In attesa di poter prendere visione del filmato del Consiglio (al momento non è ancora disponibile sul sito istituzionale) e di riordinare le idee dopo le vicende di ieri (dimissioni di Montone, Corte dei Conti, nuovo movimento ecc.) volevamo andare sul leggero e fare una FOTOVIGNETTA; un post ironico ed estremamente bonario dal titolo "La commissione difende il paesaggio dagli abusi, ma chi difende il linguaggio dalla commissione"?
Stavamo preparando le foto per la vignetta quando abbiamo notato una cosa che ci ha lasciato alquanto perplessi. Capita spesso di vedere nel verbale cose come queste:
La prima volta che abbiamo sentito parlare di "compatibilità paesaggistica", non essendo tecnici abbiamo cercato di informarci. Alla fine abbiamo scoperto che ""L’attività edilizia che si riferisca ad immobili soggetti a vincolo paesaggistico ed alla disciplina del Decreto Legislativo n. 42 del 22/01/2004 deve essere corredata dalla necessaria autorizzazione paesaggistica, nei casi indicati dalla normativa nazionale e regionale vigente. L'accertamento di compatibilità paesaggistica è previsto dai commi 4 e 5 dell'articolo 167 del Decreto Legislativo n. 42 del 22/01/2004 al fine di verificare la compatibilità di alcuni interventi edilizi realizzati in assenza o difformità dall'autorizzazione rilasciata."
In sostanza si tratta di cittadini (abbiamo tagliato i nomi per scrupolo ma sono atti pubblicati all'albo) che hanno fatto delle opere totalmente o parzialmente senza autorizzazione o in difformità delle autorizzazioni ricevute e che quindi chiedono alla Soprintendenza la compatibilità paesaggistica al fine di ottenere "una sorta di autorizzazione in sanatoria"(non siamo tecnici usiamo termini discorsivi, ma il senso è più o meno quello, se qualcuno è più preciso nei commenti aggiorniamo il post).
Non ci siamo meravigliati più di tanto, quindi, allorchè nel Verbale della Commissione Locale per il Paesaggio del 10 Marzo abbiamo letto questo:
Riguardando, però, l'immagine originale abbiamo notato una cosa che ci ha stupito:
Come si vede, la compatibilità paesaggistica è stata chiesta dall'Amministrazione Comunale per un'opera pubblica.
Tutto il nostro discorso iniziale va a p...allino. Ci rifiutiamo di credere che l'Amministrazione Comunale abbia realizzato opere senza le prescritte autorizzazioni. Ci deve essere una norma particolare per gli enti ma, per nostra incapacità, non siamo riuscita a trovarla.
Potrebbe l'Amministrazione uscire dal tradizionale riserbo nei nostri confronti per spiegare il perchè della richiesta di compatibilità paesaggistica? Abbiamo preso una cantonata? E' una procedura normale? (Non sembra, in quanto nel rigo immediatamente sopra c'è una normale richiesta). E' una procedura prevista da norme particolari e per particolari opere o particolari situazioni? Se sì, quali?
Restiamo in fiduciosa attesa di una risposta.
Mha, vorrei sapere se e come lo hanno pagato e chi lo ha ordinato?
RispondiEliminaChissà di che lavoro si tratta?
RispondiEliminaIn effetti la compatibilità paesaggistica si applica per quelle opere realizzate in assenza o difformità dall'autorizzazione edilizia... nel caso di opere pubbliche la norma è simile a quella dell'opera fatta dal privato... l'unica differenza è che nessun vigile urbano si "sognerebbe" di denunciare il Comune per difformità edilizie, anche se abbiamo qualche esempio avvenuto per un marciapiede in una Frazione del Comune con una diatriba tra un Assessore ed un Tecnico Comunale... importante non confondere la compatibilità paesaggistica dall'autorizzazione paesaggistica che si ottiene prima di dare inizio ai lavori edilizi...
RispondiEliminaPer un paio di finestre in più un mio conoscente ha dovuto pagare al comune una sanzione di euro 516 per il permesso di costruire in sanatoria ed una sanzione di 556 euro per la compatibilità paesaggistica. Ora chi pagherà queste sanzioni? Credo Pantalone.
RispondiEliminaPenso che sia un lavoro sul demanio e per ultimare l'iter ci vogliono sia l'autorizzazione doganale che demaniale e per l'autorizzazione doganale si paga una sanzione abbastanza salata, non penso che venga rilasciata la sanatoria senza che siano state rilasciate tutte le autorizzazioni occorrenti, è un modo strano dì portare avanti i lavori da parte dell'amministrazione comunale
RispondiEliminaPensavo che questo post sarebbe stato seguitissimo. Invece ad oggi solo 5 commenti che denotano una scarsa presa sull'opinione pubblica. Allora vorrei fare qualche domanda e desidererei delle risposte.
RispondiElimina1 -i lavori sono stati eseguiti a seguito di in pubblico appalto?
2. È stato assunto un regolare impegno spesa?
3. C'era un rup?
4. C'era un direttore dei lavori?
Mi fermo qui ma potrei continuare.
Se a queste domande la risposta è affermativa allora la corte dei conti e Cantone divrebbero intervenire immediatamente. Se le risposte fossero negative allora si aprirebbero scenari a dir poco catastofici e preoccupanti.
Per fare la compatibilità (sanatoria) è un lavoro abusivo quindi sicuramente non ci poteva essere ne un appalto pubblico, né un impegno di spesa, né un rup e tantomeno un direttore dei lavori, pensa alla qualità dell'opera fatta ed alla fine sarà pagata sicuramente con un debito fuori bilancio. Spero tantissimo che il responsabile dell'ufficio tecnico non abbia rilasciato la sanatoria principalmente per interrompere questo modo di fare ed i lavori da fare si programmano e si realizzano seguendo un iter come per legge.
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