrizioni della Soprintentenza?
E' stato abbozzato un piano sulla possibile ed eventuale dismissione dei locali oggi adibiti a scuole comunali? E' stato quantificato quanto inciderà sul bilancio comunale e su quello familiare l'accentramento di tutta la popolazione scolastica nella sola frazione di Santa Maria?
CONSAC: Anche qui tralasciamo per il momento la problematica relativa all'obbligatorietà del passaggio. Possiamo solo notare che i comuni che mantengono una gestione in economia in Campania sono ancora oltre 150 (almeno non ci sia stata una rivoluzione nell'ultimo anno). E possiamo notare che la scelta del Consorzio sia stata necessitata in quanto, pare, che l'ASIS si sia tirata indietro per gli alti costi della Gestione del depuratore. Chi sarà il fornitore per l'approvvigionamento  della "materia prima"? Resterà l'ASIS o sarà la Consac? I costi ricadranno sul Comune o sulla Consac.? Ma soprattutto i cittadini di Castellabate pagheranno in base alle tariffe attuali stabiliti dal Consiglio Comunale o sulla base delle tariffe Consac?
Abbiamo riaggiornato il confronto tra le Tariffe di Castellabate e quelle del CONSAC. La situazione è ulteriormente peggiorata rispetto alle tabelle pubblicate negli scorsi anni:  per gli utenti di Castellabate si profilano aumenti delle tariffe dal 98% fino ad oltre il 160%
:

P.S. Il costo annuo si riferisce alla utenze residenti e comprende anche quota fissa, fognatura e depurazione ed è al netto dell'IVA.

mercoledì 28 novembre 2018

Lunedì un importante Consiglio Comunale

Il Sindaco ha convocato il Consiglio Comunale per Lunedì 3 Dicembre alle ore 11. La seduta del Consiglio si terrà per la prima volta nella nuova Sala Consiliare "Corrado Grande". Questo l'OdG.


martedì 27 novembre 2018

Pubblicate le Graduatorie del Progetto WEEE STATION CILENTO

Sono state pubblicate le graduatorie per la selezione dei giovani partecipanti alle varie Sezioni del Progetto WEEE STATION CILENTO finanziato dalla Regione Campania.
Pubblichiamo le graduatorie integrali, divise per sezioni, così come da allegato al verbale della Commissione:
(Per una visione ottinale cliccate sullo zoom, lente d'ingrandimento, posto in basso)




venerdì 23 novembre 2018

E dopo le proteste dell'Opposizione ripartono (?) i lavori per la bonifica della discarica.

Ricorderete che il 14 Novembre l'Opposizione presentò una interrogazione in cui lamentava la sospensione dei lavori di bonifica della ex-discarica di Piano Melaino con abbandono del cantiere, cosa di cui vi demmo conto con il post La Minoranza interroga sui lavori di bonifica di Piano Melaino.
Ebbene, ieri , è stata pubblicata all'Albo una determina dell'Area 3, datata 21 Novembre, con la quale :
1) si prende atto che in data 20/11/2018 si è proceduto alla sottoscrizione dell’Accordo Transattivo relativo alla Risoluzione Contrattuale Consensuale con il Consorzio Valori Scarl S.r.l.s. e di cui al Prot. 0026325/2018 del 21/11/2018;
2) si dispone il subentro ai sensi dell’art. 140 del D.Lgs 163/2006 e s.m.i. delI’Impresa SMEDA S.R.L. con sede in Tursi (MT) alla Contrada Ponte Masone in luogo della “VALORI Scarl Consorzio Stabile” con sede a Roma alla Via Marianna Dionigi (P.Iva 080679551008), nella esecuzione dei “LAVORI DI BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA DELLA DISCARICA COMUNALE UBICATA IN LOCALITA’ PIANO MELAIO TORRICELLA EX BOSCO”;
3) si da mandato all’Ufficio di Direzione dei Lavori di porre in essere gli adempimenti di competenza per la consegna dei lavori all’Impresa SMEDA Srl nelle more della stipula del Contratto d’Appalto, sussistendo le “ragioni di pubblico interesse” per la ripresa dei lavori sospesi in data 16 febbraio 2016, al fine di disporre l’immediata ripresa dei lavori ed ovviare ad eventuali situazioni di pericolo per persone, animali o cose, ovvero per l’igiene e la salute pubblica nonché scongiurare la revoca del finanziamento concesso dalla Regione Campania
A noi non resta che notare che la risoluzione del contratto da parte della Valori Scarl era stata richiesta in data 17/10/2016  e che il relativo schema di accordo transattivo è stato approvato in data 26 Giugno 2018.

E Maurano pungola di nuovo l'Amministrazione...

Il Consigliere Maurano,  dopo l'interrogazione del 15 Novembre sulla pulizia dei Valloni (leggi), torna a sollecitare l'Amministrazione affinchè prenda provvedimenti per una perdita d'acqua che affligge da tempo la zona  "ru ponte re cerase", in italiano Via Ponte dei Ciliegi, che  non costituisce solo uno  spreco ma arreca un ulteriore disagio a quelli dovuti alle carenze  della  rete fognaria della zona.
Maurano lamenta inoltre che ci troviamo di fronte ad  "una situazione che non trova giustificazione nel 2018 visto anche i tanti milioni di euro spesi per altri interventi non certo prioritari e/o necessari".
Il Consigliere sottolinea inoltre che " l’interrogazione del 3 Agosto 2017 sul servizio idrico attende ancora una risposta"


martedì 20 novembre 2018

POLO SCOLASTICO : le prescrizioni della Soprintendenza, il problema Vigili del Fuoco.

Come saprete la  Giunta Comunale con de libera n° 74 del 28/04/2016 ha proceduto all’approvazione del Progetto Definitivo relativo alla realizzazione di “Polo Scolastico Sportivo a Santa Maria di Castellabate” per l’importo complessivo di €uro 4'579'761,94, somma che il MIUR successivamente ha assegnato al Comune. Si è proceduto alla Conferenza dei Servizi per i pareri necessari e, semplificando, tutto è filato liscio, con due piccoli intoppi.
C'è stato un "disguido" tra i Vigili del Fuoco e l'Amministrazione almeno a quanto si legge nella determina: realtivamente al “parere preventivo” richiesto al Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Salerno, nonostante con nota Prot. 16311 del 04/07/2018 si è proceduto alla trasmissione della richiesta e consegnata a mano in data 12/07/2018, a riscontro della nota 0007931 del 12-04- 2018, lo stesso comando con Pec inviata in data 26/09/2018 ha reiterato la “medesima” richiesta di integrazioni senza alcuna motivazione e\o senza che lo stesso abbia comunicato alcuna osservazione, prescrizione, assenso e\o diniego ma con semplice richiamo alla propria precedente nota Prot. 7931/2018. A seguito dell’inoltro della medesima documentazione richiesta, il citato Comando dei VVFF con propria nota Pratica VV.F. n° 47006/2018 ed acqusita in atti dell’Ente in data 24317/2018 el 22/10/2018 ha chiesto chiarimenti e\o integrazioni ben oltre i termini già assegnati (e previsti dalla vigente normativa), con prescrizioni riportati nella citata nota. Si precisa che, trattandosi solo di “parere perventivo” si procederà alla presentazione di quanto prescritto unitamente alla richiesta della Certificazione di Prevenzione Incendi;
La a Soprintendenza BAPSAD di Salerno ed Avellino ha dato il suo Nulla osta ma con delle prescrizioni:


venerdì 16 novembre 2018

PULIZIA VALLONI? Per Maurano è tutto un bluff!

Il Consigliere Maurano ha presentato un'interrogazione al Sindaco per conoscere lo stato di avanzamento della pulizia di tutti i valloni comunali.
Nel presentare l'interrogazione il Consigliere ha scritto sulla sua pagina Facebook:
Il 2 Ottobre l’Amministrazione inviava a tutti i giornali il comunicato stampa con il quale si rendeva noto che i valloni del Comune di Castellabate erano stati interessati da interventi di pulizia e che questi sarebbero proseguiti anche negli immediati giorni successivi. 
Dopo un mese e mezzo e molte segnalazioni sono andato di persona a vedere a che punto fossero i lavori e soprattutto se realmente erano stati interessati TUTTI i valloni presenti sul territorio, così come dichiarato nel comunicato stampa.

Bene, la situazione è veramente imbarazzante. All’Annunziata, a S.Marco, a S.Maria e ad Alano-Lago la maggior parte dei valloni risultano ancora pieni di ostacoli (detriti e vegetazione) al normale deflusso delle acque meteoriche.Inutile sottolineare come questa situazione possa portare ad eventi di una certa gravità, per giunta non nuovi nel nostro territorio (basti ricordare quello che successe pochi anni fa).

Di seguito il testo completo dell'interrogazione:

mercoledì 14 novembre 2018

La Minoranza interroga sui lavori di bonifica della discarica di Piano Melaino

Il capogruppo della Minoranza Consiliare, Alessandro Lo Schiavo, ha presentato un'interrogazione al Sindaco chiedendo lumi sullo stato di avanzamento dei lavori di bonifica della discarica di Piano Melaino.
Della vicenda si occupò anche  la trasmissione Striscia la Notizia nel marzo del 2014. Il Sindaco all'epoca difese l'Amministrazione con una conferenza stampa di cui anche noi demmo notizia (Striscia - La difesa di Spinelli (dal sito istituzionale).)
Ecco il testo dell'interrogazione.

Al Signor Sindaco
del Comune di Castellabate 
p.c. 

Al Segretario Comunale

Al Responsabile dell’Area III
Alla Regione Campania
Direzione Generale per la Difesa del Suolo e l’Ecosistema
UOD Bonifiche
Via De Gasperi 28 
Napoli
c.a. Dott. Angelo Ferraro 
Loro sedi

Oggetto:LAVORI DI BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA DELLA DISCARICA COMUNALE UBICATA IN LOCALITA’ “PIANO MELAINO TORRICELLA 


Interrogazione urgente a risposta scritta mirante ad acquisire informazioni in merito al procedimento sopra citato


Con riferimento al lavoro pubblico richiamato in oggetto, il sottoscritto ALESSANDRO LO SCHIAVO in qualità di Consigliere Comunale, Capogruppo della Minoranza Comunale , in nome e per conto dei Consiglieri Comunali MARCO RIZZO, CATERINA DI BIASI e LUIGI MAURANO ,
INTERROGA
ai sensi dell’art.12 comma 1 dello Statuto Comunale il Sindaco pro tempore del Comune di Castellabate a fornire tutti i dovuti chiarimenti in merito allo stato del procedimento relativo alla Bonifica di Piano Melaino, producendo una relazione di sintesi esplicativa dello stato dell’arte.
E’ nota una situazione di completo abbandono del cantiere con sospensione di attività lavorative da “epoca remota”.
A tal proposito si chiede di acquisire una precisa relazione sullo stato del procedimento sottoscritta dal RUP e dalla Direzione Lavori, contemplante gli aspetti salienti del lavoro in termini di date di consegna e sospensione lavori, eventuali Ordini di Servizio, perizie di variante, spese certificate ed incarichi tecnici conferiti.
Si ricorda alla S.V. che il perdurare della sospensione dei lavori e della mancata attuazione dell’intervento, oltre a determinare la perdita di finanziamenti comunitari che certamente avranno una precisa tempistica da rispettare, pone a serio rischio la salute dei cittadini con l’ incognita di obbligo di bonifica a completo carico della casse del Comune, in caso di disimpegno delle risorse.
Si evidenzia l’urgenza della presente.

Castellabate lì 14.11.2018 
f.to Il Capogruppo di Minoranza

Alessanndro Lo Schiavo

mercoledì 7 novembre 2018

Maurano: Casa Comunale? Un "peso" sulle generazioni future

Intervenendo sulla sua pagina Facebook, il Consigliere Maurano ha dato una lettura controcorrente, e per certi versi originale, della vicenda che nel fine settimana ha occupato le cronache cittadine: l'inaugurazione della "riqualificata" Casa Comunale.
Ecco cosa scrive Maurano:
EVENTO DELL’ANNO … GRANDE TRAGUARDO … GIORNO IMPORTANTE !!!
Queste sono solo alcune delle affermazioni che abbiamo ascoltato e letto in questi giorni dai vari comunicati stampa che l’Amministrazione ha inviato in riferimento alla ristrutturazione della Casa Comunale. 
Costata quasi un milione di euro, finanziata con un mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti da pagare fino al 2044. 
Tralasciando anche l’aspetto estetico, caratteristica soggettiva e quindi opinabile, è bene che noi tutti iniziassimo a ragionare in maniera seria e non superficiale sull’operato di qualsiasi Pubblica Amministrazione. 

Qualcosa di nuovo, fosse anche solo un’intonacatura, è sempre percepita in maniera migliore rispetto a qualcosa di vecchio. Ma non può essere questo il criterio di giudizio per le opere pubbliche. 
Proprio perché pubbliche e finanziate con i soldi dei cittadini e, visto il mutuo trentennale, quelli delle generazioni future, il criterio di analisi deve essere espresso in termini di qualità/prezzo e costi/benefici per la collettività.
Perciò in questo caso e per il Comune di Castellabate la ristrutturazione a debito della Casa Comunale era la priorità???


La risposta possiamo averla dall’osservazione e dall’analisi dei problemi che sono presenti sul territorio. 
Nel Comune di Castellabate le strade comunali versano in condizioni indecenti; alcune zone sono sprovviste della rete fognaria; i depuratori sono obsoleti e sotto potenziati; la viabilità e i parcheggi presentano problemi oggettivi; l’erosione sta portando via gran parte del litorale a Lago, al Pozzillo e a Ogliastro Marina;i servizi sociali sono inesistenti; altri immobili comunali versano in condizioni pietose; la salvaguardia del territorio è ormai dimenticata e le tasse aumentano. Anche sul versante opere pubbliche nulla è stato fatto per la crescita sociale ed economica del territorio. A Castellabate mancano infrastrutture turistico-ricreative dove far crescere la cultura e l’economia del luogo. Esempio recente e plastico di questa mancanza è il continuo rinvio per pioggia del concerto di Tricarico.
Quindi, se mutuo doveva essere, era più sensato e politicamente lungimirante contrarlo per risolvere queste problematiche.
Per sintetizzare è come se nella nostra abitazione piovesse nel salotto per un buco sul soffitto o non riuscissimo a garantire pasti adeguati a tutti i familiari ma poi andassimo in banca per chiedere un prestito per comprare una macchina nuova. 
Insomma era davvero la Casa Comunale la priorità per il nostro territorio?
Se sarà veramente la casa di tutti lo vedremo con il tempo ma dal regolamento fatto per l’accoglienza e dal comportamento avuto dagli amministratori in questi anni c’è il serio rischio che sia l’ennesimo, insipido e propagandistico slogan di circostanza.

martedì 6 novembre 2018

Pulizia Uffici : Il Sindaco chiarisce ma non convince.

Facciamo una premessa. Secondo noi, e secondo l'opposizione, nel Piano d'Impresa (o meglio Piano di Fattibilità) elaborato dalla Castellabate Servizi per il Servizio di Pulizia degli Uffici Comunali, e sulla base del quale ne è stato deliberato l'affidamento nell'ultimo Consiglio Comunale, c'è un errore di calcolo (o comunque un equivoco dovuto ad un prospetto non chiarissimo). Secondo il Piano occorrono 2 operai per 16 ore settimanali. Poichè gli uffici sono aperti tutto l'anno, le settimane lavorative sono 52 e quindi le ore lavorative complessive dovrebbero essere 1664, ossia 832 per operaio. Nel prospetto presentato dalla Castellabate Servizi le ore lavorative ammontano a 728 per operaio per un totale annuo di 1456 ore. I nostri calcoli combaciano, per altro, con quanto evidenziato dalla Castellabate Servizi nel prospetto per il Servizio di Portierato. E allora, come si spiega la differenza? Se non c'è un errore, non troviamo altra spiegazione. La stessa domanda è stata posta al Sindaco durante il Consiglio Comunale da Maurano, ma Spinelli ovviamente non ha potuto che rispondere che lui si basa sulle carte che ha davanti. E' stato interpellato il Responsabile Finanziario, ma la risposta non si è sentita durante lo streaming  (non sappiamo quindi se c'è stata risposta e il tenore della stessa). Comunque si tratterebbe di un errore di 3.610 euro come si vede dal prospetto:
Clicca sull'immagine per ingrandire

Raddoppio costi. Il Sindaco ha detto che non è corretto sostenere che il costo, passando da 15.000 a 30.000 euro, sia raddoppiato  in quanto, se pur matematicamente vero, si è visto che, per il prezzo cui si era aggiudicato l'appalto, la precedente ditta non riusciva ad offrire un servizio degno di questo nome.

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Anche qui risposta sostanzialmente corretta, ma.. E' vero che la Ditta nel 2014 si aggiudicò l'appalto per ca 15.000 euro  ma è vero anche che la base d'asta, ossia il prezzo ritenuto congruo dall'Amministrazione era comunque di 22.000 euro, ossia di 8 mila euro inferiore a quello odierno ( quasi 12.000 euro se il prospetto contiene un errore di calcolo).  E va notato che le prestazioni sono sostanzialmente identiche (cliccate sull'immagine qui di fianco per vedere il confronto tra il 2014, a sinistra, e l'attuale, a destra). E il costo orario tra il contratto del 2013 e l'attuale è lievitato di soli 0,48  centesimi mentre i costi standard non sono certamente lievitati, anzi.
Qualità del servizio. Il Sindaco ha ribadito ancora una volta che con la Castellabate Servizi sono migliorate  l'efficienza e la qualità dei servizi . Giusto, ma il Sindaco ha dimenticato di dire che questo miglioramento, che fino a prova contraria va considerato reale, consegue ad un maggior costo per il Comune (sia per la mensa che per la pulizia dei locali, per esempio, mentre per i parcheggi siamo in attesta di rendiconto). L'aumento del costo rende del tutto improponibile il confronto con le "precedenti gestioni dei servizi." Per fare un esempio. Se devo organizzare una cena per 100 persone e chiedo ad un ristorante un menù da 15 euro a testa otterrò un certo tipo di proposta. Se ad altro ristorante chiedo un menù da 30 euro otterrò certamente qualcosa di meglio. Ma posso dire che il secondo ristorante è migliore del primo? 


giovedì 1 novembre 2018

E ci chiediamo sempre: "Ma quando l'aboliamo il Consiglio Comunale"?

Lo sappiamo, è una domanda che ci siamo fatti spesso in questi anni dopo la riforma, ma è una ferita che si riapre dopo ogni Consiglio Comunale. Ad ogni seduta va in scena il solito copione, scritto da un autore che ha esaurito la vena creativa; una rappresentazione con due attori protagonisti contornati da altri attori silenti.
Vi confessiamo che ieri abbiamo provato una stretta al cuore quando ci siamo resi conto che per individuare gli assenti non abbiamo potuto far affidamento sulla nostra memoria ma abbiamo dovuto smanettare sul sito del comune per ricordare la composizione del Consiglio nella sua interezza.
E, così,  anche ieri abbiamo assistito alla solita rappresentazione: intervento di Maurano, polemico quanto basta, documentato il necessario, replica del Sindaco, stranamente nervoso, controreplica di Maurano...Ah, non c'è stata la controreplica in quanto il Regolamento non lo prevede. E cambiamolo sto regolamento! Ma dove si è mai visto un consesso in cui non c'è diritto di controreplica?
A questo proposito pungente e ironica (e da applausi se ci fosse stato un pubblico) l'osservazione di Maurano nell'intervento sul successivo punto all'OdG:" Adesso faccio il Marzullo della situazione. Nei minuti a mia disposizione faccio l'intervento, immagino la vostra replica e faccio  anche la controreplica!".
Comunque per non dover scrivere sempre le stesse cose vi riproponiamo un post pubblicato il 27 Marzo 2017

"La democrazia non è solamente la possibilità ed il diritto di esprimere la propria opinione, ma è anche la garanzia che tale opinione venga presa in considerazione da parte del potere, la possibilità per ciascuno di avere una parte reale nelle decisioni". (Alexander Dubcek) 
Questa frase era la sintesi del Manifesto della Primavera di Praga ossia del tentativo operato dai dirigenti del partito comunista cecoslovacco di sottrarsi al dominio sovietico. Ed è una frase di una semplicità unica che contiene una verità incontrovertibile. La democrazia è sì libertà di espressione, è sì il diritto-dovere di eleggere i propri rappresentanti, ma è anche la possibilità data a tutti i cittadini, anche attraverso i propri rappresentanti, di poter influenzare, effettivamente e non solo sulla carta, le scelte del potere. Nei piccoli Comuni (quelli al di sotto dei 15.000 abitanti) questo aspetto della democrazia è garantito? Secondo noi assolutamente no ed allora avanziamo una proposta (solo fino ad un certo punto provocatoria). 
ABOLIAMO IL CONSIGLIO COMUNALE
Ormai il Consiglio Comunale è un inutile orpello, una stanca rappresentazione  della democrazia, un luogo dove si ratificano decisioni già prese, dove la discussione serve solo ad alimentare il lavoro degli sbobinatori. Il Consiglio Comunale a legislazione vigente è un organo del tutto inutile quando la legislatura segue il suo fisiologico sviluppo, e può diventare decisivo solo nel caso si appalesi un elemento patologico (tipo il trasformismo) , patologia che però esso stesso in quel caso alimenta. Una legislazione che vuole rispettare, però, i canoni classici costituzionali deve garantire la democrazia anche nella fisiologia non solo nella patologia. E quindi: 
ABOLIAMO IL CONSIGLIO COMUNALE 
Spazziamo quel velo di ipocrisia che alberga nella legislazione dei piccoli Comuni ed eleggiamo solo il SINDACO, dominus assoluto ed incontrastato dell’ENTE, che si sceglie gli Assessori tra persone di fiducia. Un sistema che garantisce la governabilità e accentra senza inutili infingimenti la rappresentatività nelle mani di uno solo votato direttamente e personalmente dal popolo. Tanto per il controllo ex-ante degli atti, così come avviene già oggi, ci sono i funzionari comunali, per il controllo di legittimità amministrativa ex-post potremmo ripristinare una forma di CoReCo formato da funzionari prefettizi e per il controllo costante di legalità c’è già la Magistratura. Dell’elezione del solo Sindaco si gioverebbe anche l’Etica Politica: via le liste con portatori di pacchetti di voti e via la parcellizzazione degli interessi da pagare sulle cambiali elettorali. 
Certo, stiamo usando il paradosso, ma a che serve un Consiglio Comunale in cui, a prescindere da quale che sia la rappresentatività elettorale effettiva, si vede una parte predominare nettamente sull’altra (nel nostro caso 9 a 4)? A che serve un Consiglio Comunale che può sfiduciare un Sindaco solo sfiduciando se stesso? A che serve un Consiglio Comunale in cui ogni discussione può essere troncata da un “andiamo a li voti”? A che serve un Consiglio Comunale, organo “politico”, che ha a disposizione solo strumenti “ordinari” di ricorso? A che serve un Consiglio Comunale in cui la maggioranza è spesso silente e la minoranza è una disarmata e frustrata “vox clamantis in deserto”. 
E che il Consiglio Comunale sia uno stanco e noioso rituale lo dimostra l’Ordine del Giorno della seduta del 30 marzo. L’approvazione del Bilancio Provvisorio, strumento che costituisce la spina dorsale dell’economia e dello sviluppo di un Comune, e che da solo meriterebbe una seduta monotematica, è posto come ultimo argomento all’Ordine del Giorno, preceduto da altri 17 argomenti. E non si tratta solo di argomenti propedeutici (come l’approvazione delle tariffe) ma di argomenti che in alcuni casi meriterebbero essi stessi un consiglio monotematico come il regolamento per il commercio oppure il regolamento per l’introducendo sistema comunale “Case ed appartamenti per vacanze di qualità”. Argomento 1, 2 o 18, che importa? Si tratta di sottostare rassegnati al rito, oltretutto in alcuni casi gli schemi di delibera neanche si possono toccare perché ci sono già i pareri dei responsabili che non è detto siano in aula. 
D’altro canto “andiamo a li voti” non è la massima espressione della democrazia?

mercoledì 31 ottobre 2018

SPIGOLATURE: Il Sindaco, la pulizia degli Uffici e la Castellabate Servizi. Intanto...

Oggi si è tenuto un interessante Consiglio Comunale incentrato in massima parte sull'affidamento del Servizio Pulizia degli Uffici Comunali alla Castellabate Servizi (argomento di cui ci siamo occupati in questo post Ma la pulizia degli Uffici quanto ci costa?)
Domani ci occuperemo di commentare più approfonditamente alcuni temi affrontati durante il Consiglio, ora vogliamo solo sottolineare una "originale" risposta data dalla  Castellabate Servizi e di cui il sindaco si è fatto portavoce anticipando una lettera di risposta che sarà ufficialmente inviata al Consigliere Maurano. 
"Giustificazione" che è stata riportata dal post della pagina Facebook ufficiale del Comune di Castellabate.
Rispondendo alla lettera del consigliere che lamentava il mancato rispetto dello scorrimento in graduatorie, la Castellabate Servizi ha affermato che c'è stato un solo errore, che le graduatorie sono state rispettate e che, comunque, " i servizi vanno intesi nella loro totalità e non facendo riferimento alla ripartizione funzionale tra spazzamento, verde pubblico e pulizia spiagge, e che quindi il personale assunto – in linea con il principio di efficacia, efficienza ed economicità della gestione dei servizi resi - viene indistintamente adoperato dove necessario"
Ci sembra giusto, ma allora perchè fare TRE graduatorie distinte, sulla base di TRE domande di partecipazione distinte e sulla base di TRE prove distinte?
Non siamo pratici di meccanismi reclutativi della PA, ma ci sembra come se il MIUR, fatte le graduatorie per classi di concorso inviasse, poi, indistintamente ove necessario,  un professore di matematica ad insegnare italiano!
Nel frattempo è stato rinviato l'affidamento del servizio di portierato. Evidentemente ci avevamo visto giusto con il post Ma in Comune leggono i Regolamenti che approvano?