Forziati lascia ma raddoppia.

I blog, per monitorare l'interesse di un post, si basano su un indice che è il rapporto letture/commenti. In pratica non è importante sapere quanti visitatori hanno letto il post, ma anche quanti l'hanno commentato.

I blog come il nostro, che moderano i commenti, hanno a disposizione un altro indice che, oltre sull'interesse, dà indicazioni anche sulla vis polemica del post. Ed è il rapporto tra commenti pubblicati/commenti censurati. Nel caso dei post che riguardano lo spostamento dell'arch. Forziati (Spigolature: via vai, Meglio essere un ex che un x, VORREI SAPERE 42,) il secondo indice ha raggiunto un valore pari allo 0,26, in pratica per ogni commento pubblicato ne abbiamo scartati quattro.

Facciamo una breve cronistoria. La giunta con la delibera 210 del 9.10.2012 decide di accorpare l'Area VII (Lavori pubblici) con l'Area VIII (Ambiente e Sviluppo Sostenibile). Decide inoltre di scorporare dall'area VI (Urbanistica e Demanio) il Demanio. Con la stessa delibera, quindi, si dà vita all'Area VII che diventa Lavori Pubblici - Ambiente - Patrimonio - Demanio.

La responsabilità dell'Area VII va all'arch. Forziati che perde l'Urbanistica ma mantiene il Demanio, mentre all'Area VI va l'arch. Nicoletta. A Forziati (da qui il titolo) la Giunta concede il nulla-osta per instaurare un rapporto di lavoro subordinato part-time con il comune di Montecorice .

Lo spacchettamento e il successivo riassemblamento rispondono ad una logica organizzativa e di maggiore funzionalità (secondo la Giunta, secondo noi andava fatta un'altra operazione di cui parleremo in altra occasione). Ma perchè spostare l'arch. Forziati dall'Urbanistica ai Lavori Pubblici (creando, tra l'altro, un possibile conflitto tra firme autorizzative)?

Secondo una teoria buonista si è attuata questa manovra, oltre che per un'esigenza di rotazione del personale, anche per rivitalizzare un'Area (la VII) che a seguito delle note vicende (aspettative, nomina di responsabili, part-time concessi ecc.) aveva un deficit di organizzazione e di personale che ha nociuto e poteva continuare a nuocere al regolare e spedito iter dei lavori pubblici.

Secondo un'altra teoria per sedare i malumori dell'utenza dell'Ufficio Tecnico.

Infatti, se diamo uno sguardo ai commenti, l'unica, e sottolineiamo unica, accusa che viene rivolta all'ex Responsabile dell'Urbanistica è quella di avere un brutto carattere (in estrema sintesi). Secondo molti nostri lettori Maurizio è spigoloso, pignolo, poco simpatico, per nulla malleabile, poco incline al rapporto umano, non particolarmente celere nello sbrigare le pratiche. Nessuno, e sottolineiamo nessuno, ne mette in dubbio la rettitudine e le capacità professionali.

Certamente alcune di queste caratteristiche costituiscono un difetto per chi ha rapporti con il pubblico (ma a questo è destinato un Responsabile?), d'altro canto per un Funzionario Pubblico molte di quelle caratteristiche costituiscono garanzia di imparzialità e di correttezza e sono propedeutiche al buon andamento della cosa pubblica.

Qualunque sia la molla che abbia spinto l'Amministrazione, noi al posto della Giunta ci avremmo pensato non una ma cento volte prima di prendere questa decisione (e facciamo di tutto cuore gli auguri all'arch. Nicoletta). Ma la decisione politica spetta alla Giunta che ha tutto il diritto di agire nel modo che ritiene più giusto per garantire l'efficienza della macchina burocratica.
A noi non resta che notare che il tempo, come sempre, è galantuomo e, quindi, (tanto per sparare un'altra terrificante frase fatta) ai posteri l'ardua sentenza  !