Come ricorderete, a seguito di un esposto di 4 consiglieri di minoranza, La Giunta, alcuni consiglieri di maggioranza e alcuni dipendenti (in tutto 13 persone) erano stati indagati per alcune irregolarità in merito alla violazione del Patto di Stabilità e alla redazione del Bilancio del 2012.
All'epoca già sostenemmo che è improprio addebitare ogni comportamento all'ambito penale. Nel caso specifico sostenemmo. con diversi post, che, soprattutto in riferimento al patto di stabilità, gli uffici avevano, in buona fede, preso un grosso abbaglio e che il Sindaco, fidandosi dei propri dirigenti dell'epoca, aveva avallato e difeso un comportamento indifendibile da un punto di vista normativo.
Ora, come era ampiamente prevedibile, da parte della Magistratura è arrivato il non luogo a procedere.
Come blog ne siamo felici in quanto abbiamo sempre discusso di "politica" mai cavalcando le inchieste giudiziarie, come cittadini tiriamo un sospiro di sollievo vedendo i nostri amministratori e i nostri dipendenti liberati dal sospetto e dalle accuse, come contribuenti qualche motivo di disappunto lo nutriamo. E ciò perchè, sulla base dell’art.7 bis della legge n.125/2015 le spese legali sostenute dagli indagati saranno, fino a concorrenza della misura massima prevista dal Ministero, a carico del Bilancio comunale e, quindi, del contribuente.
Quindi oltre ai rimborsi che ci accolliamo per le diverse assoluzioni nei procedimenti che vedono, loro malgrado, coinvolti i dipendenti, ora ci accolleremo anche quelli degli Amministratori che già ci costano quasi 85.000 euro l'anno. Forse bisognerebbe studiare un meccanismo diverso, ma finchè c'è questa legge non c'è nulla da eccepire. Dura lex, sed lex.
Il Sindaco, nel manifestare la propria soddisfazione, ha ribadito che :"Il tempo è galantuomo". Concordiamo con Costabile, ma ci vogliamo togliere un sassolino dalla scarpa. Quando ad usufruire del non luogo a procedere fu un dipendente comunale, la Giunta decise di opporsi in giudizio alle pretese del dipendente in quanto :"la formulazione della sentenza
in oggetto riconosce alla pronunzia natura processuale e non di merito e, come tale porta ad escludere
- sic et simpliciter - la possibilità di dar luogo ad un rimborso delle spese legali in quanto mancherebbe
una verifica giudiziale definitiva circa l’assenza del dolo o della colpa grave come richiesto dal
legislatore (del. Corte dei Conti 1/2014/PAR Friuli Venezia Giulia, Del. 245/2012/PAR Corte dei conti sez.
Controllo per il Veneto) e, per l’effetto di dover incaricare il Sindaco per la nomina di legale per la
rappresentanza dell’Ente".
E, solo dopo che il nostro blog segnalò l'assurdità della cosa, si addivenne ad un accordo transattivo con il dipendente.
E, solo dopo che il nostro blog segnalò l'assurdità della cosa, si addivenne ad un accordo transattivo con il dipendente.
Infine non possiamo non ribadire quanto scritto in altra occasione, sottolineando la nostra perplessità sul fatto che, questo, sia un caso in cui ricorrano i presupposti per il rimborso:
"L'essere assolti è una condizione necessaria ma non sufficiente. Condizione necessaria, invece, è che non ci sia conflitto d'interessi con l'Ente. A nostro modesto avviso il Sindaco e gli altri componenti della Giunta e del Consiglio, pur agendo nella loro funzione di amministratori, agivano in una funzione propria di gestione (approvazione del Bilancio) e non in una funzione delegata o rappresentativa (firma di atti, decreti etc.). In questo caso, quindi, c'è un conflitto d'interessi in quanto il rapporto era tra l'Ente e il Sindaco e l'Ente potrebbe, o dovrebbe, addirittura costituirsi parte civile (nel caso di un'ordinanza, invece, il rapporto è tra Ente e Cittadino )"
"Beh, se è vero, come è vero, che gli amministratori sono accusati di aver con abuso procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale al Comune di Castellabate è altrettanto vero che nell'elencare le violazioni (presunte) compiute nell'approvare il Bilancio il GIP per (almeno due volte) scrive "con conseguente danno patrimoniale per l'Ente cagionato..."
"Beh, se è vero, come è vero, che gli amministratori sono accusati di aver con abuso procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale al Comune di Castellabate è altrettanto vero che nell'elencare le violazioni (presunte) compiute nell'approvare il Bilancio il GIP per (almeno due volte) scrive "con conseguente danno patrimoniale per l'Ente cagionato..."
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