martedì 31 marzo 2015

Il Sindaco nomina un nuovo Vice Segretario.


Con decreto n. 8 del 26.03.2015 (che potete leggere in basso) il Sindaco ha nominato un nuovo Vice Segretario nella persona della Dott.ssa Lucia Savarese, impiegata di ruolo - cat. D - Istruttore Direttivo, part time, laurea in Giurisprudenza.
La dott.ssa Savarese sostituisce il dott. Francesco Di Luccia che ha ricoperto questo ruolo dal 29.01.2010 in pratica dall'istituzione della figura del Vice Segretario.
Nel fare gli auguri al nuovo Vice Segretario, non possiamo non porci una domanda:"Perchè questo avvicendamento?".
Si tratta, probabilmente, di un normale turn-over, oppure il dott. Di Luccia ha ricevuto altri incarichi che a noi sono sfuggiti o che saranno comunicati a breve.
Potrebbe anche aver avuto un ruolo nella decisione il fatto che il Vice Segretario uscente sia applicato presso il Giudice di Pace del Tribunale di Vallo della Lucania con funzioni di cancelliere per il servizio di assistenza nell'udienza dibattimentale. Questa mansione è, però, legata alla funzione ossia al ruolo che il soggetto "applicato" svolge nel Comune di provenienza (ossia il dott. Di Luccia è applicato in quanto Vice Segretario del Comune di Castellabate).
Qualunque sia il motivo, questa resta una nomina discrezionale del Sindaco e a noi non resta che prenderne atto.



domenica 29 marzo 2015

Debiti fuori bilancio: riequilibrio, dissesto o scioglimento del Consiglio?

L'EDITORIALE DELLA DOMENICA


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Lo confessiamo, nella migliore tradizione dei social, siamo andati alla ricerca del titolo ad effetto. Oddio, le"sanzioni" che abbiamo elencato sono previste dalle norme, sono possibili ma non sono, come esperienze passate insegnano, molto probabili.
Ricapitoliamo la vicenda (chi volesse rileggere il post che se ne occupa dettagliatamente può leggerlo qui).
La Minoranza consiliare si rifiuta (clicca sull'immagine a lato per leggere la dichiarazione) di discutere e votare in Consiglio gli ordini del giorno riguardanti i debiti fuori bilancio in quanto non essendo ancora approvato il bilancio di previsione non è possibile riconoscere debiti fuori bilancio in accordo con quanto stabilito anche dal parere n.213 del 23.05.2013 della Sezione di Controllo della Corte dei Conti della Campania (parere che potete leggere integralmente qui). Per soprannumero la Minoranza eccepisce anche il fatto che le somme riconosciute superano i dodicesimi utilizzabili durante l'esercizio provvisorio.
Il Segretario, nel rispondere alla Minoranza, dà un'interpretazione del parere della Corte dei Conti che non ci convince (leggi sempre qui, ma anche qui).
C'è, però una frase del Segretario, che noi sappiamo essere persona preparata e competente, che ci spinge a fare qualche ricerca. Il Segretario afferma "...la Corte dei Conti della Campania cui noi siamo sottoposti...". Una spiegazione francamente superflua che ci porta a spulciare  la giurisprudenza consultiva della Corte dei Conti. E troviamo, tra gli altri, due recenti pareri della Sezione di Controllo della Corte dei Conti della Sicilia. Ci occuperemo in questa occasione del parere n.189 del 30/10/2014 (tralasciando per il momento il parere n. 78 del 5/6/2014 che giunge a conclusioni analoghe).
Il Comune di Vita chiede di "conoscere se sia possibile procedere al riconoscimento di debiti fuori bilancio (nel caso concreto, un debito derivante da sentenza  esecutiva di condanna al risarcimento del danno) durante l’esercizio provvisorio di bilancio, nell’ipotesi in cui risulti idoneo e capiente stanziamento per la copertura della spesa."
E' di tutta evidenza, lasciando da parte il fatto che la Minoranza contesti che ci sia capienza,  che siamo di fronte  alla fotocopia della situazione in cui ha operato il Consiglio Comunale di Castellabate (o meglio, la sua Maggioranza)
Ed ecco il parere della Corte dei Conti:
Nel quadro appena delineato, non risulta possibile procedere al riconoscimento dei debiti fuori bilancio nel corso dell’esercizio provvisorio di bilancio. E ciò per un duplice ordine di ragioni.
In primo luogo, la delibera di riconoscimento può essere adottata solo in occasione di precise scansioni temporali, in particolare in sede di approvazione del bilancio di previsione ovvero in occasione della delibera di salvaguardia degli equilibri di bilancio ex art 193, comma 2, del TUEL. Si tratta, non a caso, dei momenti in cui gli equilibri di bilancio vengono valutati in maniera approfondita e complessiva. Di conseguenza, ipotizzare che si possa provvedere al riconoscimento dei debiti fuori bilancio proprio durante la “vacanza” di bilancio, costituirebbe  un’evidente aporia logica.
In secondo luogo, il principio di tipicità e tassatività delle spese consentite nel corso dell’esercizio provvisorio esclude che si possa procedere all’adempimento di obbligazioni che non rientrano nei casi contemplati e, ancor di più, di carattere eccezionale (come quelle aventi a oggetto debiti fuori bilancio).
Quindi, riassumendo, non è possibile riconoscere debiti fuori bilancio durante l'esercizio provvisorio anche se c'è capienza nei dodicesimi di spesa.
E' di tutta evidenza che non potendosi imputare i debiti fuori bilancio ad un bilancio non ancora approvato si apre una questione di riequilibrio che porta con sè questioni delicate.

Afferma sempre la Corte dei Conti (in altro parere) "
Si ricorda in proposito che, ai sensi del comma 4 dell’art. 193 Tuel, la mancata adozione, da parte dell’Ente, dei provvedimenti di riequilibrio resi necessari anche per il ripiano degli eventuali debiti fuori bilancio è equiparata ad ogni effetto di legge alla mancata approvazione del bilancio di previsione con la conseguente applicazione della procedura di scioglimento del consiglio comunale di cui al comma 2 dell’art. 141 Tuel."
La Minoranza ha sulla racchetta la palla dello smash per ottenere il punto del match. Sta a lei chiudere il punto o sparacchiare in rete. Il Sindaco, che è un tifoso di tennis, è in grado di comprendere appieno la metafora.

lunedì 23 marzo 2015

Debiti fuori bilancio: si ripete la vicenda patto di stabilità?

Stiamo preparando un post sui debiti fuori bilancio, o meglio sulla dichiarazione della minoranza in Consiglio secondo la quale, in assenza di bilancio provvisorio approvato, non è possibile riconoscere i debiti fuori bilancio.Della questione ci siamo già occupati e ci ritorneremo con nuova documentazione. Possiamo comunque anticipare che, come ci ha insegnato la vicenda del Patto di Stabilità, al Sindaco la lettera a) non porta molto fortuna. 
Nel chiarire i dubbi della minoranza intervenendo sul  primo debito fuori bilancio all'OdG, la Segretaria ha fatto delle affermazioni che ci hanno lasciato alquanto perplessi. Probabilmente, anzi sicuramente, poichè come ripetiamo spesso non siamo amministrativisti ma semplici cittadini che cercano di informarsi, abbiamo frainteso le sue parole.
Comunque ecco la parte che ci interessa:




In pratica la Segretaria ha affermato che, per quanto riguarda i debiti derivanti da sentenze esecutive, il Consiglio deve limitarsi ad una "presa d'atto" (e su questo siamo d'accordo) aggiungendo che, proprio per questo "qualche debito è stato già liquidato". Il Sindaco ha annuito e successivamente ha ribadito che qualche debito è stato già pagato.
Ma quando dicono "qualche" si riferiscono a qualche debito di quelli all'OdG o, addirittura, a debiti non ancora giunti in Consiglio?
Vorremmo solo ricordare cosa dice in proposito il parere n. 213/2013 della Sezione Campania della Corte dei Conti :
"La giurisprudenza contabile maggioritaria, cui questo Collegio aderisce, esclude, peraltro, che sia ammissibile il pagamento del debito fuori bilancio prima della delibera consiliare di riconoscimento (Corte dei conti, sez. contr. Lombardia, 1/2007,401/2012; sez. contr. Emilia Romagna, 20/07, 301/2011; sez. contr. Campania, 22/09,15/2013). In mancanza di una disposizione che preveda una disciplina specifica e diversa per le “sentenze esecutive”, il Collegio reputa che non sia consentito discostarsi dalla stretta interpretazione dell’art. 194 TUEL ai sensi del quale il “ riconoscimento” del debito avviene,prima del pagamento, con atto di Consiglio Comunale."
Il parere della Corte dei Conti ci sembra chiarissimo. Ripetiamo, noi siamo semplici cittadini che fanno fatica a destreggiarsi tra le ponderose norme del Diritto Amministrativo. Il Segretario, Il Sindaco o qualcuno dell'Amministrazione potrebbe spiegarci il senso di quella affermazione "qualche debito è stato già liquidato"?

domenica 22 marzo 2015

Il Segretario: "Prima l'impegno e poi la liquidazione"

Il 21 Ottobre 2011 (ossia tre anni e mezzo fa) in un VORREI SAPERE, come al solito ignorato dall'Amministrazione, avevamo sollevato dubbi sulla prassi invalsa da parte dei funzionari di adottare determine che prevedevano in contemporanea l'impegno spesa e la liquidazione (leggi post).
Ovviamente questo comportava altre anomalie foriere di possibili debiti fuori bilancio.
Nello scorso Consiglio Comunale, ecco cosa ha detto il Segretario Comunale nell'illustrare la sua relazione sui Controlli interni.


Il Segretario, riassumendo, ha evidenziato che tale prassi (ossia quella di determinare contestualmente impegno spesa e liquidazione) costituisce una irregolarità amministrativa in quanto l'impegno va assunto prima della liquidazione (ed ovviamente, non ci sarebbe neanche motivo di ricordarlo, prima della prestazione).
Ci son voluti tre anni e mezzo per accorgersene. Come diceva Lui "Il tempo è galantuomo, ma qualche volta sarebbe opportuno andargli incontro""

martedì 17 marzo 2015

Questa sera Consiglio Comunale ore 16 - Commentate in diretta

Cliccate per l'OdG

Il Consiglio Comunale è convocato per stasera, 17 Marzo 2015, alle ore 16.
All'ordine del giorno, che potete consultare cliccando sull'immagine qui a lato, sono previsti diversi argomenti tra i quali, richiesto crediamo dalla minoranza, Strada Comunale di Monte Tresino - strada comunale del Sauco - Strada vicinale del Sauco : Valorizzazione e fruibilità.
Se tecnicamente possibile potrete seguire il Consiglio Comunale in streaming qui sotto (oltre che sulla home del Comune e sul digitale terrestre, ovviamente)







Seduta del Consiglio Argomenti da 1 a 4


 
Seduta del Consiglio Argomenti da 5 a 15


 

sabato 14 marzo 2015

Un trasloco salato!

In questi giorni molti nostri concittadini stanno ricevendo una lettera dal Comune con la quale vengono invitati a "finanziare" la costruzione di nuovi loculi.
In realtà la cosa non è messa in termini così brutali. "Con la presente si comunica che la Giunta ha approvato il progetto relativo alla costruzione di 152 nuovi loculi (progetto autofinanziato)". 
Poichè il loculo di cui il nostro concittadino ha la concessione ricade nella zona interessata alla  costruzione il Comune lo avverte che dovrà versare, per la manutenzione e il rifacimento del costruendo loculo,  una somma pari a 35 euro moltiplicato gli anni che mancano al termine della concessione. Mediamente siamo sui 1900/2000 euro. Ovviamente il nostro concittadino può non essere interessato a mantenere la concessione e allora il Comune gli elargisce una somma di 14 euro per gli anni mancanti (in media 600/700 euro).
In questa occasione non vogliamo entrare nella vasta giurisprudenza in materia formatasi al TAR e al Consiglio di Stato (lo faremo più in là), vogliamo solo riprodurre l'art. 97 del regolamento di polizia mortuaria approvato dal Consiglio Comunale il 15 Gennaio 2015.

A noi sembra che siamo di fronte ad una revoca  e quindi ai concessionari spetta l'uso a titolo gratuito per il tempo residuo di un'equivalente sepoltura nell'ambito dello stesso cimitero. 
Sul fatto che l'uso sia gratuito non c'è quindi dubbio, su chi gravino le spese di trasporto resta qualche incertezza interpretativa.
L'Amministrazione, probabilmente, per bypassare questo articolo parla di manutenzione. Ma lo stesso Regolamento afferma che la manutenzione spetta ai concessionari per le parti da loro realizzate..
I loculi sono stati realizzati dal Comune, ergo...

mercoledì 11 marzo 2015

Facciamo un po' di chiarezza (e di cronistoria) sulla vicenda Tresino

Noi per primi abbiamo convenuto sul fatto che la questione Tresino non è tra quelle di vitale importanza per il Comune. Considerato, però, che la discussione è sempre viva (e lo testimoniano le decine e decine di commenti che abbiamo dovuto cestinare) abbiamo voluto fare un tentativo, anche attraverso il cronologico sviluppo dei fatti, di fare chiarezza o, quanto meno, di riportare il problema nell'ambito di una discussione documentata.
Il tutto inizia (tralasciando altri atti propedeutici) il 18 Gennaio 2010 quando il Responsabile del Servizio presso lo Sportello unico per l'Edilizia del Comune di Castellabate rilascia alla Cooperativa S.Giovanni della Fonte il Permesso a Costruire n. 3144 per eseguire i lavori di manutenzione della strada privata Lago-Tresino, negando l'autorizzazione all'installazione di n.2 dissuasori di traffico.
La Cooperativa S.Giovanni propone ricorso al TAR (ricorso n. 499/2010)  per l'annullamento (tra l'altro) del permesso di costruire nella parte in cui nega l'autorizzazione ad installare i 2 dissuasori.
Il Sindaco dà mandato all'Avv. Adriano Tortora di rappresentare le ragioni del Comune di Castellabate presso il TAR di Salerno.
Il 30 Aprile 2010 il TAR con l'Ordinanza n. 439/2010 sospende l'efficacia del permesso di costruire n.3144:
Considerato che il ricorso appare prima facie assistito da adeguato fumus, avuto riguardo alla non plausibile fondatezza dell’eccezione di tardività, attesa la natura infraprocedimentale della nota in data 28.11.2008, e della verosimile inattitudine del progettato intervento ad incidere sulla fruibilità ambientale dell’area;
P.Q.M.
ACCOGLIE la domanda cautelare.
Non va meglio nel merito. Il TAR di Salerno, Sezione Seconda, con Sentenza n. 1640/2012 depositata il 5/9/2012 accoglie il ricorso presentato dalla Cooperativa S. Giovanni.
Chi vuol leggere la sentenza la trova qui. Ai fini di questo post interessano queste conclusioni:
- ne consegue la fondatezza anche del secondo motivo di ricorso posto che non si rinviene alcun appiglio motivazionale che spieghi le ragioni per le quali si è espresso il parere contrario per l’installazione dei dissuasori di traffico.
Per quanto sopra, il ricorso va accolto con conseguente annullamento, per quanto di ragione, del permesso di costruire impugnato, salvi gli ulteriori provvedimenti dell’amministrazione comunale sulla richiesta della cooperativa ricorrente.
Secondo alcuni "esperti" questa conclusione lasciava spazi di manovra in capo all'Amministrazione sul versante  autorizzativo, ma questo esula dalle nostre competenze. Fatto sta, che anche in campo strettamente giuridico, l'avvocato del Comune intravede spiragli.
Con nota prot. 19169 dell' 1 Settembre 2012, infatti, l'avv. Tortora rileva  come vi siano gli estremi per appellare la sentenza in parola avanti al Consiglio di Stato al fine di tutelare gli interessi del Comune.
Il 4 Ottobre 2012 la Giunta Comunale con delibera n. 205 (tutti presenti) :
1)  autorizza il Sindaco prò-tempore ad interporre impugnativa in grado d'appello avanti al Consiglio di Stato avverso e per la riforma, previa sospensione dell'efficacia esecutiva, della sentenza n. 1640/2012, resa dalla Prima Sezione del T.A.R. Campania-sezione staccata di Salerno, depositata il 05 settembre 2012;
2) autorizza il Sindaco a conferire apposita procura a legale di fiducia;
Con decreto sindacale prot. 23565 del 13.11.2012 il Sindaco conferisce all'avv. Feola Marcello (docente presso l'Università di Salerno e fresco ex assessore ai lavori pubblici della Provincia), con studio legale in Salerno, l'incarico di rappresentare e difendere il Comune di Castellabate.
Con Determina n. 242 del 13.11.2012 il Responsabile dell'Area Amministrativa e Affari Generali impegna la somma di euro 2.516 in favore del legale incaricato.
A questo punto possiamo solo notare che c'è un cambio in corsa del cavallo (leggi legale) che rappresenta il Comune in questa vicenda, ma essendo una nomina discrezionale del Sindaco siamo nella piena legittimità.
Il nuovo legale comunicò per le vie brevi (questa è l'espressione usata dal Sindaco in Consiglio) l’insussistenza, esaminati gli atti prodotti, di ogni presupposto giuridico e fattuale per appellare la sentenza medesima.
Perchè due stimati professionisti hanno sulla vicenda opinioni diametralmente opposte? Perchè come diceva Calamandrei agli studenti nella  lectio introduttiva del suo corso "Pensate che la cosa più difficile sia far passare un cammello per la cruna di un ago? Provate a cercare due avvocati che la pensano allo stesso modo..."
Sempre dalla dichiarazione del Sindaco:"Il legale medesimo, nel confermare quanto innanzi, con la nota del 6 c.m. ha precisato che la posizione di un appello manifestatamene infondato avrebbe determinato, quale unico effetto, quello di esporre codesto Comune ad ulteriore condanna alle spese processuali, oltre quelle già inflitte in primo grado".
E' chiaro che, in presenza di un parere negativo del legale e in presenza di un possibile danno erariale, il Sindaco non può che soprassedere dal proporre appello al Consiglio di Stato.
Resta una domanda che è echeggiata anche durante il Consiglio:poteva il Sindaco venir meno al mandato autorizzativo della Giunta senza riproporre la questione nella Giunta stessa?. A nostro sommesso avviso, dal punto di vista giuridico, non c'è ombra di dubbio: il comportamento del Sindaco è del tutto legittimo. E ciò perchè la Giurisprudenza, diventata unanime, ritiene che, in assenza di specifica previsione statutaria, non  sia più necessaria l'autorizzazione al Sindaco a stare in giudizio da parte della Giunta. Il nostro Statuto tace del tutto a proposito dello stare in giudizio, e quindi il Sindaco, che ha la rappresentanza dell'Ente, è l'unico legittimato a decidere se stare in giudizio, se resistere o desistere.
Questo da un punto di vista giuridico. Da un punto di vista dell'opportunità politica (ma anche dell'opportunità tout court) riteniamo che un passaggio formale  in Giunta avrebbe permesso una maggiore riflessione e una maggiore condivisione. Ma  questa è una questione interna alla maggioranza che o è stata informalmente contattata o  si fida ciecamente del suo Sindaco. A noi non resta che notare, comunque, che L'Amministrazione Spinelli è partita con una maggioranza bulgara, 9 a 4, che in teoria le permetteva di resistere anche ai tornado, ora ridottasi, 7 a 6, deve stare attenta anche agli starnuti (per non parlare dei mal di pancia).




domenica 8 marzo 2015

I Manifesti della Minoranza (considerazioni)

E' comparso sui muri del Comune un manifesto firmato “La Minoranza Consiliare” dal titolo IL SINDACO “PILATO”.
Appena qualcuno (lettore o minoranza o anche maggioranza, perché no) ce ne invierà una copia provvederemo a pubblicarlo. Ma una riflessione va comunque fatta. Da queste pagine abbiamo spesso esortato la minoranza a far sentire la sua voce, ad informare i cittadini sulle vicende comunali e sulle sue iniziative. Dobbiamo, purtroppo, constatare che  ancora una volta ha scelto un modo “vecchio e superato” di fare ciò. E non ci riferiamo certamente allo strumento del manifesto, che, pur nell'avanzare della tecnologia, ha ancora una sua validità e, diremmo, quasi “insostituibilità” come mezzo comunicativo. Ci riferiamo “ai contenuti”.
Che senso ha offendere i consiglieri di maggioranza? Che senso ha fare accuse di “occultamento ed opacità” al Sindaco senza elencare i motivi alla base di questa affermazione? Non crede la minoranza che sono queste le cose che attirano l'attenzione, aizzano gli animi e alla fine mettono in secondo piano le cose anche giuste e sensate che costituiscono il cuore del manifesto?
E infine non crede la minoranza che esistono cose ben più importanti per i cittadini di una strada che pochi percorrono in auto, che tutti possono, se vogliono ammirare la bellezza dei luoghi, percorrere a piedi ed in bici? Certo, E' TRESINO… E' LA NOSTRA STORIA… ma potevamo accorgercene un po' prima!

Anche se non c'entra con Tresino, pubblichiamo la nota (non sappiamo se è anche un manifesto) del Circolo PD Castellabate. E lo facciamo anche per dimostrare come va scritto un manifesto: duro nei toni, concreto nelle argomentazioni, non offensivo.



Alla sfrontatezza non c’è mai limite, così come al gusto per la voglia di apparire sui giornali.  Il  sindaco Spinelli si cimenta in improbabili  voli pindarici tentando di ritagliarsi un profilo di uomo del fare  dimenticandosi dei suoi 5 anni di amministrazione provinciale. Oggi lamenta l’incuria delle strade provinciali  facendo trasparire un vuoto di memoria abnorme relativamente al  periodo in cui , lui , da assessore provinciale, ha permesso che la strada che collega il nostro comune ad Agropoli, per mesi  fosse percorribile solo con muli o fuoristrada . Per cui ci chiediamo dove “fosse  lui” e tutta la “filiera” del centrodestra salernitano, quando le nostre auto erano costrette a sopportare le loro mancanze. Dove era il Sindaco Spinelli quando tutte le strade della Provincia collassavano e i cittadini diventavano vittime della loro incuranza? Per mesi lavoratori e studenti hanno subito i danni dell’amministrazione di cui il Sindaco Spinelli era consigliere e assessore. Non ricordiamo inoltre grossi interventi strutturali agli edifici scolastici del nostro comune.  Oggi , proprio per tutto questo, non possiamo condividere il suo scagliarsi verso un’amministrazione in carica da pochi mesi a cui rinfaccia “giochi di poltrone” dimenticando il valzer degli assessorati del duo Cirielli-Iannone (oltre quaranta nomine!). Siamo consapevoli dei tanti problemi della viabilità e dell’edilizia scolastica nonché della sanità, e siamo i primi a sollecitare il Presidente Canfora, ma non possiamo in nessun modo accettare che il Sindaco Spinelli scarichi su altri responsabilità attribuibili alla  passata amministrazione provinciale, anche per quanto riguarda le tante strade comunali ridotte ad un colabrodo.



Castellabate,07/03/2015

Circolo Pd Castellabate

venerdì 6 marzo 2015

C'eravamo tanto amati!!!

Martedì 17 Luglio 2013 pubblicammo un post (leggi) con il quale davamo notizia di alcuni rumors che si inseguivano per le vie del paese. Si diceva insistentemente che Ambrosano (consigliere delegato ciclo integrato acque, valorizzazione centri storici, cimitero), Durazzo (edilizia scolastica, patrimonio, P.I.P.) e Montone (scuola, formazione, politiche giovanili) avessero costituito, o stessero costituendo, un gruppo autonomo all'interno della maggioranza. All'epoca ci chiedemmo “ sarà un gruppo di maggioranza, di opposizione o di neutralità attiva?”.
In mancanza di elementi per dare una risposta ci limitammo ad una constatazione matematica rimarcando il loro peso numerico nel formare o disfare una maggioranza e lo definimmo un gruppo di pressione matematica.
I lettori, più attenti e più avvezzi alle novità mediatiche, subito coniarono per loro il nick Trio Meraviglia.
L'ufficializzazione della formazione del Gruppo avvenne il 6 Settembre 2013 in Consiglio Comunale (leggi il nostro post). Il gruppo si chiamò “Per il Futuro” e ne assunse le redini come capogruppo il Consigliere Durazzo.
Nobili i motivi alla base della decisione: “La costituzione di un nuovo gruppo  consiliare nasce dalla volontà di imprimere una forza propulsiva all'attività amministrativa del nostro Comune nonché per manifestare un' identità politica, che  non sempre si assimila a quella della maggioranza di governo, discutendo e distaccandosi da scelte non condivise e condivisibili anche nell'ottica di manifestare un indirizzo politico autonomo” si leggeva nell'incipit.
E la chiusa sembrava tratta dal manuale del “perfetto politico” :”Il gruppo consiliare "Per il Futuro" ribadisce e chiarisce la ferma volontà di realizzare gli obiettivi prioritari ed ineluttabile per la gestione e lo sviluppo del Paese, ma solo attraverso una programmazione fiera e convinta senza tollerare approssimazione, superficialità e personalismi.”
Ora abbiamo vissuto varie vicende politiche di questo comune (e della nostra nazione) per non sapere che “il futuro” è quasi sempre una rivisitazione del “passato” e che i matrimoni nascono, molto spesso, per interesse (ovviamente parliamo di “interesse” politico, nel senso di voti decisivi  e di posti di responsabilità da portare a casa, non ovviamente di interessi economici o di altro genere).
Ed infatti a fine febbraio 2014 Florio (che qualcosa del suo pure ci ha messo) viene sacrificato sull'altare della pressione matematica (leggiil nostro post). Ambrosano viene promosso assessore, Montone ottiene l'ambita delega al Turismo e… Durazzo rimane consigliere delegato e capogruppo di “Per il Futuro”.
Come spesso accade nei matrimoni d'interessi ( per carità, alcune volte anche in quelli nati da grandi amori) arriva la rottura e finisce in maniera non proprio idilliaca.
E la rottura si consuma nell'ultimo Consiglio Comunale, quando prende la parola il Consigliere Montone, delegato al turismo e nell'immaginifico popolare rappresentante del Lago-Tresino:
Stasera abbiamo ascoltato tante novità, tante cose nuove. Il consigliere Rizzo ha parlato di demagogia, di ipocrisia, ma, sinceramente, la demagogia l’ho sentita troppo spesso soprattutto sull’argomento di Tresino. Punta Tresino è un patrimonio al quale tutti i cittadini di Lago sono legati. Quando si parla di Tresino batte il cuore ai cittadini del Lago, perché é la risorsa più importante e piu bella di tutto il territorio. Venirla a strumentalizzarla e farla un cavallo di battaglia per la campagna elettorale, mi sembra veramente scorretto. Ci sono delle cose che vanno chiarite! C’è una forte contraddizione nella richiesta della minoranza del consigliere Durazzo che, dopo 2 anni di collaborazione in un gruppo, scopro che è interessato alla vicenda di Tresino.
In 2 anni non abbiamo mai parlato e mai affrontato l’argomento, visto che io sono anche un cittadino del Lago. Presumo che ne avremmo potuto parlare, invece, questo argomento non è stato mai affrontato. Casualmente, esce fuori quando lui si allontana dalla maggioranza, perche è un argomento che fa molto populismo. E’ facile sensibilizzare le persone del Lago su questo argomento, perchè tutti sono legati al territorio. Come fare per tornare alla ribalta? Fare un bel manifesto su Punta Tresino, cosi si attira l’attenzione come stasera che vedo molte persone qui, e si riesce a tornare alla ribalta politica quando si era completamente accantonati.”


Se non siamo alla Guerra dei Roses poco ci manca!

giovedì 5 marzo 2015

Tresino: la risoluzione (approvata) della Maggioranza.

Dopo aver pubblicato la proposta di delibera della Minoranza che aveva convocato il Consiglio, pubblichiamo la controproposta della Maggiora approvata con 7 voti favorevoli e 6 contrari.

“Strada Lago—Tresino. Linee di indirizzo per la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra Comune, ente Parco e privati, per la valorizzazione,tutela ed utilizzo del Tresino. "
Premesso, che questa Amministrazione con delibera di Giunta 278 del 26/09/2011 ha preso atto della stipula di un protocollo d’intesa tra 1’ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, il Comune di Agropoli e il Comune di Castellabate, per la promozione dello sviluppo sostenibile del promontorio di Tresino e dintorni. 
Premesso, che il suddetto protocollo ha per oggetto una collaborazione fra gli enti firmatari per la redazione e condivisione di un progetto di intervento unitario (PIU) finalizzato ad una lettura in scala appropriata dei sistemi ambientali e storico paesistici dell’area, mediante 1’elaborazione di una serie di proposte progettuali di valorizzazione delle risorse individuate e la verifica della fattibilità tecnica e socio economica di tali progetti, con modalità di coinvolgimento dei privati, degli operatori e con la partecipazione della cittadinanza. 
Dato atto che l’ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano nell’ambito della redazione del progetto Life Nature, finanziato con fondi europei nel 2007, ha elaborato piani di gestione di tutti i siti di interesse comunitario e zone di protezione speciale presenti all’interno dell’area protetta, allo scopo di identificare le misure minime di conservazione da adottare all’interno dei siti naturali 2000 e renderli elemento qualificante e trainante dei territori interessati. Dato atto che 1’area in questione e parte del territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed è, inoltre, interessata da un sito di importanza comunitaria SIC, e da una zona di protezione speciale ZPZ, nell’ambito della rete Natura 2000, ai sensi della direttiva 9243. 
Dato atto che la rilevanza naturalistica di tale area evidenziata nella zonizzazione del piano del Parco, che la destina in larga parte a riserva generale o orientata zona 1 e B1, e zona di protezione C1 o C2. 
Dato atto che tra i piani di gestione approvati a dicembre 2010 esiste quello di zona di protezione speciale “Costa di Punta Tresino e localita Ripe Rosse” e quello dei siti di interesse comunitario “Monte Tresino e dintorni— Monte Licosa e dintorni e isola di Licosa”. 
Ritenuto che, data l'alta valenza paesaggistica naturalistica dell’area per il pubblico interesse volto alla tutela e fruizione sostenibile delle aree, si ritiene opportuno intraprendere un’azione di concertazione tra il Comune di Castellabate, l’ente Parco e i privati, proprietari delle aree interessate. 
Vista la necessita di salvaguardia, la coerenza paesistica di questo tratto pregiato della fascia costiera, attraverso la possibilità di ottimizzare il rapporto tra uomo e ambiente che garantisca, da una parte, il mantenimento e lo sviluppo delle attività economiche che utilizzano le risorse naturali, e dall’altra, la conservazione dei valori naturalistici e attraverso forme di progettazione coordinata tra ente Parco, Comune e privati, quali strumenti operativi tesi a garantire in tali aree sensibili un coordinamento degli interventi, sia sul piano progettuale che realizzativi. 
Atteso che é stata acquisita, nel corso dei diversi incontri, la volontà da parte di alcuni privati ad addivenire a questo processo di collaborazione, teso a valorizzare, tutelare e utilizzare il promontorio di Tresino e dintorni nell’interesse della collettività. 
Acquisito sulla presente deliberazione il parere favorevole del responsabile del servizio di Area 6 e di Area 7, in ordine alla regolarità tecnica, ex art. 49, comma 1, d.lgs. 267/2000. 
Dato atto che il presente provvedimento non necessita di parere di regolarità contabile, in quanto non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economica finanziaria o sul patrimonio dell’Ente. 
Propone, al Consiglio Comunale, 
la premessa forma parte integrante e sostanziale del presente atto, di porre in essere tutti gli adempimenti volti ad attivare un processo di collaborazione tra ente Parco, Comune di Castellabate e privati proprietari delle aree interessate, per giungere alla completa definizione e alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa per la valorizzazione, tutela e utilizzo del promontorio di Tresino e dintorni, nell’interesse della collettività. Dare mandato al Sindaco per la sottoscrizione del presente protocollo, di richiamare la presente deliberazione immediatamente esecutiva, ai sensi dell’art. 134, comma 4, d.1gs 267/ 2000.

mercoledì 4 marzo 2015

Tresino: la proposta (bocciata) della Minoranza

La questione non è più di stretta attualità, ma ieri è stato pubblicato all'albo il verbale del Consiglio Comunale che si è occupato della strada di Tresino e ci è sembrato utile riproporre la proposta della Minoranza che era alla base della convocazione. Dal verbale abbiamo estratto la proposta e il parere, negativo, che sulla proposta hanno espresso i responsabili di area.


domenica 1 marzo 2015

Il mercato del sabato!

Inviato da un lettore che si firma Altro Consumo

Da un po' di tempo a questa parte il mercato del Sabato va svuotandosi. Ma non di cittadini, bensì di ambulanti. La causa di ciò? Secondo gli ambulanti per l'eccessivo aumento della tassa d'occupazione di suolo pubblico. 
E' un bene, è un male? Non lo so! So solo che è un'altra tradizione del nostro comune che pian pian scompare.
Chi, come me, qualche annetto sul groppone ce l'ha, ricorda con nostalgia il mercatino che affollava Piazza Izzo. Non a caso molti ancora chiamano quel che è divenuto un parcheggio, Piazza Mercato. 
Ma non è solo una questione di tradizione. Chi il sabato va al mercato lo fa certamente per "abitudine", per fare una passeggiata, per uscire dal tran tran della vita quotidiana, ma lo fa anche e soprattutto per una questione economica.
"U' sazio non crere a u diuno", la crisi sembra un'invenzione perchè tutti i ragazzini hanno il Galaxy o l'Iphone, ma per chi deve arrivare alla fine del mese con 500 euro, o peggio è senza lavoro, anche i 10 centesimi fanno la differenza.
Un'Amministrazione deve tutelare i commercianti, è ovvio (anche se mi piacerebbe sapere che fine hanno fatto i guadagni incassati dagli operatori economici all'epoca dell'improvvisato, e  stolido, passaggio all'euro).
Un'Amministrazione deve tener conto dello stato delle Casse Comunali (ma forse sarebbe meglio tagliare spese e ridurre le tasse ed imposte impositive).
E' vero tutto ciò, ma al tempo della crisi, alle tasche della generalità dei cittadini chi ci pensa?

La risposta dell'Assessore Nicoletti:
Il mercato settimanale non ha subito nessun aumento di tariffa, credo che chi lamenta l'aumento dimentica che fino a poco tempo fa pagava sulla concessione mentre regola vuole che paghi i reali mq occupati che puì delle volte superano di gran lunga i mq autorizzati in concessione.
Infatti il comando vigili urbani applica per il corrispettivo la vecchia tariffa NON aumentata sul reale spazio occupato.
Ricordo che su detta area l'amministrazione comunale sostiene dei costi per lo spazzamento impiegando personale ed automezzi.
Ricordo che questa amministrazione immediatamente al suo insediamento ha posto in essere la riqualificazione dei locali per i servizi igenici trovati fatiscenti e non funzionanti, oggi funzionanti e puliti.

Costabile Nicoletti