Ogni giorno leggiamo all'albo pretorio del Comune, "Deposito atto casa Comunale, art. 140 CPC XXXX XXXX".
In pratica il messo si è recato alla residenza o al domicilio del destinatario dell'atto e non avendo rinvenuto alla suindicata residenza né il destinatario, né alcuno della famiglia o altre persone di cui all'art. 139 CPC né portinaio o vicini che volessero o potessero ritirare o accettare la copia....
La legge, a proposito della cancellazione dall'anagrafe della popolazione residente, recita:" c ) per irreperibilità accertata a seguito delle risultanze delle operazioni del censimento generale della popolazione, ovvero, quando, a seguito di ripetuti accertamenti, opportunamente intervallati, la persona sia risultata irreperibile....
Ora siamo tutti uomini di mondo e sappiamo come vanno le cose in questi casi ma, comunque, crediamo che il deposito sia atto idoneo a costituire segnalazione all'Ufficiale d'Anagrafe della irreperibilità del soggetto e, quindi, lo mette nelle condizioni di attivare le procedure di verifica dell'effettiva presenza sul territorio dei residenti. Queste procedure vengono avviate? Eppure, solo per l'IMU, potremmo recuperare bei soldini!
inviterei i lettori de "La Sirena e il Castellano" a rileggere il post "CASI DI CASE (2) - BENI RIFUGIO, pubblicato sul blog il 25 febbraio del 2010 ma, a quanto pare, ancora attuale.
RispondiEliminaCostabile Salato
sulle doppie residenze c'e' chi ci ha creato un gran giro d'affari.....
RispondiEliminae di voti....
EliminaCerto...! Lo scopo ultimo è sostenere gli 8370 abitanti con l'IMU pagata dai 15000 possessori di seconde case. Sarebbe bello che fossero tutti residenti a Castellabate
RispondiEliminaI numeri sono numeri per tutto, pensa un attimo al PUC, lo sai quanti appartamenti ci potremmo costruire truccando i residenti veri con quelli no...??? Meno male che nessuno ne capisce...
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