sabato 4 giugno 2016

Un voto consapevole.



Oggi, elettoralmente parlando, è giornata di “riflessione”. Pur non essendoci obbligati intendiamo rispettare questa pausa. E pertanto, pur avendo molto da dire sul comizio di chiusura, sui volantini anonimi contro una lista e contro l'altra spuntati come funghi, rimandiamo i nostri commenti a lunedì. La situazione di ieri sera è stata comunque magistralmente dipinta, con una pennellata di sublime ironia, da un nostro lettore in un commento:” A Roma la Raggi, a Santa Maria la...raggia”.
Ci limiteremo quindi ad una riflessione generale sul voto che solo marginalmente interesserà le due liste. L'art. 48 della Costituzione recita:”Il voto è personale ed eguale, libero e segreto”. Ci permetteremmo di aggiungere “consapevole”.
Un voto per essere libero deve essere consapevole, e per essere consapevole deve essere informato.
E' chiaro che, soprattutto nei piccoli comuni, c'è una quota di elettori, più o meno grande, che non è nella possibilità di dare un voto libero. E ciò per una serie di condizionamenti il più delle volte autoimposti per considerazioni di appartenenza familiare, di amicizia, di riconoscenza, di lavoro, altre volte per “indicazioni di voto” ricevute sul filo del codice penale.
Ma quella fetta di elettori che, nonostante tutto, vuole liberamente ed in piena coscienza esprimere il proprio voto, da dove deve trarre le “informazioni” che lo guidino nel suo voto libero e consapevole?
I piccoli comuni, ovviamente, sono trascurati dalla stampa nazionale e quella locale, per quanto si sforzi di essere obiettiva e al di sopra delle parti, è comunque nelle mani di corrispondenti che vivendo la realtà quotidiana del Comune soffrono delle stesse simpatie ed antipatie del cittadino-elettore.
La stessa situazione si riflette sui blog che, oltretutto, hanno strumenti conoscitivi limitati, legati come sono agli atti ufficiali.
E certamente gli elettori non possono aspettarsi l'informazione dalle liste in campagna elettorale. Ognuno cerca di portare l'acqua al proprio mulino e, come l'ultima sera ci ha insegnato, si perde più tempo a “contarsi le corna” che a fornire informazioni.
L'elettore che vuole esprimere un voto non da fan calcistico, allora cerca di industriarsi osservandosi intorno e reperendo le informazioni saltellando da quotidiano a quotidiano, da tv locale a tv locale, da blog a blog, da sito web a sito web. Alla fine se tutte le informazioni sono note l'elettore, seppur con uno sforzo che richiede oltretutto la conoscenza di determinati meccanismi, un quadro abbastanza preciso riesce a farselo.
Ma se c'è un'informazione vitale e questa non è “pubblica”? E non stiamo parlando di un esempio di scuola, ma di una vera e propria “carenza informativa” che si è evidenziata in questa campagna elettorale. Non ci riferiamo certamente a vicende giudiziarie che possono interessare qualche candidato . Abbiamo sempre sostenuto che il voto non deve essere influenzato o, peggio, indirizzato dalle inchieste della magistratura che alla fine determinano un vulnus democratico ai principi sanciti dall'art. 27 e dall'art. 48 della Costituzione stessa. E non cambieremo certamente idea in questa occasione.
Intentiamo riferirci ad un altro aspetto. Ricordate la vicenda della Corte dei Conti? Bene, cliccando qui potete rinfrescarvi la memoria.
Sembra che il 27 maggio si sia tenuta la Camera di Consiglio. Qual è stato il pronunciamento? Non si sa perché nulla è stato reso noto dalla Corte. Ma in questa campagna elettorale questo pronunciamento è riecheggiato più volte, ed oggetto di discussione ne sono stati gli “effetti”.
Gli esponenti della Lista Lo Schiavo hanno paventato effetti disastrosi e devastanti: amministrazione controllata, dissesto finanziario, scioglimento del Consiglio (beh, questo ormai è storia, come sono curiosità storiche gli effetti della mancata approvazione del bilancio consuntivo 2015), sanzioni sui trasferimenti ecc. ecc.
La Lista Spinelli ha ribadito che le controdeduzioni sono state esaurienti e che il comune sarà sicuramente “assolto”, che i rilievi attengono a gestioni non a loro imputabili e che, comunque, gli effetti di una eventuale “condanna” saranno lievi e del tutto trascurabili.
Chi ha ragione? Non lo sappiamo perché non si conosce la sentenza. E non lo sanno gli elettori a cui si chiede una scelta “fideistica”. E alla fine ci sarà chi si sarà fidato di Lo Schiavo e si potrebbe trovare di fronte ad una assoluzione e chi invece si sarà fidato di Spinelli e potrebbe trovarsi alle prese, come cittadino, con una sentenza che potrà avere impatto sulla gestione finanziaria, fiscale e tributaria del Comune.
In queste condizioni può essere un voto consapevole ed informato?
Che questa incertezza sia determinata dalla mancata “pubblicità” di una decisione di un Organo di Controllo è abbastanza sorprendente e qualche dubbio sulla efficacia dei famosi pesi e contrappesi costituzionali pure si dovrà porre in ottica del referendum istituzionale.
Comunque domani si vota. Il nostro auspicio è che ognuno di noi esprima un voto “consapevole” dopo aver attentamente valutato non tanto i programmi che, parliamoci chiaro hanno valore inferiore a quello della carta su cui sono stati stampati, ma il complesso della lista, i valori e non gli interessi che esprime, la disponibilità, la genuinità e la freschezza mentale dei candidati più giovani e la competenza, l'umiltà, la professionalità e l'esperienza di quelli più anziani che dovranno guidarli nel periodo dell'apprendistato politico.
La nostra speranza è che, al di là della lista scelta, si premino i candidati che abbiano una visone della politica come servizio e che traducono questo loro sentimento in comportamenti sobri, leali e corretti e si puniscano, se vi sono, i candidati che considerano la politica come gestione assolutistica del proprio orticello e del proprio “parco voti” da difendere con supponenza, arroganza e demonizzazione dell'avversario.
In bocca al lupo a tutti i candidati.

19 commenti:

  1. Grazie per le opportune puntualizzazioni dell'amministratore. Ripetere più volte quanto sia necessario esprimere il proprio voto consapevolmente non è mai abbastanza. Ricorderei a tutti che la politica non è una partita di calcio; il tifo lasciamolo per lo stadio; per scegliere chi avrà la responsabilità di amministrare questo comune nei prossimi cinque anni, occorre veramente lucidità. È però ovvio che il voto pensato ha lo stesso peso del voto espresso da chi magari non riesce, suo malgrado, nemmeno a leggere.....

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  2. Virginia Raggi ieri sera a Roma : Dobbiamo valutare le persone non per il sesso o l'appartenenza ma per la competenza e l'onestà......
    Virginia è giovane e riesce a dire cose di senso.
    Queste cose da altri, giovani o meno, non le ho sentite.
    Rosamaria Maiurano

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  3. E quando vizi e virtù (?) si percepiscono da un lato e dall'altro come si fa??

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    1. Bella domanda. Davvero.
      Se la bilancia non pende da nessuna delle 2 parti, allora chi è intellettualmente onesto sa quale deve essere la sua scelta.
      Criticabile magari ma sincera, con più di un'opzione operativa....diciamo.
      Rosamaria Maiurano

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    2. Scarti il peggio cos'altro si può fare

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    3. Si spera,ahimè,che fra cinque anni qualcosa di diverso da scegliere ci sia. Intanto, però, non lasciamo che tutto l'interesse sull'amministrazione della cosa pubblica scemi passata la prossima settimana. Se siamo costretti a scegliere (o non scegliere) il male minore, almeno ai vincitori, chiunque essi siano, dovremmo far sentire il fiato sul collo perché non dimentichino che dovranno render conto a noi cittadini delle decisioni che assumeranno.

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  4. Gentile Signora Maiurano, ho avuto la Sua stessa impressione. Alla quale aggiungo che, della Sua corretta osservazione, il punto più dolente è che le parole della Raggi non siano in sé nulla di fantascientifico, e che se appaiono a noi come tali, è perché siamo su livelli abbastanza bassi da vedere il livello del mare come un altopiano. Detta semplice: stiamo veramente inguaiati da queste parti. Scusate il francesismo ma penso di essere in buona compagnia ultimamente (ammiro come sempre persone come la Signora Maiurano che riescono a non scadere mai nel volgare). Cordialmente

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  5. "Ognuno sta solo sul cuor della terra, trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera." [S.Quasimodo] ..che quel raggio di sole illumini al momento giusto tutti noi, la sera arriva presto, ed arriva per tutti, comunque si sia vissuto. Tanto vale...farlo come si deve. Una buona domenica

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  6. Andate al seguente link... capirete lo stress psicologico dove ci ha portato questa campagna elettorale...

    http://ilcorrieredelweb.blogspot.it/2016/06/castellabate-elezioni-fotografavano-il.html

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  7. Se davvero credete che forze populiste come M5S, Lega o Fratelli d Italia siano la giusta la medicina allora si che il paziente morira' prima del previsto....

    SN

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    1. Populismo è un termine che ultimamente va molto di moda, quasi abusato...

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  8. Ci sono notizie dalle urne?

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    1. Leggo che in qualche seggio di S.Maria le forze dell'ordine hanno identificato persone che avevano fotografato il proprio voto, il che è reato penale. E c'è più di una ragione perché lo sia: penso al referente politico a cui queste persone dovevano dimostrare....
      1 che ricambiavano un favore
      2 che richiedevano un favore
      3 che erano fedeli
      Dunque un voto inquinato.
      Io lo definisco voto di scambio.
      Ma anche mafioso.
      Certo non libero.
      Deprimente e deludente.
      Rosamaria Maiurano

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    2. Mi piacerebbe sapere da SN in cosa i programmi di quelle che sono definite come " Forze populiste " possano distinguersi da quelli di coalizioni al cui interno vi siano rappresentanti di partiti a volte in contrasto su tutto a livello nazionale.Se populismo è uno strumento attraverso cui si cerca di intercettare il voto della popolazione media offrendo condivisione dei problemi e soluzioni attese dalla massa ( sicurezza, immigrazione, pressione fiscale , lavoro....) allora constato che nelle 2 liste presenti a Castellabate non si rilevano sostanziali differenze, se non il rimpallarsi problemi non risolti da chi è in maggioranza al cui interno è transitato talvolta anche chi oggi a quella stessa maggioranza si oppone.
      Possiamo discutere se questo vada definito populismo o qualunquismo ma di certo nessuno può dare lezioni....come dire " da quale pulpito viene la predica ? "
      Rosamaria Maiurano

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  9. È' veramente strano che oggi lei si rivolga a un certo tipo di elettorato , ho letto discussioni dei voti che pesano che si contano..
    Al giorno delle elezioni non vale più la regola del voto che vale 1?

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    1. Non capisco cosa intenda anonimo delle 20,51 e se si rivolga a me. In questo caso preciso che faccio un'analisi di ordine generale.
      Come sempre peraltro.
      Rosamaria Maiurano

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  10. Praticamente i voti sono stati direttamente proporzionali al numero di manifesti con foto

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  11. Questa potrebbe essere un'ipotesi verosimile,anonimo 10:19,o quanto meno c'è un rapporto di diretta proporzionalità tra numero di voti e di manifesti, in buona parte dei casi. Ma non credo che la spiegazione dei risultati possa ricondursi solo a questo, penso che le motivazioni siano in prevalenza di altra origine, e mi viene da pensare alla popolosità delle famiglie o alla capacità persuasiva dei candidati ma ancor più di coloro che,da vicino ma dietro la quinte, si sono assunti gli oneri di una campagna voti basata su un certosino lavoro sotto banco, su un instancabile girovagare alla ricerca di voti, usando come leva quei parametri di persuasione che si sanno essere cari ad un ceto medio e socio-culturalmente medio-basso. Credo questo,non avendo altri strumenti che l'immaginazione per produrre altre spiegazioni ai fatti. E credo, anzi immagino, che coloro i quali domenica notte si sono visti arrivare un pugno in pieno viso, non abbiano ben valutato gli effetti che avrebbero portato questi comportamenti assunti dai loro competitors (esterni ed interni alle liste,e per la maggior parte scelti e voluti proprio da loro stessi) né abbiano ancora chiaro chi sono i loro supporters e chi, invece, ha giocato sporco. Per capire, elaborare, ritararsi (non ritirarsi ma ritArarsi) e ripartire si è sempre in tempo nella vita come in politica, ma bisogna avere la modestia ed il coraggio di vedere la realtà dei fatti (anche e soprattutto quella che non ci fa piacere vedere) ed ammettere i propri errori, perché sono quelli a costituire l'opportunità più grande, se accettati digeriti e Capìti, per partire per un percorso vincente un domani. Cordialmente

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    1. Non avrei saputo esprimere meglio la mia valutazione, che collina in tutto con quella di Atlante.
      Grazie.
      Rosamaria Maiurano

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