Inviata da un lettore che si firma HIC
Cara Sirena e caro Castellano,
in questi giorni, guardando i lavori pubblici che starebbero cambiando volto al nostro paese, mi sono sorti alcuni dubbi sulla definizione di interesse pubblico e su quella di interesse privato; considerato che voi avete mostrato attenzione e competenza in materia vorrei chiedervi di aiutarmi a chiarirli.
Ad esempio: se la ristrutturazione di un municipio è un intervento di interesse pubblico, è anche prioritario rispetto alla ristrutturazione delle scuole?
Lo dico perché le scuole elementari di S. Maria, notoriamente in condizioni vergognose di degrado, indecorose, fatiscenti ed anche brutte, sono attualmente gravate anche della perdita della palestra che, paradossalmente, è stata adibita ad uffici non agibili perché privi dei requisiti minimi di igienicità.
Il risultato è la contemporaneità tra il cantiere della palestra, concluso ma inutile, e quello aperto tra carte ed impiegati al municipio, dove troneggia uno striscione che ispira ad esultare per i progressi raggiunti, e ciò ci tranquillizza.
Nella vicenda non s’avverte grande attenzione per l’interesse pubblico, nemmeno da parte delle Suore Benedettine di Montevergine che, si dice, avrebbero rifiutato al Comune l’utilizzo temporaneo dell’ex asilo Villa Lucia durante l’esecuzione dei lavori.
Se la cosa fosse vera (io non ci credo), non sarebbe una prova di misericordia da parte delle proprietarie della bellissima residenza di S. Scolastica, alle quali fu concesso di utilizzare Villa Lucia solo, appunto, per interessi pubblici, secondo la volontà della Famiglia Izzo che, con tale condizione, la donò alla Parrocchia di S. Maria a Mare.
Altro dubbio: la salute dei pedoni è un problema di interesse pubblico? Me lo chiedo perché sono sorti contrasti per individuare quale sia l’Ente che dovrebbe realizzare un marciapiede, sebbene, a mio parere, il marciapiede sia un obbligo per la sicurezza e non un capriccio: dunque l’illecito sta nella mancanza del manufatto, non nella sua realizzazione da parte di un Ente piuttosto che di un altro.
Infine la questione delle spiagge: da decenni diminuisce l’uso pubblico, non solo per l’erosione ma soprattutto per le concessioni indiscriminate ai privati: oggi una parte dell’arenile si sta spostando altrove, ma a danno di quali interessi?
Grazie dell'attenzione
Nulla da dire. Ha ragione.
RispondiEliminaavrei un'altra domanda: se i lavori sul litorale sono per evitare l'erosione costiera, come mai vengono fatti nelle località (marina Piccola, Porta delle Gatte, Torre Perrotti) in cui non c'è nessun fenomeno di erosione?
RispondiEliminaDal progetto si capisce senza ombra di dubbio che il tutto è finalizzato ad aumentare la sabbia sotto la Torre Perrotti e creare un porto più grande alle Gatte... il fenomeno dell'erosione è a al Lago...
EliminaDunque, riepiloghiamo: il tanto atteso intervento contro l'erosione non serve a contrastare l'erosione; la palestra attrezzata ad uffici non può servire come uffici; i lavori nei vicoli non sono serviti perchè devono essere rifatti; il marciapiede non può servire perchè non può essere realizzato...ma allora a cosa servono i lavori pubblici? Evidentemente il loro scopo non è realizzare utilità ma solo essere eseguiti, in qualunque modo.
RispondiEliminaIl commento conteneva un paragone che abbiamo eliminato non perchè fosse diffamatorio o perchè violasse particolari norme del blog, ma più semplicemente perchè faceva riferimento ad eventi storici che in questi giorni potrebbero essere male interpretati o considerati di dubbio gusto.
EliminaSi chiama "politica del fare"...!!
EliminaCome dice Renzi: bisogna fare, saper fare e far sapere; a noi manca la seconda
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