giovedì 19 maggio 2011

E se ci calmassimo un po' tutti?


Forse è passato poco tempo (siamo cioè nella settimana della zita al contrario) dall'esito delle elezioni, ma nel comune si respira un'aria di scontro francamente inspiegabile. I commenti nel nostro blog sono aspri e carichi di odio, su facebook ci si scontra per banalità, per la strada non ci si saluta, qualche volta si rischia lo scontro fisico, si paventano vendette trasversali. Vogliamo renderci conto del fatto che la campagna elettorale è finita? Una lista ha vinto, senza discussioni, un'altra ha perso al di là di ogni previsione negativa, la terza si è comportata così come ci si aspettava. Ritornare sulle parole dette, sui comportamenti degli amici e dei nemici, ha poco senso. In campagna elettorale si dicono cose che non si pensano veramente, si pronunciano parole che servono a portare acqua al proprio mulino e delle quali, nel fervore del comizio, non si comprende nemmeno appieno il significato. Siamo in un piccolo comune, ci conosciamo tutti, uno per uno, e da bambini. Ogni cinque anni per una trentina di giorni, impazziamo un po' tutti. Passata la sbornia sarebbe giusto, con calma e con raziocinio, chiarirsi "serenamente e pacatamente" e risolvere il tutto con una stretta di mano. Chi ha vinto deve dimostrare di saper vincere e chi ha perso deve dimostrare di saper perdere.
Come diceva Bertold Brecht:"Non è la prima. Prima ci sono state altre guerre. Alla fine dell'ultima c'erano vincitori e vinti. Fra i vinti la povera gente faceva la fame. Fra i vincitori faceva la fame la povera gente egualmente"

3 commenti:

  1. La campagna elettorale è una bella esperienza per chi la vive per la prima volta anche se non è direttamente coinvolto...ma arrivare ora a dare un peso al voto o alle parole dette è esagerato,anche perchè è normale che sia stata spesa qualche parola di troppo per portare l'acqua al proprio mulino...se le visioni sono ristrette in questo modo se ne da solo dimstrazione...la terza lista non meritava quel risultato e forse se la visione del popolo fosse stata più ampia ora all'opposizione c'era una persona valida e fruttuosa per il territorio e non i soliti!

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  2. Devo dire che mi ha fatto immenso piacere vedere, in Piazza Lucia, discutere amichevolmente e amabilmente Pinuccio Di Luccia e Pinuzzo Russo (è vero che le colpe dei figli non ricadono sui padri, ma è pur sempre un bel segnale).

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  3. State buoni se potete!
    D'accordo. Allora, niente giudizi, in questo momento. Solo una domanda: qualcuno è in grado di dirmi qual è la professione del neospinelliano Domenico Di Luccia?
    Anonimo collocatore

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