Chi ha paura della Sirena e del Castellano

Come segnalato su Facebook siamo stati oggetto di un attacco informatico. Parliamo di "attacco informatico" per rendere il concetto, in realtà si è trattato di una passeggiata in quanto adottiamo strumenti di difesa non particolarmente sofisticati. Non abbiamo server virtuali, non mascheriamo gli IP, non utilizziamo software o siti anonimizzanti. E ciò perchè, ribadiamo per l'ennesima volta, che la scelta fatta dagli amministratori di utilizzare gli pseudonimi per gli autori (fissi e/o occasionali) non risponde all'esigenza di nascondere le identità, ma a quella di focalizzare la discussione sui fatti e sulle idee e non sulle persone. Se l'intrusione aveva lo scopo di scoprire le fonti, temiamo che i "pirati" siano rimasti delusi, perchè le nostre fonti sono i documenti ufficiali che sono a disposizione di tutti i cittadini. Il nostro è solo un lavoro di rilettura critica dei documenti alla luce dei precedenti, delle leggi, della normativa e dei regolamenti comunali. Non abbiamo talpe e cerchiamo, nei limiti del possibile, di essere certi dell'identità dei lettori che ci segnalano casi specifici proprio per evitare che qualcuno si serva di noi per regolare conti personali e/o politici. Dopo una lunga riflessione abbiamo deciso di continuare (per il momento con questo blog provvisorio) e di continuare nella forma attuale perchè se è vero che è un blog anonimo è anche vero, come diceva Chesterton che " se nessuno conosce tutti, molti conoscono alcuni". Vogliamo continuare perchè riteniamo che, seppur in minima parte, contribuiamo ad informare i cittadini e a far da sprone per l'Amministrazione. Nostro malgrado siamo stati costretti, per motivi che non dipendono dallo nostra volontà, ad informare della cosa la Polizia Postale. Siamo sicuri, o almeno vogliamo essere sicuri, che si sia trattato di un gioco o di una bravata, ma esistono tutta una serie di norme del Codice Penale che non possono essere disattese.