AVVISO PUBBLICO Area Finanziaria: Che fine ha fatto la PEC?

Come già segnalato l'Amministrazione ha emanato un avviso pubblico per la copertura di 1 posto a tempo determinato di collaboratore (dirigente) presso l'Area Finanza-Economia e Tributi. Tra le tante singolarità (una l'abbiamo già segnalata ieri, di un'altra ci occuperemo prossimamente) ce ne è una che può provocare qualche problema. Per l'invio delle domande sono previste due modalità (quelle indicate dalla norma del 1994): l'invio tramite raccomandata A/R (non fa fede il timbro postale, cosa a discrezione dell'Amministrazione ma il breve tempo per l'inoltro delle domande, 10 giorni dalla pubblicazione, qualche problema lo pone) e la consegna diretta. Non si fa nessun cenno alla presentazione tramite Posta Certificata (PEC). Una circolare della Funzione Pubblica ha chiarito (senza entrare nel tecnico e nello specifico) che la PEC  è uno dei mezzi assolutamente legali per l'invio delle domande di partecipazione e ciò senza necessità di interventi regolamentari o di specifiche nel bando di concorso per essere efficaci.

La stessa circolare, al fine di evitare possibili contenziosi, invita le Amministrazioni ad adeguare per esigenze di trasparenza e chiarezza, i propri atti a quanto sopra descritto (trasmissione tramite PEC NdA) al fine di rendere ancora più inequivocabile per il candidato la moderna modalità di relazionarsi con la pubblica amministrazione e favorire, soprattutto con le nuove generazioni, il sistema di comunicazione telematica

Perchè l'Amministrazione continua ad ignorare la trasmissione tramite PEC? 

E' quasi certo che l'Avviso Pubblico non è passibile di nullità, ma è  certo al di là di ogni dubbio che è facoltà degli aspiranti inviare la domanda tramite PEC. 

Come si comporterà la commissione se arriveranno domande tramite PEC?