martedì 10 gennaio 2017

Spigolature: indennità degli amministrazioni, dichiarazione dei redditi, personale...

Nei giorni scorsi ci siamo occupati di delibere/determine che "spiccavano" per la loro presenza all'Albo e per il loro contenuto. Oggi vogliamo, invece, occuparci di delibere/determine/ordinanzae che brillano per la loro assenza (all'Albo).
Negli anni scorsi i componenti della Giunta si sono dimezzati le indennità. Lo hanno fatto anche nel 2016? Abbiamo cercato un qualcosa sia all'albo sia sul sito che rispondesse alla nostra domanda, ma non abbiamo trovato nulla. Non c'è una delibera, una determina, un atto pubblicato all'Albo (può darsi che non ce ne sia bisogno) o quanto meno non siamo riusciti a trovare nulla. Sul sito, nella specifica Sezione Amministrazione Trasparente, le indennità degli Amministratori sono ferme all'anno 2014 (forse la sezione ha bisogno di una lucidatina). Nel Bilancio di previsione la cifra è appostata per intero, ma è probabile che si tratti di un fatto puramente tecnico-contabile.
Abbiamo più volte scritto sull'argomento e abbiamo chiaramente espresso il nostro pensiero. Come scisse un lettore:"non si capisce perchè Sindaco e Assessori, soprattutto nei piccoli comuni, debbano godere di un'indennità, ossia di una, seppur modesta, retribuzione. Non voglio essere demagogo e populista, ma una persona si impegna in politica volontoriamente per passione e spirito di sacrificio. 
"Volontario"," passione", "spirito di sacrificio" sono termini che mal si conciliano con il percepire una indennità seppur a titolo di compensazione per "lucro cessante".
E c'è un altro motivo per cui, secondo noi, le cariche elettive nei piccoli comuni non dovrebbero comportare un'indennità ma solo un rimborso spese documentato. Si corre, infatti,  il rischio che la politica diventi un "lavoro", o peggio, "l'unico lavoro" (per fortuna questo non dovrebbe riguardare i nostri assessori). E questo non è assolutamente un bene, perchè l'aforisma il lavoro rende liberi è di una ipocrisia senza limiti, quasi un ossimoro (non a caso la frase campeggia all'ingresso del lager di Aushwitz). Certo, il lavoro ci rende liberi di programmare il presente e il futuro nostro e dei nostri figli, ma proprio per questo ci costringe a compromessi e condizionamenti che sono più o meno sopportabili a livello personale, ma esiziali per chi amministra la cosa pubblica.
Detto questo, la legge prevede la corresponsione delle indennità e noi vorremmo solo  sapere se i nostri amministratori la percepiscono per intero o a metà come è stato per gli anni scorsi. Tutto qui.
Vorremmo, poi, che gli Amministratori (e per "amministratori" intendiamo in questo caso tutti gli eletti), pur non obbligati per legge, pubblicassero la loro dichiarazione reddituale e patrimoniale (almeno all'inizio del mandato).
Abbiamo scritto "pur non obbligati per legge" in quanto la pubblicazione è prevista solo per gli eletti nei comuni al di sopra dei 10.000 abitanti. Forse andrebbe posta più attenzione alla ratio della norma, perchè è evidente che ci sono comuni di 20/30.000 abitanti (per esempio) che hanno una rilevanza politico/economica ben al di sotto di quella che ha Castellabate.
Abbiamo più volte avanzato questa proposta ed è sempre stata vissuta quasi come un'ingiuria. Solo in Italia la richiesta di trasparenza è considerata un'offesa personale, un attentato alla propria integrità morale. In realtà la trasparenza, oltre ad essere uno strumento indispensabile di acquisizione di informazioni e di controllo a disposizione del cittadino,  è uno strumento a tutela di colui che occupa un incarico pubblico. In Italia, inoltre,  si confonde  spesso la legalità con l'etica, la legittimità con l'opportunità. In realtà il cittadino per potere esprime il voto o semplicemente per potersi formare un'opinione sull'operato dell'amministratore, deve essere in grado di giudicare se quell'atto seppur assolutamente lecito, legale e legittimo, corrisponda a quelli che sono i suoi canoni  etici (giusti o sbagliati, permissivi o rigidi che siano, essendo il voto frutto di un convincimento personale).
Infine, la questione "personale" è stata oggetto di un'interrogazione dell'opposizione e, quindi, vogliamo limitarci a un paio di domande secche. Lo Staff è stato ricostituito dopo l'elezione di giugno? Se sì con quale atto? ( In questi ultimi tempi non abbiamo frequentato gli uffici comunali. Se la situazione non è mutata potremmo sapere qual è (era) la posizione giuridica di quei giovani che si vedono (vedevano) in alcuni uffici comunali?)



6 commenti:

  1. Sono d'accordo sulla richiesta di chiarimenti circa lo staff ma non sulla pubblicazione dei redditi che, secondo me, è irrilevante per la valutazione di un amministratore pubblico, che risponde del suo operato per gli obiettivi raggiunti, non per quello che ha guadagnato o possiede.

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  2. Non sono d'accordo. Sarei curioso di sapere i redditi degli eletti solo di due anni: l'anno di inizio mandato e l'anno di fine mandato. Perchè? così.

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  3. Da noi i politici in genere hanno una patologia diffusa: allergia alla trasparenza la potremmo definire.
    Rendicontare sui propri redditi pare, se viene chiesto, un reato di lesa maestà come lo è la pubblicazione dei c.v., annosa questione su cui ci siamo abbastanza soffermati riscontrando fiere opposizioni forse anche da parte di chi ora lamenta scarsa trasparenza negli altri!
    Ma si sa, la trasparenza si chiede x gli altri.....Ben altra cosa è quando riguarda se stessi!
    La coerenza è un obiettivo che cerchiamo di perseguire senza poterlo mai raggiungere.....siamo imperfetti ma possiamo migliorare spero.

    Rosamaria Maiurano

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  4. Reddito annuo di inizio e fine mandato perché? Perché,salvo eccezioni tipo scatti di carriera (lavorativa,non politica) dovrebbero essere pressoché sovrapponibili. Ed anche perché i redditi non sono un segreto di stato. Ed anche perché chi non teme non nasconde. Ma infondo, perché aspettarselo se, come giustamente osservato, non è uso comune farlo? La trasparenza sarebbe una regola laddove venisse considerata un valore e non una "rogna". E per concludere, la carica elettiva è in sé,purtroppo, qualcosa a cui molti ambiscono per motivi differenti dalla passione politica..la retribuzione è uno di questi, ma se siamo onesti e diciamo le cose come stanno, il potere che ne deriva (e di cui, censure o no,viene fatto uso ed Abuso) è l' altro motivo o quanto meno è quel qualcosa che in mani sbagliate (le mani del politico x interesse e non per passione) diviene la causa di montagne di problemi, per Tutti. Bisognerebbe pensarci nella stra-citata urna. Cordialmente

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    1. Quel "perchè" era una domanda pleonastica.

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    2. Certo,ci mancherebbe. Ho detto cose ovvie, ma ovvie solo per alcuni..il mio obiettivo è di provare ad allargare il numero di chi prende in considerazione certi aspetti, soprattutto prima di fare una scelta. Cordialmente

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