venerdì 3 giugno 2011

Quesito sul nucleare. Una beffa? (post di un lettore)

Riceviamo da Pandects e pubblichiamo (anche se si tratta di politica locale solo di riflesso)

Il 12 e 13 Giugno chi andrà a votare si troverà di fronte il quesito sul nucleare così riformulato dalla Cassazione:
Titolo:“Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare”
Quesito:“Volete che siano abrogati i commi 1 e 8 dell'articolo 5 del d.l. 31/03/2011 n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75?”. 
Cosa dicono i commi n. 1 e 8?
Comma1:  Al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche, mediante il supporto dell’Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione europea, non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare.

In pratica votando "SI" noi abroghiamo il fatto che "non si procede .....alla realizzazione ed esercizio (delle centrali nucleari) ecc. ecc."
Il che significa che dal 14 giugno può riprendere (in quanto abolito dagli altri commi del decreto omnibus)  l'iter legislativo per la realizzazione e l'esercizio ecc. ecc. delle centrali nucleari.

Comma 8:  Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e acquisito il parere delle competenti Commissioni parlamentari, adotta la Strategia energetica nazionale, che individua le priorità e le misure necessarie al fine di garantire la sicurezza nella produzione di energia, la diversificazione delle fonti energetiche e delle aree geografiche di approvvigionamento, il miglioramento della competitività del sistema energetico nazionale e lo sviluppo delle infrastrutture nella prospettiva del mercato interno europeo, l’incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore energetico e la partecipazione ad accordi internazionali di cooperazione tecnologica, la sostenibilità ambientale nella produzione e negli usi dell’energia, anche ai fini della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, la valorizzazione e lo sviluppo di filiere industriali nazionali. Nella definizione della Strategia, il Consiglio dei Ministri tiene conto delle valutazioni effettuate a livello di Unione europea e a livello internazionale sulla sicurezza delle tecnologie disponibili, degli obiettivi fissati a livello di Unione europea e a livello internazionale in materia di cambiamenti climatici, delle indicazioni dell’Unione europea e degli organismi internazionali in materia di scenari energetici e ambientali.

In pratica votando "SI" abroghiamo la possibilità per il Governo di "adottare una strategia energetica ecc. ecc". Cioè buttiamo con l'acqua sporca (il nucleare secondo molti) anche il bambino (eolico, solare ecc. ecc.)

8 commenti:

  1. Premesso che sul nucleare la politica locale c'entra sempre o almeno dovrebbe (ma non è così visto che il legislatore le ritiene strategiche e di interesse nazionale e, come nel caso delle discariche, della politica locale se ne infischia e schiera l’esercito). Volevo riportarvi alla memoria che un anno e mezzo fa si discuteva di questo:
    1. “Cilento Centrale nucleare a Foce Sele, arriva il "SI" di Cilento Futurista” da http://www.positanonews.it/articoli/33312/cilento_centrale_nucleare_a_foce_sele_arriva_il_si_di_cilento_futurista.html
    2. “Centrale nucleare, il fronte del no si allarga anche nel Cilento” da http://www.albalandia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=50%3Acentrale-nucleare-no&Itemid=5
    Quale miglior occasione di un quesito referendario per dire se vogliamo o meno una centrale nucleare o un deposito di scorie nel giardino di casa?

    Per quel che riguarda il post: mi sembra di capire che “Pandects” inviti a non votare “SI” con delle argomentazioni un po’ “estreme”. Non sono un giurista e per questo riporto uno stralcio di un intervista di articolo 21 a un costituzionalista, il professor Alessandro Pace, nonché legale dell’IDV che ha presentato la memoria difensiva in cassazione per il via libera al referendum sul nucleare (rif articolo completo: http://www.articolo21.org/3299/notizia/referendum-pace-il-governo-ha-tentato-di.html)

    ...dom. Il governo sostiene che l'articolo 5 abroga di fatto le norme relative al programma di produzione di energia nucleare
    ris. Non è così o quantomeno solo in parte. L'articolo 5 è composto di 8 commi. I commi dal 2° al 7° abrogano effettivamente tali norme ma il 1° e l'8° vanno nel senso contrario.
    dom. In che modo primo e ottavo comma rappresenterebbero una scappatoia?
    ris. In maniera scoperta. Secondo il primo comma si sostiene che bisogna aspettare che, a livello europeo, vengano precisate le direttive in materia di sicurezza e che quindi in assenza di esse non si può andare avanti. All'ottavo comma però si specifica che questo deve avvenire entro dodici mesi, un tempo piuttosto breve. Trascorsi i dodici mesi laddove le direttive europee non vengano precisate il governo, sentite le commissioni parlamentari, il consiglio di stato e la conferenza stato ragioni, adotta autonomamente la strategia energetica nazionale.
    dom. Il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia a poche ore dalla decisione della Cassazione ha giudicato l'ammissione del referendum "un mostro giuridico e costituzionale". Secondo Saglia una delle due norme che si vorrebbero abrogare è quella che "obbliga il Governo ad assumere, entro 12 mesi, una strategia energetica nazionale". "Abrogandola - prosegue il sottosegretario - si sancisce che l`Italia non debba avere una politica energetica".
    ris. Sbagliato. Il governo ha cercato di fare il furbo parlando di politica energetica con una formula generica e volutamente ambigua. Perché, allora, dalle fonti energetiche previste dal comma 8 non è stata esclusa l'energia nucleare? Avrebbero potuto farlo... Pertanto adesso ci dovrà essere un nuovo intervento normativo e speriamo che questa volta sia costituzionalmente corretto, non come quello precedente....

    Detto questo, a mio avviso, il terzo quesito della tornata referendaria, cavilli legali a parte, è:
    Titolo: Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare
    Descrizione: Il quesito propone l'abrogazione delle norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia nucleare.

    Se vince il “SI” i legislatori dovranno tenere fuori il nucleare quando andranno a legiferare in materia di energia, se, invece, andranno contro la volontà popolare, allora sarà il caso di farci il nodo al fazzoletto per le successive elezioni, e mi raccomando bello stretto che altrimenti si scioglie!

    un ultima cosa http://www.youtube.com/watch?v=qqQ0IqHrzII

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  2. Non invito non votare "SI", personalmente NON andrò a votare perchè da qualche anno a questa parte la disputa è tra il "SI" e il QUORUM!
    Bisogna essere pragmatici. In Italia, referendum o non referendum, il nucleare NON SI FARA' MAI. E questo perchè è difficile immaginare di costruire una centrale nucleare in un Paese dove non si riesce a costruire un termovalorizzatore o un metro di TAV senza scatenare il finimondo.
    E bisogna essere pragmatici anche sul quesito referendario.
    Ammettiamo che NON vincano i SI. Il parlamento potrà procedere alla definizione e attuazione del programma di localizzazione delle centrali? ASSOLUTAMENTE NO (senza seguire il complicato meccanismo indicato dalla legge).
    E se invece VINCONO I SI? Dal 15 Giugno il Parlamento potrà di nuovo mettere mano al programma di localizzazione ecc. ecc.
    Vorrei ricordare anche al costituzionalista dell'IDV che in Italia esistono solo due tipi di referendum: confermativo (per le modifiche costituzionali) e abrogativo. Votando SI si ABROGA una norma che NON CONSENTE DI PROCEDERE e, quindi, si PUO' PROCEDERE.
    Quanto al comma 8. Trovi in qualche parte citato il nucleare? Ma al di là di questo. Se non passa il SI il Governo ha l'obbligo di FARE un piano energetico entro 12 mesi tenendo conto ecc. ecc. Se vincono i SI il governo non ha alcun obbligo (ma neanche un divieto)e può agire quando vuole o lasciare tutto nelle mani del Parlamento.

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  3. Della serie non vado a votare tanto il nucleare non si farà mai perchè ci sarà sempre qualcuno disposto a scatenare un finimondo ed evitare una centrale nucleare nel "mio giardino".
    Ma da quanto dici non si capisce se sei a favore o contro l'energia nucleare.

    In Italia gli inceneritori si costruiscono http://www.protezionecivile.gov.it/cms/view.php?dir_pk=395&cms_pk=15316 vengono pagati cari http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/28/l%E2%80%99inceneritore-di-acerra-e-morto-ora-spunta-il-collaudo-dei-misteri/65570/ e non si sa cosa brucino http://www.9online.it/blog_emergenzarifiuti/2010/10/22/inceneritore-acerra-i-tecnici-impossibile-il-collaudo-brucia-rifiuti-non-a-norma/.
    Se si usa cemento depotenziato per costruire una galleria, la chiudi. Se costruisci un ospedale in zona sismica senza un criterio, lutto cittadino e sfilata politica di rappresentanza. Se “schioppa” una centrale che fai? Non puoi chiuderla e basta, vedi Giappone. Io al primo referendum nell'87 non ero maggiorenne ma ero contro la chiusura delle centrali perchè credevo che la scienza potesse superare qualsiasi ostacolo. Divenuto più grande e disincantato, vedi valutare un ottimo progetto se ha "solo" lo 0,05% di errore se tutto viene fatto come si deve. Evidentemente per le assicurazioni il rischio e troppo grande se nessuna vuole coprire una centrale nucleare? Ma sto divagando sul perchè vado a votare e voto Sì e torniamo all'argomento della discussione.

    Il complicato meccanismo, come dici tu, deve essere indicato dalla comunità europea entro un anno altrimenti faranno come gli pare proprio per la combinazione del punto 1 e 8 e certamente non incentiveranno le rinnovabili.
    Se vincono i SI, invece, non è vero che il governo potrà mettere mano al programma infatti del decreto omnibus (rif http://www.leggioggi.it/allegati/il-decreto-legge-omnibus-342011-a-confronto-testo-originario-e-testo-risultante-dalla-conversione/) resterebbero in vigore l'art 3, l'art 5, l'art 6 che depotenziano rispettivamente la Legge 23/07/2009, n. 99, il DL15/02/2010, n. 31 e il DL 23 /03/2011, n. 41 di tutti i vari riferimenti alla costruzione di centrali nucleari (rif http://www.parlamento.it/parlam/leggi/09099l.htm http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/testi/10031dl.htm http://www.ingegneri.info/legge/19487.html)

    Se vincono i NO o il quorum non viene raggiunto, con il comma 8, trascorso un anno, viene data carta bianca al consiglio dei ministri nel varo del piano energetico e senza discussione parlamentare (cit http://www.julienews.it/blog/605_1_il-pdl-non-ce-nessun-referendum-sul-nucleare.html)
    Nel comma 8 non viene esplicitamente nominato il nucleare ma neanche viene escluso anzi da buon(?) legislatore, ha cercato di inserirci la cosidetta "supercazzola"secondo te nella frase "valutazioni effettuate a livello di Unione europea e a livello internazionale sulla sicurezza delle tecnologie disponibili " a quali tecnologie si riferiscono?

    A mio avviso solo se i Sì saranno tanti, e non solo la maggioranza del 50% +1, faranno in modo che i legislatori (chiunque essi siano da destra a sinistra) ci pensino due volte prima di proporre un piano energetico basato sul nucleare. Vedasi ad esempio Zaia (lega nord ex ministro dell'agricoltura e ora governatore del Veneto) voterà sì (rif http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/politica/2011/4-giugno-2011/-zaia-chiede-due-si-referendum-acqua-pubblica-nucleare-mai-190794333049.shtml)

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  4. @Bohr
    Forse non si è capito, ma sono FAVOREVOLE al nucleare e se non vado a votare non è perchè qualcuno protesterà al posto mio, ma semplicemente perchè, ripeto, la lotta è tra il SI e il quorum, raggiungendo il quale non c'è storia.
    2) Non ho detto che non si costruiscono termovalorizzatori, ma che non si riesce a costruirne uno SENZA scatenare un finimondo.
    3) Quello che tu riporti, dà ragione alle MIE tesi e torto alle TUE.
    Se è vero, come è vero semplificando un po', che restano in vigore gli altri commi dell'Omnibus i quali impediscono al Governo la localizzazione ecc. ecc questo rende INUTILE il referendum in quanto questi commi restano in vigore sia che vincano i NO (o l'astensione) sia che vincono i SI.
    Cosa cambia con l'esito del Referendum? Che se vincono i NO il GOVERNO deve aspettare 12 mesi che si pronunci l'Europa, aspettare che il Parlamento metta mano alle modifiche dei vari decreti e, poi, altri 12 mesi dopo i quali consultate Regioni, (Comuni, comunità montane, comitati di quartiere) e Commissioni Parlamentari può procedere ad una nuova definizione del Piano Energetico e conseguente localizzazione delle centrali.
    Se vincono i SI il Parlamento può iniziare a lavorare su tutto questo il il 14 Giugno!

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  5. Il premio nobel per la fisica Carlo Rubbia qualche anno fa diceva che fin quando i treni in Italia arriveranno in ritardo le centrali nucleari non si faranno... quindi iniziamo a far rispettare gli orari dei treni... io comunque andrò a votare... almeno per cercare di raggiungere il quorum... inoltre sono contrario alle centrali nucleari, anche perché esistono altre fonti di energia alternativa tipo i pannelli fotovoltaici...

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  6. @Pandects
    Supponiamo che hai ragione, che se vincono i SI il governo può iniziare dal giorno 14 l'iter per la costruzione delle centrali nucleari. Ma allora tu, in quanto favorevole a tale fonte di energia, dovresti andare a votare e votare SI e convincere quanta più gente possibile a fare la stessa cosa. E invece cosa fai? Non solo non vuoi andare a votare ma cerchi(?) di aprire gli occhi a quegli ignorantoni, che vorrebero andare a votare SI, rischiando così di dover aspettare un anno.
    Scusami ma come ragionamento mi sembra lo stesso di quel tipo che per fare un dispetto alla fidanzata se lo taglia.

    @Gianni
    La cosa triste è che, secondo dati Terna, l'italia ha già una potenza installata che la renderebbe autosufficiente.
    Con i soldi che eventualmente si spenderebbero per una centrale nucleare sai quanti tetti fotovoltaici puoi installare.
    Non solo, abbiamo fatto scappare in spagna lo stesso Rubbia a costruire la centrale solare termodinamica rif http://www.ecoage.it/rubbia-se-ne-va-in-spagna.htm.
    Se siamo dopo la germania per produzione di energia elettrica dal solare qualche margine di miglioramento possiamo averlo prima di pensare al nucleare.

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  7. @Bohr
    Il tuo ragionamento (votare SI per fare subito il nucleare) non farebbe una grinza se fossimo in un Paese Normale (come dice D'Alema) e non in Italia. Se fossimo in un Paese dove la Cassazione non si reinventa, a maggioranza, i quesiti referendari o in un Paese dove il Presidente della Corte Costituzionale non dà in anteprima un suo parere su una decisione che dovrebbe essere collegiale. Se fossimo in un Paese in cui il valore "simbolico" del quesito non supera l'aspetto "tecnico" o in un Paese dove non esistendo il referendum consultivo si inventa quello manipolativo. Se fossimo in un Paese in cui i cittadini vengono chiamati ad esprimersi sul quesito e non sulle implicazioni politiche dello stesso!

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  8. Per Bohr...
    Grazie delle informazioni... da una ricerca su internet ho trovato questo interessante video su una centrale solare termodinamica, realizzata in Sicilia... quando si vuole si realizza... anche in Italia...
    Di seguito il link:

    http://www.youtube.com/watch?v=G1Np2U7vdHw

    A volte mi chiedo se al governo la mano sinistra è informata di cosa fa la mano destra e viceversa...

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