sabato 19 gennaio 2013

Ricorso al TAR - 2^ parte

Giovedì ci siamo occupati dei primi elementi sulla base dei quali la Giunta chiede l'annullamento della delibera del Coordinamento Istituzionale  che ha indicato Vallo della Lucania come Comune Capofila del Piano Sociale di Zona S/8 (leggi).

Occupiamoci oggi degli elementi che sono elencati al punto b) della delibera di Giunta.


"la proposta è priva dei prescritti ed obbligatori pareri di regolarità tecnica e contabile di cui all'art.49 del D.Lgs.n.267/2OOO, atti rientranti nella fase preparatoria del procedimento amministrativo (atti endoprocedimentali) e devono essere frutto di un'ampia attività istruttoria compiuta dai responsabili dei servizi".

Questo motivo, in pratica, ricalca uno di quelli che anche la Minoranza ha posto a base della sua richiesta di Convocazione del Consiglio Comunale.
Sarà compito degli avvocati verificare se quei pareri c'erano sulla proposta di Vallo e se c'erano su quella del Comitato ristretto. E sarà compito degli avvocati verificare se quei pareri erano obbligatori.
Noi vogliamo solo ricordare una Sentenza del Consiglio di Stato ed esattamente la n. 5012 del 2009.
Scrive il Consiglio di Stato:
"Va premesso che la giurisprudenza ha messo in luce che la disposizione posta dall’art.49 del t.u.e.l ha l'unico scopo di individuare i responsabili in via amministrativa e contabile delle deliberazioni, ma che l'omissione del parere non incide sulla validità delle deliberazioni stesse, rappresentando al più una mera irregolarità (Cassazione Civile, Sez. Trib. 12 agosto 2004 n.15639).
Pertanto, posto che il parere del responsabile non è richiesto a pena di validità la discrasia ..... non è tale da configurare una patologia invalidante, ma al più da integrare una mera irregolarità per il semplice, ma evidente rilievo che la delibera deve considerarsi valida anche in assenza del parere."

Quindi alla luce di questa sentenza la delibera dovrebbe, e sottolineiamo dovrebbe, essere ritenuta pienamente legittima.
D'altro canto è abbastanza surreale immaginare che il Responsabile dell'Ufficio di Piano debba mettere il parere di regolarità tecnica su una proposta che prevede il suo avvicendamento.
La Minoranza ha aggiunto un elemento di doglianza non presente nella delibera di Giunta, ossia che le direttive regionali impongono una puntuale verifica della capacità tecnica, organizzativa e finanziaria del Comune Capofila e che dalla delibera non si evince che tale verifica sia stata fatta.
Ecco cosa prevede la Circolare:
(Omissis).. si suggeriscono di seguito alcuni dei parametri da tenere in considerazione per l’individuazione del Comune capofila:

  1. • capacità organizzativa: il Comune capofila dovrebbe avere una dotazione organica che consenta l’impiego presso l’Ufficio di Piano di figure professionali adeguate. Anche se la partecipazione all’Ufficio di Piano è responsabilità di tutti i Comuni, è naturale che il Comune capofila abbia un ruolo preminente su questo aspetto, dovendo garantire almeno il Coordinatore;
  2. • capacità finanziaria: il Comune capofila deve avere la possibilità di incamerare e di spendere le risorse ricevute dalla Regione e dagli altri Comuni, anche tenendo conto del patto di stabilità;
  3. • capacità di gestire risorse europee: tale parametro, in parte riassunto già dai precedenti, chiama in causa in misura ancora maggiore la capacità di emanare avvisi, di indire bandi di gara, di esercitare le funzioni di controllo e di verifica sulla documentazione presentata dai beneficiari.....
  4. • coincidenza con la sede del distretto sanitario, al fine di facilitare le attività congiunte di programmazione e valutazione legate al1’integrazione socio-sanitaria.
La Minoranza sostiene che non è stata verificata l'esistenza del parametro di cui al punto 2. Ma chi doveva fare la verifica di ciò? Sempre la circolare chiarisce: Nell'individuazione del Comune Capofila il Coordinamento Istituzionale dovrà fare una serie di valutazioni...
Quindi il Coordinamento Istituzionale nel momento in cui giunge ad una determinazione dà anche atto di aver fatto questa valutazione.
Va anche notato che per quanto riguarda il punto 1, Castellabate in questi anni ha sempre dato l'impressione  di non avere un'adeguata dotazione organica in quanto ha affidato l'incarico di Responsabile ad un collaboratore esterno (mentre Vallo lo ha immediatamente affidato ad un proprio dirigente).
Ed anche sul punto 4 Vallo batte Castellabate.
Le possibilità di un accoglimento delle tesi della Giunta a noi, quindi,  sembrano piuttosto scarse. Ma i ricorsi al Tar hanno spesso un esito che non coincide con quelle che sono le previsioni. Può darsi che questa volta  ne benefici Castellabate.




10 commenti:

  1. la minoranza ha dato una lezione di politica alla maggioranza. il 60% dei cittadini vuole andare alle urne di nuovo.

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  2. complimenti per l'arringa, siatene orgogliosi

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  3. haaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa quale 60% haaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa scoppio dal ridere muoio sirena e il castellano grazie di esistere cosi con questi commenti sto allegro tutta la giornata

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  4. Ridi che la mamma ha fatto gli gnocchi.... c'è poco da ridere

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  5. Non è una questione giuridica ma di peso politico (a mio modesto parere)

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  6. anonimo delle 21 56 haaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

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  7. ridi ridi , gli gnocchi son cotti

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  8. rido perchè siete patetici

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  9. ridi, ridi che gli gnocchi stanno per andar storti

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