martedì 16 febbraio 2016

Il capogruppo dell'opposizione in Consiglio, Marco Rizzo, interviene sul PUC e sulle Zone D del Parco

Riceviamo e volentieri pubblichiamo


Passato il festival di Sanremo assistiamo al Festival delle ipocrisie.
Apprendo dal sito istituzionale del comune di Castellabate che il Sindaco ha richiesto al Parco la modifica delle zone D del Piano Parco, ossia le zone Urbane o Urbanizzabili, cercando in tal modo di far cadere su altri le colpe di detta mancanza. 
Bene, il Sindaco dimentica che al momento dell' insediamento di questa amministrazione, 18/05/2011, nel cassetto ha trovato il PUC ( Piano Urbanistico Comunale ) del territorio di Castellabate già fatto, bastava solo esaminare le poche osservazioni prodotte; un PUC che stava bene un po' a tutti, non certo invasivo con altre costruzioni ma che si basava piu' che altro sull'incremento dei servizi, che prevedeva il completamento ed il recupero delle zone già urbanizzate, il completamento infrastrutturale dell'intero territorio mediante opere di urbanizzazione primarie e secondarie, quali uffici pubblici, impianti sportivi adeguati, completamento della viabilità comunale, delle reti idriche e fognarie, completamento degli interventi arredo urbano nelle varie frazioni, ma tutto in una ottica di pianificazione generale ed integrata del territorio, e non certo interventi a macchia di leopardo.
Bastava quindi convocare il Consiglio Comunale ed approvare in via definitiva il PUC già fatto; invece la delibera di Consiglio non è stata mai prodotta, tant'è che il 05/08/2011 è entrato in vigore (cosa che all'epoca si sapeva ) il nuovo Regolamento Regionale n° 5 di attuazione alla Legge n° 16/2004 ( legge urbanistica Regione Campania), il quale ha previsto che i comuni che a quella data avevano adottato i PUC procedevano nel loro iter, mentre quelli che non avevano ancora provveduto dovevano adeguarli al nuovo regolamento ( caso specifico di Castellabate ). Il tutto con conseguente aggravio di spese a carico dei cittadini, perchè intanto il progettista incaricato aveva lavorato ed aveva prodotto il PUC. 
Quindi venire oggi, dopo circa 5 anni, a riparlare della revisione delle zone D, che pure andrebbero riviste, significa voler coprire il proprio personale fallimento sulla mancata approvazione del PUC, perche' il Sindaco sa bene che alla data del prossimo 03/07/2016 per i comuni che non avranno approvato i propri strumenti urbanistici scatteranno le norme di salvaguardia, vale a dire che saranno consentiti solo interventi di manutenzione straordinaria. 
Oltretutto il sindaco dovrebbe ricordare che ha partecipato e votando a favore, in qualità di Consigliere Provinciale, all'approvazione del PTCP con la delibera di Consiglio Provinciale n° 15 30/03/2012, divenuto efficace in data 03/07/2012, e quindi da tale data in base all'art 1 comma 3 del Regolamento sopra richiamato ... i Piani Regolatori vigenti perdono efficacia dopo 36 mesi dall'entrata in vigore del detto Piano territoriale di coordinamento provinciale ( PTCP).., data già scaduta allo scorso 03 luglio 2015, ma prorogata di un anno grazie al governo De Luca poco dopo il suo insediamento. 
Il sindaco dimentica anche, o forse non sa, che le proposte da sottoporre alla Conferenza Permanente di pianificazione per la revisione delle zone D del piano Parco, possono essere formulate anche da un solo comune interessato, ma questo è un altro problema, dimostra che dopo 5 anni non si è avuta la forza o la volontà politica di dare questa revisione, anche se l'approvazione del PUC andava comunque fatta nei tempi e nei modi previsti.
Questi sono i fatti, bisogna finirla di addossare sempre su altri i propri fallimenti, le zone D si possono rivedere anche dopo, bisogna fare in fretta ed approvare il PUC del comune di Castellabate, unico strumento possibile per una corretta pianificazione e qualificazione di tutto il territorio comunale, e per una crescita controllata dello stesso.
Marco Rizzo - consigliere comunale

10 commenti:

  1. Concordo... la verità è che non c'è volontà ad approvare il PUC... per varie ragioni... ed il Sindaco mette le "mani avanti" per evitare attacchi sul palco alle prossime elezioni... il danno oramai è fatto e dopo cinque anni si ricomincia a parlare del PUC... gli anni passano... noi invecchiamo ed il tanto atteso sviluppo non si vede...

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  2. Comunque PUC e revisione delle zone sono due argomenti distinti e separati: mi meraviglio che un tecnico faccia queste confusioni

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    1. E' questa amministrazione che ha legato alla modifica delle zone D del Piano Parco l'adozione del Puc. Non se ne comprendono i motivi tecnici, è vero, ma sono ben comprensibili i motivi politici.

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    2. Non per difendere il "tecnico" ma i due argomenti sono assolutamente separati, solo che per far cambiare le zone C del Parco in zone D (edificabili) bloccano il PUC... l'ideale era, come consigliato dall'architetto incaricato alla redazione del PUC, di approvarlo e nel frattempo chiedere la revisione delle zone... la paura di qualche nostro amministratore è che una volta approvato il PUC non ci sarebbe stato più interesse a cambiare le zone del Parco... il cane che si morde la coda...

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  3. Rizzo mischia alghe e pesci, forse e' una strategia o forse non ha ben compreso l'argomento

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    1. Ma tu sei sicuro di averlo compreso l'argomento ??????????

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    2. Se vuoi te lo spiego

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    3. è vero , ma in quanti lo sanno? e poi , uscirsene adesso dopo cinque anni dà peso alla ipotesi che si tratti di una "pezza a colore"
      il rospo

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  4. il festival dei fumogeni

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