Prima di pubblicare la seconda parte di LO SPIFFERO: Grandi Manovre? vogliore fare alcune puntualizzazioni tecniche. Leggendo alcuni commenti ci siamo resi conto che c'è una certa confusione sulle "quote rosa" che, a Castellabate, entreranno in vigore dalle elezioni comunali del 2016. Abbiamo chiesto lumi ad un nostro collaboratore occasionale che ci ha inviato questo post:
Chiariamo innanzitutto che i calcoli previsti dalla normativa vanno fatti sulla lista dei candidati e, quindi, su "12" (in caso di lista completa) in quanto non viene conteggiato il candidato sindaco. E' bene ricordare, inoltre, che le liste dei canditati, per i comuni come Castellabate con meno di 10.000 abitanti , devono essere composte da minimo 9 e massimo 12 candidati (il numero minimo è tassativo, nel senso che se si presenta una lista con 8 candidati questa viene esclusa, mentre si può presentare una lista con 13 o più candidati che la Commissione Elettorale Circondariale provvederà a ridurre a 12.)
L'art. 2 della legge 215/2012 ha introdotto il riequilibrio di genere. In parole povere una lista non può contenere più dei 2/3 dei canditati appartenenti allo stesso sesso. Per comodità e per aderenza alla realtà locale identifichiamo il genere più rappresentato come uomini, quello meno rappresentato come donne .
Se viene presentata una lista completa, ossia con 12 candidati, dovranno essere presenti 8 uomini e 4 donne. Se, invece, si presenta una lista con 11 candidati dovranno essere presenti 7 uomini e 4 donne (si arrotonda all'unità successiva il genere meno rappresentato). In caso di 10 candidati il rapporto sarà 6 uomini e 4 donne, mentre nel caso minimo, ossia lista con 9 candidati, il rapporto sarà 6 uomini e 3 donne.
Fin qui tutto semplice.
Ma se un candidato Sindaco presenta una lista con 12 candidati contenente 9 uomini e 3 donne? La risposta dovrebbe essere abbastanza semplice : "la lista viene esclusa". Ed invece no! Siamo in Italia ed esiste l'UCCS, ossia l'Ufficio Complicazioni Cose Semplici. La norma prevede che venga sottratto un candidato "uomo" (in realtà del genere maggiormente rappresentato) fino a che non sia rispettata la proporzione tra i generi. Quindi sottraiamo un uomo, ed avremo una lista di 11 candidati con 8 uomini e 3 donne (quindi condizione non rispettata). Sottraiamo un altro uomo ed avremo una lista con 10 candidati, 7 uomini e 3 donne (condizione non rispettata). Sottraiamo un altro uomo e avremo 9 candidati, 6 uomini e 3 donne. Finalmente la condizione è soddisfatta e la lista potrà partecipare alla competizione elettorale.
E se invece presentiamo una lista con 10 uomini e 2 donne? Sottraiamo un uomo fino ad arrivare a 9 candidati, 7 uomini e 2 donne. La condizione non è rispettata, quindi, dovremmo sottrarre un altro uomo. Ma l'UCCS ci dice che questo meccanismo si mette in atto fino a raggiungere il numero minimo dei candidati da mettere in lista . Nel nostro Comune il limite minimo è 9 e, quindi, stop alle sottrazioni e parteciperà alle elezioni una lista di 9 candidati, con 7 uomini e 2 donne.
E si presenta una lista con 12 uomini e 0 donne?. Ferma restando la possibilità di una pronuncia giurisprudenziale, in teoria potrebbe partecipare alle elezioni una lista con 9 candidati uomini e senza donne.
E questo perchè siamo di fronte ad una norma che prevede un meccanismo correttivo ma che, a differenza di quanto avviene per i comuni al di sopra dei 15.000 abitanti, non prevede alcuna sanzione nel caso non sia possibile applicare fino in fondo questo meccanismo per il riequilibrio di genere.
NB: Il post serve semplicemente a far comprendere il meccanismo al di là di quelle che potrebbero essere eventuali interpretazioni giurisprudenziali (siamo in Italia!!!)
Ma fatemi capire una cosa dove sarebbe il problema delle quote rosa se hanno i voti salgono senza voti nn penso
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