Sono stati pubblicati all'Albo due Avvisi per mezzo dei quali l'Amministrazione cerca avvocati cui affidare incarichi professionali.
Con il primo si cercano professionisti per costituire una short-list di avvocati cui conferire, a rotazione, il recupero di somme non pagate dai cittadini per quanto riguarda i tributi comunali.
Con il secondo Avviso, invece, si cerca un legale che, su incarico dell'Amministrazione, accerti le eventuali responsabilità di Equitalia nel mancato introito di somme iscritte a ruolo a titolo di tributi comunali ed esperisca l'azione risarcitoria.
Pur esulando dallo scopo di questo post non possiamo non ricordare che della questione Equitalia ci siamo occupati più volte e in special modo nel Novembre 2013 "sponsorizzando" una raccolta firme promossa dall'Avv. Russo nella sua qualità di rappresentante di "Noi Consumatori - Movimento AntiEquitalia". Le firme venivano raccolte su un documento che chiedeva al Comune di Castellabate di non avvalersi più di Equitalia (leggi post).
Ripetiamo che non è questa l'analisi che vogliamo fare in questo post né vogliamo analizzare i bandi.
Vogliamo analizzare l'aspetto del conflitto d'interessi. In entrambi i bandi è presente (in forme non precisamente identiche) la seguente formulazione:
Si tratta di un comportamento deontologico che, a detta di amici avvocati, viene preteso da sempre nei Comuni in cui hanno assunto incarichi legali. Sarebbe interessante sapere se questo è un comportamento che verrà preteso dai legali da ora in poi oppure era una clausola già inserita nei vecchi avvisi e nelle vecchie convenzioni. Nel caso fosse valida la seconda ipotesi quale ne era la portata? A chi spettava il compito di vigilare sul rispetto della clausola? E' stata sempre rispettata?
Sappiamo di fare domande a cui, come al solito, non sarà data risposta. Non siamo l'opposizione, quindi non pretendiamo risposte, ma indichiamo problemi sperando che in Amministrazione trovino le soluzioni e/o cambino atteggiamento. Dobbiamo dire che di risposte ne abbiamo ricevute pochine (per non dire nessuna), ma spesso è stato posto rimedio al problema che abbiamo segnalato (non ultimo quello delle luminarie accese).
E' molto curioso: i componenti del Consiglio Comunale vengono sottoposti ad indagine dalla Corte dei conti e dalla procura per bilanci irregolari e le irregolarità consistono anche nella contabilizzazione di crediti (entrate) che non sono più riscuotibili. Dopo qualche mese il Consiglio Comunale cerca un avvocato che denunci equitalia per non aver riscosso in tempo i crediti. Nessuno aveva pensato di fare qualche domanda ad Equitalia prima che lo scoprisse la Corte dei Conti? La vicenda offre lo spunto per molte riflessioni, ma di soldi ci sarà molto da discutere nei prossimi mesi...
RispondiEliminaLeggendo questo post e quello del 2013 continuo a notare che il blog persegue la via della praticità e della concretezza, offrendo spunti e idee per snellire le procedure e finalizzarle ad un servizio migliore al cittadino. Nessuno è in assoluto pro o contro qualcosa (es. Equitalia), ma chi è orientato alla risoluzione dei problemi cerca i mezzi consoni. Se per la riscossione tributi comunali è più adatta un'agenzia locale di una nazionale, perché non avvalersene? E perché andare ad intavolare battaglie dispendiose con relativa ulteriore perdita di tempo? Cordialmente
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