La Giunta Comunale di
Castellabate l'8 Gennaio ha deliberato di ricorrere al TAR contro la
delibera del Coordinamento Istituzionale del Piano Sociale S7 che ha
designato quale comune capofila Vallo della Lucania al posto di
Castellabate. La proposta è stata avanzata in Giunta dal
ViceSindaco. Pensiamo che questo sia dovuto alla duplice figura
giuridica del Sindaco Spinelli che era Presidente del Coordinamento
Istituzionale e, in quanto tale, presiedeva la riunione che ha
assunto la delibera ed è Sindaco del Comune la cui Giunta ora
intende ricorrere al TAR contro quella delibera.
Vorremmo, pur non essendo
tecnici, sottolineare che il Presidente di un Assemblea è anche il
dominus della situazione. E', cioè, colui che (come dice
anche il Regolamento del Coordinamento Istituzionale) stabilisce
gli argomenti da porre all'Ordine del Giorno, coordina i lavori delle
sedute, assicura il regolare svolgimento dei lavori del
Coordinamento, modera la discussione, concede la facoltà di parlare,
proclama il risultato delle votazioni.
Dal verbale della seduta apprendiamo che “ Il Presidente (Spinelli N.d.A) legge
la proposta depositata dal Sindaco del Comune di Vallo e rileva la
necessità della relativa istruttoria da parte della struttura
tecnica dell'ufficio di piano.”
Perchè il Presidente, ossia il Sindaco del Comune di Castellabate,
una volta accertata la presunta irregolarità non ha impedito che
sulla proposta si votasse? E' facolta del Presidente non mettere
ai voti proposte non regolarmente presentate o mancanti di specifici
requisiti normativi o comunque estranee all'oggetto. Perchè non
avvalersi di tale facoltà spostando sui Comuni dissenzienti l'onere
del ricorso al TAR?
E veniamo ai motivi del ricorso che il Vicesindaco illustra nella
proposta sottoposta alla Giunta.
a) la proposta posta ai voti ed approvata, non inclusa all'ordine
del giorno tra gli argomenti da trattare, priva di qualsivoglia
sottoscrizione, non è stata depositata in tempo utile per consentire
ai componenti del Coordinamento di prenderne visione e quindi di
deliberare con cognizione di causa. Peraltro l'argomento poteva
essere trattato solo in presenza di tutti i componenti in carica del
Coordinamento;
Partiamo da questa ultima considerazione, ossia la presenza di
tutti i componenti in carica. In realtà il Regolamento di
funzionamento del Coordinamento Istituzionale (quello pubblicato sul
sito) sembra dire una cosa diversa.
Infatti, all'art. 10, così recita il Regolamento:
Ordine
dei lavori e dichiarazioni a verbale
1.
L’ordine del giorno è stabilito dal presidente del C.I. L’esame
degli argomenti segue l’ordine di iscrizione
dell’Odg. Su proposta del Presidente o di ciascun componente, può
essere richiesta l’inversione
degli argomenti all’ordine del giorno. Gli argomenti non
iscritti all’ordine del giorno, possono essere
discussi qualora il Coordinamento Istituzionale, a maggioranza dei
presenti, lo ritenga
opportuno e comunque dopo la discussione di tutti gli argomenti
posti all’ordine del giorno.
Quindi è pacifico, almeno che quello pubblicato all'albo non sia il
Regolamento vigente, che un argomento non iscritto all'ordine del
giorno può essere discusso quando è ritenuto opportuno dalla
maggioranza dei presenti . Ma un legale potrebbe obiettare che la
maggioranza è necessaria per la discussione ma occorre la presenza
totalitaria. Non siamo riusciti a trovare, per nostre incapacità tecniche, norme che giustifichino
tale contestazione, ma a questo punto è opportuno porsi un'altra
domanda.
La proposta di deliberazione di Vallo integra la fattispecie di nuovo
punto all'ordine del giorno come rileva il Comune di Castellabate
(la proposta posta ai voti ed approvata, non inclusa
all'ordine del giorno tra gli argomenti da trattare)?
Secondo noi la risposta è no, in quanto essa è
semplicemente una proposta alternativa a quella del Comitato
Ristretto e rientra pienamente nei provvedimenti previsti dal
punto 2 dell'Ordine del Giorno " Indicazioni per l'avvio
delle procedure
finalizzate al funzionamento dei nuovi Ambiti, così
come definiti dalla Delibera di Giunta Regionale n. 320/2012"-
Presa d'atto e successivi provvedimenti".
D'altro canto, ancora una volta, il Regolamento del Coordinamento
Istituzionale non lascia molti dubbi.
Articolo
14
Deliberazioni
del Coordinamento Istituzionale
1. Il Coordinamento Istituzionale può altresì adottare
deliberazioni diverse dalle proposte di atto presentate, mediante l’approvazione di appositi
emendamenti o disponendo che le proposte di atto vengano modificate sulla base dell’indirizzo assunto in
merito.
Anche qui, quindi, non sembra esserci molto spazio per le doglianze
dell'Amministrazione di Castellabate.
Per oggi ci fermiamo qui, domani analizzeremo il punto b) della
delibera di Giunta del Comune di Castellabate.