Passata la sbornia di Mezzogiorno in Famiglia (anche se abbiamo notizia di una possibile “coda”) torniamo a temi a noi più congeniali occupandoci dei risultati del sondaggio “Il volto nuovo”.
Apriamo una parentesi. Abbiamo ricevuto una marea di commenti, 83 pubblicati e quasi il doppio censurati, a riprova del fatto che il tema del “volto nuovo” è particolarmente sentito. Più di un lettore ha lamentato il fatto che non si sia tenuto conto di questo o di quello, ma soprattutto del fatto che nel comune esistono tanti giovani “dotati e preparati...con carisma, esperienze di vita, magari conoscenza di altre lingue, e di conseguenza esperienza vissuta in altri luoghi con altre culture, che vengono ignorati. Tutto giusto, ma perché questi giovani non vengono alla ribalta? Aspettano di essere chiamati dalla “politica” (intesa come governo della città)? Sappiamo benissimo come vanno queste cose. Le liste vengono formate sulla base del “peso elettorale” inteso come numero di parenti, amici e clienti, e quindi di voti che si possono portare alla coalizione. Se veramente esistono questi giovani (e vogliamo sperare che esistano) e se veramente hanno a cuore le sorti del Comune, è ora che escano fuori dal guscio e che comincino, come abbiamo scritto chattando con un amico di FB, a “costruire, un progetto che parta da lontano e che, man mano, si faccia strada attraverso proposte, iniziative e, perchè no, lotte e battaglie portate avanti giorno dopo giorno. Bisogna "costringere" gli elettori ad apprezzarci per quello che abbiamo da dire, per quello che possiamo realizzare per la collettività e non per il singolo individuo. Questo deve essere un impegno organizzato e costante, che non può cioè limitarsi ai 30 giorni della campagna elettorale”.
Chiusa parentesi! E veniamo ai risultati del sondaggio.
I votanti sono stati 126. Questa volta il numero dei voti espressi corrisponde abbastanza fedelmente al numero dei votanti poiché i blocchi non erano facilmente aggirabili (il che non vuol dire che non fosse possibile). Se i 126 votanti fossero stati scelti secondo un campione statisticamente stratificato avrebbero ben rappresentato il numero di elettori di Castellabate. Come abbiamo più volte sottolineato, però, nei sondaggi on line come questo i votanti sono volontari, motivati e non stratificati e, quindi, il risultato non può essere considerato attendibile dal punto di vista statistico.
Il più votato è stato Marco Di Biasi (30%). La cosa non sorprende, Di Biasi nelle ultime elezioni ha ottenuto 235 voti di preferenza (il 10,19% delle preferenze della propria lista) e nei commenti viene considerato un giovane capace e fattivo che tiene fede alle promesse.
Più a sorpresa il secondo posto di Clemente Migliorino (24%) che, oltretutto, è stato a lungo in testa. Migliorino è, forse, l'unico impegnato in maniera organica ed attiva nella politica dei partiti. Si è trovato, per questo, in difficoltà come coordinatore del PD all'epoca del ribaltone Rizzo-Cannalonga, ma sembra non averne risentito più di tanto (e si è, probabilmente, giovato del fatto di essere stato tenuto, o si è tenuto, fuori dalla fallimentare avventura elettorale della lista Rizzo-Maurano).
Terzo, ma più distaccato, Carlo Montone (10%). Francamente ci saremmo aspettati un risultato migliore, ma la passività dimostrata nella composizione della giunta e, soprattutto, una scarsa visibilità in questi mesi di amministrazione non gli hanno giovato.
Sorprende Paola Piccirillo (9%) che, evidentemente, ha lasciato un buon ricordo come amministratrice al fianco di Maurano.
Buono il risultato anche di Salvatore Marinelli (8%) che ha avuto una certa claque nei commenti.
Deludente il risultato di Domenico Di Luccia (7%) che, va detto, è uno di quelli che più si sta impegnando in Giunta e sul territorio. Probabilmente paga il ribaltone che lo ha portato, in pratica senza soluzione di continuità, da assessore di Maurano ad assessore di Spinelli.
In fondo troviamo Simona Mazzeo (6%) che abbiamo considerato come la lieta sorpresa della campagna elettorale ma che poi è sparita, Alessandro Avagliano (6%) , un risultato ben al di sotto di quello che è stato il suo risultato elettorale e, infine, quella che è stata la sorpresa negativa di questo sondaggio: Francesco Durazzo (6%). A Durazzo non ha certamente giovato il fatto che dopo una buona campagna elettorale sia rimasto fuori dalla giunta e che, le promesse che incautamente si era lasciato sfuggire durante i comizi, siano rimaste lettera morta.