Gli affidamenti da parte dei Comuni alle Società Partecipate provocano, e probabilmente provocheranno sempre, approvazioni entusiastiche e dubbi profondi, grandi aspettative e grandi delusioni, ottimi risultati o gestioni catastrofiche, polemiche politiche, inchieste giornalistiche e procedimenti amministrativi e/o giudiziari.
E' indubbio che la possibilità per i Comuni di poter affidare i propri servizi pubblici a società che li vedono azionisti principali, se non addirittura unici, porta con sé una serie di vantaggi. I Comuni possono ottimizzare i costi, possono esercitare un controllo stringente sulla correttezza della gestione e sulla qualità del servizio, possono incrementare l'occupazione locale. D'altro canto questa possibilità offerta ai Comuni non deve trasformarsi nella facoltà, per i Comuni stessi, di ignorare e/o aggirare le regole e le norme che si sono dati a garanzia della trasparenza e dell'imparzialità della Pubblica Amministrazione.
Il Consiglio Comunale nel 2016 ha approvato un "REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE CONCORSUALI E DELLE MODALITA’ DI ASSUNZIONE" nel quale vengono indicati i criteri prestabiliti di valutazione delle prove e dei titoli validi per tutte le procedure, e ciò al fine di "generalizzare" tale valutazioni evitando il cosiddetto "effetto sartoria".
Anche la Castellabate Servizi si è dotata di un proprio "REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI E PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE" ma, in questo regolamento, i criteri di valutazione prestabiliti non ci sono.
Ora si potrebbe discutere a lungo sulle questioni giuridiche sottese agli affidamenti in house (compresa quella della possibilità di derogare ai regolamenti comunali), ma questo esula dagli scopi del blog. Noi vorremo solo che il Comune, nella sua qualità di socio unico e controllore della Castellabate Servizi, "consigliasse" alla società di adottare il regolamento che il Consiglio Comunale ha approvato per le assunzioni dei dipendenti comunali.
Facciamo un esempio. Per quanto riguarda i titoli di studio il Regolamento Comunale prevede l'assegnazione di un punteggio che va da un minimo di 1 ad un massimo di 3.50 punti. E prevede punteggi min. e max per i vari titoli.
Il regolamento della Castellabate Servizi non prevede nulla. E questo comporta che ogni avviso fa storia a sé.
AVVISO AUSILIARI DEL TRAFFICO
Titoli di studio Min 0.50 Max 2
Titoli di servizio Min 0.00 Max 4
Colloquio Max 30
AVVISO CUOCO
Titoli di studio Min 5.00 Max 10
Titoli di servizio Min 5.00 Max 10
Colloquio Max 30
Inoltre l'art. 13 comma 4 del Regolamento della Castellabate Servizi così recita: "L’avviso di selezione così redatto deve essere pubblicato per almeno quindici giorni sul sito web della Società, fatta salva, in relazione alla particolare natura del profilo professionale richiesto, di ricorrere anche ad altre modalità di pubblicità, quali, a titolo esemplificativo, la pubblicizzazione su siti internet, quotidiani locali e/o nazionali, e così via".
L'Avviso è stato pubblicato il 13 Ottobre e le domande scadono il 23 Ottobre. E' pacifico che non ci siano i 15 giorni. Ma al comma 5 dello stesso articolo si precisa che :"Il CDA si riserva di derogare ai termini di cui al comma 4 di fronte a particolari esigenze ecc. ecc."
Niente di male. Ci rendiamo conto di come la Castellabate Servizi stia lavorando in un clima di tempi ristretti e di enorme pressione, comunque tre avvisi (ausiliari, manutentori, addetti mensa), tre deroghe.
Bella questa.....dunque un colloquio vale 30, più di quanto valga il cumulo di titoli di studio e servizio insieme!
RispondiEliminaDunque chi fa un colloquio da 30 ( con valutazione di per sé opinabile e soggettiva) è a posto.
Ma via! Roba da ridere/ piangere.