Questa mattina ho letto la convocazione della nostra amministrazione comunale relativa alla discussione sulle modalità di applicazione della tassa di soggiorno: imposta legittima, se vivessimo in un contesto di legalità garantita, ma l’impressione è che l’amministrazione si ricordi della vocazione turistica del nostro territorio solo per fare cassa.Pur condividendo il principio della tassa, penso che risulterà un aggravio solo per gli operatori in regola con la legge, e dispiace che la nostra categoria, invece di essere considerata l’asse portante dell’economia locale, sia sempre più relegata ai margini, estromessa da ogni discussione sulla programmazione, indiscutibilmente ignorata dalla politica.
Se l’amministrazione si fosse confrontata prima, o ne avesse conoscenza, saprebbe che gli albergatori, se hanno contratti con tour operator, sottoscrivono un documento con il quale, tra le altre informazioni, sono obbligati a comunicare se il comune applichi o meno la tassa di soggiorno e, se questa informazione non è stata già fornita, la tassa sarà a carico dell’albergatore.
Si pensa di spalmare una tassa su tutte le presenze turistiche, ma facendo finta di non sapere che l’80-90% di queste presenze sono sottratte a qualunque controllo, pur essendo quelle che più appesantiscono i servizi (spazzatura, acquedotto, fognature).Se l’applicazione dovrà avere una distribuzione omogenea della tassa, mi farebbe piacere conoscere la posizione dell’amministrazione in riferimento agli stanziali: mi sembra di capire che chi soggiorna per due mesi paga 6 notti, e chi in due mesi ha una rotazione settimanale ne paga 48!
Capisco le dinamiche delle varie campagne elettorali, e capisco che in politica, soprattutto quella locale, ci sia grande improvvisazione, e ci si addentri spesso in argomenti di cui si è completamente a digiuno, ma dispiace che con questa ignoranza si ingannino gli elettori, utilizzando paroloni e frasi d’effetto, e si arrechino danni al territorio gestendolo con assoluta improvvisazione.
Ad una settimana da Pasqua, ma non sarebbe la prima volta, il Paese è in condizioni impresentabili: un cantiere a cielo aperto, ed i nostri amministratori si giustificano parlando di grandi interventi infrastrutturali (di terzi e privati ossia Amalfitana Gas e Telecom), ma dimenticando che nelle aree sottoposte a cantiere c’è l’obbligo di ripristinare le condizioni di viabilità e sicurezza. Io vivo a Lago e garantisco che quotidianamente benedico gli amministratori per le grandi capacità di controllo del territorio.
La spiaggia dovrebbe essere presentabile almeno da Pasqua, se non tutto l’anno, ma per ripulirla dalle alghe bisogna aspettare che qualche bagnante alzi la voce. Questo sempre nell’ottica di favorire il turismo di qualità e la crescita del paese. Un paese dove le attività commerciali muoiono, dove non c’è controllo sulle aperture stagionali, dove i giovani sono scoraggiati e devono andarsene!Per ottimizzare le attività sarei quasi dell’idea di consigliare ai miei colleghi di aprire solo a luglio e agosto! A discapito, purtroppo, dei tanti giovani che lavorano nel turismo in maniera onesta, professionale e dignitosa.
L’amministrazione preferisce gli annunci: dalle dog toilette al centro commerciale naturale, dalla consulta degli operatori, agli appartamenti di qualità… quante belle parole per i comunicati stampa! Ma cosa è stato realizzato?
Piuttosto che provare a far emergere il sommerso, magari migliorando l’iniziativa di ospitalità trasparente, si discute se per la qualità di un appartamento valga una stella in più se il phon è da parete o da cassetto..!E si sceglie di tassare chi per le vacanze ha scelto una destinazione ufficiale e regolarizzata.
Sono consapevole di espormi a tutte le possibili obiezioni per aver purtroppo condiviso un percorso con parte di questi amministratori, non mi sottrarrò alle discussioni o alle critiche, purché abbiano un nome e un cognome.
Carlo Montone
Premesso che la tassa di soggiorno sia giusta come mi ero già espresso, sinceramente non posso non non essere d'accordo con quanto espresso dal signor Montone
RispondiEliminaI nostri politici sono impreparati su alcune cose ma certo non sull'utilizzo elettoralistico del loro ruolo. Questa tassa compare dopo le elezioni perché sarebbe stato impopolare parlarne prima. Per evitare critiche che si fa'? Prima si prepara un regolamento, poi si annuncia che sarà discusso in un'assemblea pubblica! Che ridere! Sono proprio curioso di vedere come può essere organizzata un'assemblea di questo tipo e in che modo può "votare" modifiche del regolamento! Al Comune servono soldi, adesso aspettiamo le tariffe per i rifiuti, che l'anno scorso si promise di ridurre!
RispondiEliminaIo credo che tra qualche anno S.Maria resterà vuota, ancora tasse,ma ditemi voi,questo paese cosa offre ai turisti? Anzi bagnanti. I turisti scelgono altre mete.
RispondiEliminaIo credo che queste nuove tasse sono la conseguenza delle serie difficoltà economiche finanziarie del comune che il sindaco e la sua amministrazione continua a negare..e credo pure che non finisce qua
RispondiEliminaE' la cosa più logica che possa esistere in un comune che voglia far turismo. Se ne parlo anni fa. Furono fatti studi statistici. Ha due implicazioni: finanziaria e di controllo. Ma comporta una riorganizzazione che sicuramente sarà appaltato quanto meno. Produrrà controllo e lavoro. Ma sono altri i punti interrogativi: primo il palese ritardo rispetto la stagione turistica potrebbe produrre una incidenza negativa. Secondo chi controlla? Altri ausiliari? Hanno potere di entrare in casa altrui? Non so. Quindi spetterebbe ai vigili. Ce ne sono? Aumenteranno e quanto costeranno? Da chi andranno? Smetteranno di fare la punta agli automobilisti? Terzo ed importante: la finalità, la struttura e funzione dell'imposta e'morale Chiara. Ma nella normativa ci sono libere interpretazioni facili che scommetto reindirizzeranno i flussi. Se utilizzata in modo non improprio sarà una gran cosa. Vediamo
RispondiEliminaLa tassa?? E' giusta se viene applicata anche a chi fitta in NERO!! (da FB)
RispondiEliminaIl territorio non è pronto a una cosa del genere, la ricettività va prima regolamentata ma siamo 30 anni dietro. (da FB)
RispondiEliminaUna tassa che esisteva già negli anni 70 ma che poi fu tolta.(da FB)
RispondiEliminaLa destinazione dei proventi
RispondiEliminaIl D.L. 23/2011 stabilisce che il gettito derivante dall'imposta di soggiorno deve “essere destinato a finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali”. Tuttavia dalla rilevazione effettuata dall'Osservatorio Nazionale sulla Tassa di Soggiorno curato dal centro studi Panorama Turismo emerge soprattutto che le Amministrazioni Comunali faticano a dichiarare con chiarezza gli investimenti che effettuano con i proventi dell'imposta di soggiorno. Di certo si assiste ad una notevole diversità nella gestione di tali fondi: sono pochi i casi in cui i rappresentanti del Comune decidono, insieme alle associazioni di categoria, dove investire tali proventi, perché nella maggior parte dei casi le Amministrazioni gestiscono tali fondi in maniera autonoma, senza concertazione con le categorie.
Si tratta di incassi che vengono destinati alle attività più varie, anche di spesa corrente o per non identificati “fini sociali”, non sempre in linea con le finalità turistiche. Emerge così che le priorità primarie dei Comuni, per quanto riguarda gli investimenti effettuati con gli incassi dell'imposta di soggiorno, siano quelle relative agli “eventi e manifestazioni” (16,4%), al “restauro e manutenzione musei e monumenti” (13,3%) ma alta è anche la quota destinata per le “strade ed il miglioramento della viabilità interna” (8,2%), all'”arredo pubblico” (7,6%), al “sostegno agli uffici IAT” (5%), alla “pulizie e decoro cittadino, al verde pubblico” (4,8%) alla realizzazione di “sito web” (3,8%) e “wi-fi e hotspot” (3,6%).
(da FB)
La tassa è giusta... vige in qualsiasi altra parte d'Italia. Certo è che bisogna applicarla non solo agli alberghi o B&B ma anche a chi fitta case senza denunciare la presenza dei turisti e soprattutto avere un turismo non di massa ma un po più selezionato.
RispondiEliminaInoltre ad una settimana da Pasqua diventa anche difficile se non impossibile fare i dovuti controlli.
Questo è un discorso vecchissimo...da cui non se ne è mai usciti.Spero sia la volta buona.
Deborah De Crinito
Ho letto che a Napoli la Tassa di soggiorno verrà utiilizzata al 40% per interventi a sostegno del turismo, mentre il 60% sarà destinato alla fiscalità generale: dunque è un modo come un altro per sanare i deficit comunali. E poi chi controllerebbe l'utilizzo effettivo delle somme incassate? L'unica certezza è che si vuole incassare senza problemi, cioè rivolgendosi agli albergatori in regola, che non possono scappare. Troppo complicato cercare soldi agli evasori, ai falsi residenti, a che affitta in nero, a chi non paga i rifiuti e l'acquedotto?
RispondiEliminapenso che il futuro sarà di quei politici che tagliano le tasse non di quelli che ne copiano in giro delle nuove solo per fare cassa , lo so che è difficile per i VECCHI uscire da alcune dinamiche ben cementate nella loro testa ma allora i cittadini devono capire che c'è bisogno di un cambio radicale .
RispondiEliminaInvece di chiedersi se e come applicare la tassa di soggiorno, gli amministratori farebbero meglio a chiedersi come mai ad Acciaroli ad aprile c'è il concerto di Gino paoli e >sergio Cammariere, e a Castellabate Pinco de Pallinis!!!
RispondiEliminaE per capire meglio come si intende il ruolo di amministratori, basti pensare che è già stata fissata per il consiglio comunale del 30 marzo l'approvazione dell'imposta di soggiorno! Ma come? Non si era detto che il 27 marzo se ne sarebbe discusso con le categorie interessate? Allora questo invito alla discussione era l'ennesima presa per i fondelli! Fate, fate, ma poi non vi lamentate se i cinquestelle vi sorpassano a mille all'ora!
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