Il 2 Agosto l'Assessore Nicoletti, come al solito sommerso da una caterva di "Like", pubblicava le foto dei rinnovati giardinetti di Via Caduti del Mare.
Nel nostro "duro" e "diurno" (è ironico!) lavoro di lettura degli atti pubblicati all'Albo ci siamo imbattuti nella determina n. 2 del 12/1/2017, Area V, avente per oggetto :"Impegno di spesa presso l’impresa NEW FARABELLA di De Pascale Maria con sede in Via Cupa Filette n.03 P.Iva 04217050659 per fornitura e messa in opera di manto erboso"
La nostra attenzione è stata attirata da un particolare. Ma procediamo con ordine.
Quello che ci ha colpito è il verbo al passato prossimo: si è reso. Questo potrebbe far pensare (come noi in un primo tempo abbiamo pensato) che i lavori siano già stati eseguiti, ma poichè è facile constatare che così non è, come, d'altro canto, siamo nella fase dell'impegno che precede l'esecuzione dei lavori, è probabile che si sia trattato di un improprio uso della consecutio temporum (forse un si rende avrebbe reso, scusate il bisticcio, meglio l'idea).
Fatto sta che comunque questi lavori andranno eseguiti. La determina parla di "completare i lavori di sistemazione". Si tratta di acquistare 150 mq di prato erboso. Misurando con Google Maps l'estensione dei giardinetti è più o meno quella e non si vede, quindi, cosa bisogna completare. Ma ci poniamo una prima domanda. Se si tratta di "completamento" l'importo non dovrebbe andare a carico del costo del progetto iniziale e non del Bilancio 2017?
Probabilmente si tratta di dover rizollare tutti i giardinetti (che in effetti non sembrano godere di ottima salute). Ma a cosa è dovuta la rizollatura a così breve distanza di tempo dall'inaugurazione? Ad un errore in fase progettuale (vista anche l'acqua che trasuda continuamente dai muretti)?. Ad una scarsa manutenzione? Oppure le condizioni climatiche inusuali hanno rovinato il tappeto erboso (che nonostante gli sforzi degli addetti non è mai sembrato "un prato inglese")?
Sono queste le prime domande che ci sono venute in mente. Le sottoponiamo all'Assessore come semplici cittadini.
A me colpisce anche un altro verbo: consente. L'articolo 35 consente di ricorrere all'affidamento diretto. "Consente", non "impone". Sembra che invece si tenda a procedere sistematicamente per affidamento diretto. È vero che è consentito..ma possibile che non si seguano mai procedure diciamo così un po più standard? Ogni volta che posso, non seguo la norma e decido come mi pare. Mica bello a vedersi! Cordialmente
RispondiEliminaPurtroppo i nostri cari tecnici che seguono i lavori non hanno mai sentito parlare di drenaggio... le piante, nonostante tutto, hanno bisogno di ossigeno... se non si fa un buon drenaggio le radici delle piante subiscono l'asfissia (mancanza di ossigeno) e seccano... praticamente l'acqua non viene drenata all'interno dell' "involucro" giardinetto e le radici si "infradiciano"... hai voglia di mettere manti nuovi...
RispondiEliminaAtlante, ogni volta che posso non significa non seguire la norma ma, avvalersi di una facolta' offerta dalla norma e nel pieno rispetto della stessa ... su questo blog si ha un concetto molto elastico, ovvero a proprio piacimento, del dettato normativo ... vabbe' ma è normale visto le finalità denigratorie ...
RispondiElimina...vistE le finalità denigratorie nei confronti del blog.....
EliminaCome si vede, la realtà può essere letta in vari modi ma va scritta in un sol modo, quello corretto!
😀😣
Rosamaria Maiurano
Non sappiamo se "le finalità denigratorie" si riferiscano al Blog o al lettore. Poco importa visto che ci sentiamo di escluderlo in entrambi i casi. Atlante, comunque, pone la sua attenzione semantica, in correlazione a "si è reso", su quel "consente". E' chiaro che non tutti sono esperti di procedure e, quindi, quando si redige un atto destinato a divenire "pubblico" sarebbe auspicabile utilizzare formulazioni che non si prestino a dubbie interpretazioni. Intendiamoci "consente" è correttissimo, ma forse questa formulazione "Visto l'art. 36 che, nel caso di importi inferiori alle soglie indicate dal precedente art. 35, prevede l'affidamento diretto..." avrebbe ingenerato in chi legge la consapevolezza che, nel caso di importi sotto i 40.000 euro, l'affidamento diretto è la norma, mentre le procedure ordinarie l'eccezione. D'altro canto va anche detto che l'art. 36 prevede l'affidamento diretto (fatta) salva la possibilità di ricorrere alle procedure ordinarie . Il lettore preferirebbe che si seguisse sempre la procedura ordinaria; è un'opinione personale e in quanto tale discutibile, ma perfettamente legittima. E' di tutta evidenza che anche il Codice considera la procedura ordinaria più garantista (visto che la riserva ad importi rilevanti). Solo in questo paese, inteso come Italia e come Castellabate, la richiesta di procedure più garantiste viene considerata, non una richiesta di trasparenza, ma una mancanza di fiducia in chi opera in maniera di per sé legittima. Ora che diventi addirittura denigratoria...
Elimina"La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le contempla" Davide Hume. ..io penso lo stesso della bruttezza delle cose (e delle intenzioni). Ringrazio gli Amministratori..E sottolineo che non tutti proviamo gusto a distruggere(che poi è una perdita di tempo a mio avviso), c'è chi parla mosso dalle migliori intenzioni. Cordialmente
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