venerdì 2 giugno 2017

Pescato di Paranza, OK ma...

Sgombriamo immediatamente il campo da un possibile equivoco. La Sagra del Pescato di Paranza che si terrà da stasera a Domenica è senza dubbio un'ottima manifestazione, che negli anni si è dimostrata un traino eccezionale di promozione turistica, ottimamente pubblicizzata in tutta la Campania e sui social e che, oltretutto, organizzata al di fuori dei canonici "luglio ed agosto", ha il merito dare attuazione pratica alle intenzioni dell'Amministrazione di "allungare la stagione estiva".
Detto questo, la Sagra del Pescato di Paranza diventa la dimostrazione pratica delle strutturali carenze gestionali ed  organizzative  che affliggono questa Amministrazione e della superficialità con cui vengono approvati, ed interpretati, i regolamenti.
Un lettore a proposito della Sagra ci scrive:
"stasera per rimanere in tema di coerenza di questa amministrazione si preparano ad allestire l'ennesima sagra del pescato di paranza. che come regolamento prevede un massimo di due giorni non consecutivi.."
Per rispondere siamo andati a consultare il "Regolamento per lo svolgimento delle Manifestazioni Temporanee". E qui cominciano i primi problemi. Quello pubblicato sul sito è il Regolamento vigente? Ogni volta che consultiamo il sito alla ricerca di un regolamento, quando e se lo troviamo, siamo assaliti da questo dubbio in quanto la relativa sezione del sito istituzionale è piuttosto pasticciata, senza nessuna divisione sistematica, con la compresenza di regolamenti vigenti, vigenti ma non aggiornati e regolamenti "storici", elencati senza un ordine comprensibile.
Diamo per scontato che  il regolamento  approvato dal Consiglio Comunale del 18.7.2012 con delibera n. 20 sia quello vigente. L'articolo 2, comma 4,  del regolamento così recita:
"il monte giorni complessivi, per ogni singolo soggetto proponente, per le singole manifestazioni temporanee con somministrazione di alimenti e bevande non può esser superiore a giorni due nel periodo 1° luglio – 31 agosto con la precisazione che ogni singola manifestazione deve avere una durata massima di giorni uno. Per il periodo dal 1° settembre al 30 giugno, in caso di meritevolezza dell’iniziativa, la manifestazione può avere la durata di due giorni consecutivi. In ogni caso, sia per il periodo 1 luglio – 31 agosto che per il periodo 1° settembre 30 giugno, lo stesso soggetto non può organizzare più di una manifestazione se non sono decorsi giorni trenta dall’ultimo proprio evento.
Detti limiti possono essere annualmente aggiornati con delibera di Giunta Comunale in concomitanza con l’approvazione del calendario previsto dal successivo art. 4"
Al di là di "meritevolezza", l'articolo è chiarissimo. E della portata dell'articolo (ed implicitamente della sua vigenza) ne è consapevole anche la Giunta che nel dare il patrocinio chiarisce:"

A parte il fatto che del "calendario delle manifestazioni" all'Albo non c'è traccia, la toppa è peggiore del buco. Infatti l'articolo 4  specifica:


Quindi tra i limiti da cambiare non c'è quello della durata massima di due giorni consecutivi che è perentorio e tassativo.
Fermo restando che il calendario non c'è, o almeno non ci risulta che ci sia, che le eventuali  modifiche dei limiti devono essere ad indirizzo generale e non "ad eventum",  che non siamo (noi) in grado di stabilire quando le proposte sono arrivate in quanto c'è il protocollo e non la data e altre cosette che nulla tolgono e nulla aggiungono, ancora una volta c'è la dimostrazione che quando viene approvato un regolamento si utilizzano modelli generali che mal si adattano alle situazioni locali
Diceva Calamandrei :Il panorama legislativo italiano è pieno di regole stupide, illogiche o addirittura dannose. Ma il buon legislatore queste norme le "cambia" per non obbligare chi deve applicarle a "piegarle".

5 commenti:

  1. Gent.mo amministratore, sono grato per aver sottolineato l'incoerenza del regolamento e la'improvvisazione della giunta, ma ci terrei a dire che la destagionalizzazione non puo essere considerata ilponte del due giugno che in un posto di mare è storicamente la prima grande giornata di esodo al mare. Sarà anche lodevole l'iniziativa, ma perchè non farla magari a metà maggio? a fine settembre? senza pestare i piedi ad un ristoratore come me, che priima di aprire l'attività ho costi di consulenti, HCCP, contributi previdenziali, tasse, spese di personale, fitto etc., e soprattutto nessun patrocinio del comune.
    tra l'altro ho fatto un giro su internet nessun paese di mare si concentra su sagre in questo periodo, ci sarà un perchè??? Auguri e buona Festa della Repubblica

    RispondiElimina
  2. A proposito di regolamenti: ma è possibile che a distanza di circa due mesi dalla sua approvazione, sul sito del Comune, nella pagina dei Regolamenti, non è stato ancora riportato il Nuovo Regolamento della tassa sui rifiuti, ed è presente ancora soltanto quello del 2007 ?!?

    RispondiElimina
  3. Quasi un secolo fa, John Maynard Keynes ha dimostrato che le virtù economiche private, come la parsimonia, possono avere risultati catastrofici quando diventano politiche pubbliche (l’austerità). “Assecondare il cliente è il mantra del management, ma quando viene applicato alla religione, alla politica, alla società, può causare disastri”,

    RispondiElimina
  4. Caro amministratore ,io chiedo le chiedo se i prezzi delle varie prelibatezze non siano stati esorbitanti?
    Che sia stata da traino di promozione turistica mi sta anche bene,ma con gli stessi soldi una persona con la sua famiglia penso vada a mangiare al ristorante

    RispondiElimina
  5. vado fuori tema, ma mi incuriosisce una domanda e vorrei porla agli amministratori.
    Quando sono state assegnate le concessioni demaniali sono state fatte delle graduatorie in base alle categorie e ai gruppi che partecipavano ai vari lotti. Puo oggi un concessionario cedere arbitrariamente la propria concessione senza rispettare le stesse regole?? ossia può vendere un diritto che non viene più rispettato???

    RispondiElimina

Se volete rispondere ad un singolo commento cliccate su Rispondi sotto il commento stesso.