Noi per primi abbiamo convenuto sul fatto che la questione Tresino non è tra quelle di vitale importanza per il Comune. Considerato, però, che la discussione è sempre viva (e lo testimoniano le decine e decine di commenti che abbiamo dovuto cestinare) abbiamo voluto fare un tentativo, anche attraverso il cronologico sviluppo dei fatti, di fare chiarezza o, quanto meno, di riportare il problema nell'ambito di una discussione documentata.
Il tutto inizia (tralasciando altri atti propedeutici) il 18 Gennaio 2010 quando il Responsabile del Servizio presso lo Sportello unico per l'Edilizia del Comune di Castellabate rilascia alla Cooperativa S.Giovanni della Fonte il Permesso a Costruire n. 3144 per eseguire i lavori di manutenzione della strada privata Lago-Tresino, negando l'autorizzazione all'installazione di n.2 dissuasori di traffico.
La Cooperativa S.Giovanni propone ricorso al TAR (ricorso n. 499/2010) per l'annullamento (tra l'altro) del permesso di costruire nella parte in cui nega l'autorizzazione ad installare i 2 dissuasori.
Il Sindaco dà mandato all'Avv. Adriano Tortora di rappresentare le ragioni del Comune di Castellabate presso il TAR di Salerno.
Il 30 Aprile 2010 il TAR con l'Ordinanza n. 439/2010 sospende l'efficacia del permesso di costruire n.3144:
Considerato che il ricorso appare prima facie assistito da adeguato fumus,
avuto riguardo alla non plausibile fondatezza dell’eccezione di
tardività, attesa la natura infraprocedimentale della nota in data
28.11.2008, e della verosimile inattitudine del progettato intervento ad
incidere sulla fruibilità ambientale dell’area;
P.Q.M.
ACCOGLIE la domanda cautelare.
Non va meglio nel merito. Il TAR di Salerno, Sezione Seconda, con Sentenza n. 1640/2012 depositata il 5/9/2012 accoglie il ricorso presentato dalla Cooperativa S. Giovanni.
Chi vuol leggere la sentenza la trova
qui. Ai fini di questo post interessano queste conclusioni:
- ne consegue la fondatezza anche del secondo motivo di ricorso posto che non si rinviene alcun appiglio motivazionale che spieghi le ragioni per le quali si è espresso il parere contrario per l’installazione dei dissuasori di traffico.
Per quanto sopra, il ricorso va accolto con conseguente annullamento, per quanto di ragione, del permesso di costruire impugnato, salvi gli ulteriori provvedimenti dell’amministrazione comunale sulla richiesta della cooperativa ricorrente.
Secondo alcuni "esperti" questa conclusione lasciava spazi di manovra in capo all'Amministrazione sul versante autorizzativo, ma questo esula dalle nostre competenze. Fatto sta, che anche in campo strettamente giuridico, l'avvocato del Comune intravede spiragli.
Con nota prot. 19169 dell' 1 Settembre 2012, infatti, l'avv. Tortora rileva come vi siano gli estremi per appellare la sentenza in parola avanti al Consiglio di Stato al fine di tutelare gli interessi del Comune.
Il 4 Ottobre 2012 la Giunta Comunale con delibera n. 205 (tutti presenti) :
1) autorizza il Sindaco prò-tempore ad interporre impugnativa in grado d'appello avanti al Consiglio di Stato avverso e per la riforma, previa sospensione dell'efficacia esecutiva, della sentenza n. 1640/2012, resa dalla Prima Sezione del T.A.R. Campania-sezione staccata di Salerno, depositata il 05 settembre 2012;
2) autorizza il Sindaco a conferire apposita procura a legale di fiducia;
Con decreto sindacale prot. 23565 del 13.11.2012 il Sindaco conferisce all'avv. Feola Marcello (docente presso l'Università di Salerno e fresco ex assessore ai lavori pubblici della Provincia), con studio legale in Salerno, l'incarico di rappresentare e difendere il Comune di Castellabate.
Con Determina n. 242 del 13.11.2012 il Responsabile dell'Area Amministrativa e Affari Generali impegna la somma di euro 2.516 in favore del legale incaricato.
A questo punto possiamo solo notare che c'è un cambio in corsa del cavallo (leggi legale) che rappresenta il Comune in questa vicenda, ma essendo una nomina discrezionale del Sindaco siamo nella piena legittimità.
Il nuovo legale comunicò per le vie brevi (questa è l'espressione usata dal Sindaco in Consiglio) l’insussistenza, esaminati gli atti prodotti, di ogni presupposto giuridico e fattuale per appellare la sentenza medesima.
Perchè due stimati professionisti hanno sulla vicenda opinioni diametralmente opposte? Perchè come diceva Calamandrei agli studenti nella lectio introduttiva del suo corso "Pensate che la cosa più difficile sia far passare un cammello per la cruna di un ago? Provate a cercare due avvocati che la pensano allo stesso modo..."
Sempre dalla dichiarazione del Sindaco:"Il legale medesimo, nel confermare quanto innanzi, con la nota del 6 c.m. ha precisato che la posizione di un appello manifestatamene infondato avrebbe determinato, quale unico effetto, quello di esporre codesto Comune ad ulteriore condanna alle spese processuali, oltre quelle già inflitte in primo grado".
E' chiaro che, in presenza di un parere negativo del legale e in presenza di un possibile danno erariale, il Sindaco non può che soprassedere dal proporre appello al Consiglio di Stato.
Resta una domanda che è echeggiata anche durante il Consiglio:poteva il Sindaco venir meno al mandato autorizzativo della Giunta senza riproporre la questione nella Giunta stessa?. A nostro sommesso avviso, dal punto di vista giuridico, non c'è ombra di dubbio: il comportamento del Sindaco è del tutto legittimo. E ciò perchè la Giurisprudenza, diventata unanime, ritiene che, in assenza di specifica previsione statutaria, non sia più necessaria l'autorizzazione al Sindaco a stare in giudizio da parte della Giunta. Il nostro Statuto tace del tutto a proposito dello stare in giudizio, e quindi il Sindaco, che ha la rappresentanza dell'Ente, è l'unico legittimato a decidere se stare in giudizio, se resistere o desistere.
Questo da un punto di vista giuridico. Da un punto di vista dell'opportunità politica (ma anche dell'opportunità tout court) riteniamo che un passaggio formale in Giunta avrebbe permesso una maggiore riflessione e una maggiore condivisione. Ma questa è una questione interna alla maggioranza che o è stata informalmente contattata o si fida ciecamente del suo Sindaco. A noi non resta che notare, comunque, che L'Amministrazione Spinelli è partita con una maggioranza bulgara, 9 a 4, che in teoria le permetteva di resistere anche ai tornado, ora ridottasi, 7 a 6, deve stare attenta anche agli starnuti (per non parlare dei mal di pancia).