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Foto da Trend Online |
TARI: Il Sindaco, anche sul sito istituzionale, continua a parlare di "riduzione della tassa". Noi stimiamo il Sindaco, ci è istintivamente simpatico e diremmo quasi che "gli vogliamo bene", ma questo non ci esime dal dire che ha uno strano concetto di "riduzione". Per quanto riguarda le famiglie monocomponenti c'è stata una riduzione del 30%, ma come abbiamo sottolineato ormai fino alla nausea, si tratta di una riduzione su una somma non dovuta e, quindi, non una "riduzione" del 30% ma un "aggravio" del 137%. Anche la riduzione del 50% per le "attività scoperte" riguarda una riduzione su una somma che dovrebbe essere stata, per logica e per similitudini con regolamenti di altri enti, di tale importo già ab origine. Aprendo una parentesi, su alcune occupazioni di suolo pubblico andrebbero fatte delle verifiche per quanto riguarda l'effettiva utilizzazione temporale e sull'adesione ai dettami del regolamento (come diciamo spesso se un regolamento non va bene si cambia, non si "supera"). Infine il Sindaco spiega che la "riduzione" è dovuta anche all'opera degli uffici. Meritoria certamente l'opera degli uffici, ma non vorremmo che passasse come un merito, quella che è stata una sovrastima del ruolo dovuta a disorganizzazione. Quante fossero, per esempio, le famiglie composte da un unico componente over 60 residente da almeno dieci anni era un dato ottenibile in una frazione di secondo con una semplice query.
IMPOSTA DI SOGGIORNO A giudicare da quanto si sente in giro, i cittadini di Castellabate sono in maggioranza più che favorevoli all'introduzione dell' Imposta di Soggiorno. Un po' meno favorevoli lo sono gli operatori turistici. E non perchè contestino la tassa, più semplicemente sollevano seri dubbi sui tempi e sui modi dell'istituzione. Ed è difficile dar loro torto. L'Amministrazione ha dimostrato, in questa vicenda, carenze organizzative e di pianificazione piuttosto gravi. Ed ha dimostrato anche scarsa conoscenza del "mercato" turistico. Addirittura in un primo momento avevano previsto la "riduzione" della tassa nel periodo invernale (che invece ora sembra essere stata abolita), quando è noto anche ai sassi che in quel periodo il turismo andrebbe "incentivato" e non, seppur lievemente, penalizzato. Ma è paradossale introdurre una tassa ad aprile per giugno. I "turisti fai da te" probabilmente non avranno problemi, ma i tour operator che hanno già chiuso i contratti, saranno disposti a rivedere le condizioni o la tassa finirà per gravare sulle spalle degli operatori turistici?
E, senza prenderci ingiro, sappiamo tutti che la maggioranza dei "turisti" è costituita da "bagnanti" che sfuggono alle statistiche e ai controlli. Non era meglio, prima d'introdurre l'imposta, predisporre un piano per una seria lotta al "sommerso" rendendo così l'imposta più equa? Ed infine il Sindaco dice che "l'istituzione dell'imposta è stata condivisa dagli operatori turisti nella riunione del 27 marzo..". Al di là del fatto che siamo stati particolarmente sfortunati in quanto abbiamo avuto contatti solo con operatori critici, ma cosa dovevano condividere il 27 marzo considerato che l'introito (e quindi l'introduzione) dell'imposta era già previsto nel bilancio provvisorio approvato dalla Giunta il 22 Marzo?
PARCHEGGI. L'Amministrazione ha deciso che alcuni parcheggi, che gli scorsi anni erano a pagamento dal 15 giugno al 15 settembre, da quest'anno siano a pagamento dal 1° Aprile (e non è un pesce d'aprile) al 30 Settembre (per ora). Ora l'Assessore (o il consigliere) al ramo ci spiegherà che anche questa è una riduzione delle tasse, a noi sembra che sia un ulteriore aggravio per i cittadini di Castellabate (già penalizzati durante la stagione invernale dai parcheggi di Piazza Izzo e Villa Matarazzo) considerato che in quel periodo saranno in massima parte loro ad usufruirne. D'altro canto, avendo anticipato l'entrate in vigore dei parcheggi a pagamento, perchè non si è anticipata anche l'adozione della ZTL? La gestione è stata affidata, ovviamente, alla Castellabate Servizi che, secondo il Sindaco ha svolto un ottimo servizio. Condividiamo avendolo constatato de visu e anche perchè, parafrasando Shakespeare, "Lo dice il Sindaco e Costabile è uomo d'onore". D'altro canto, come dice anche il Sindaco, aspettiamo l'approvazione del Bilancio della Castellabate Servizi, perchè al momento conosciamo "ufficialmente" i costi per il Comune, ma siamo all'oscuro degli incassi e, quindi, della convenienza e dell'economicità del servizio.
Perchè questa dell'economicità è una tematica che spesso viene sacrificata, giustamente, sull'altare della qualità. Il che è cosa buona e giusta, ma la "qualità" è un parametro che se sfugge al raffronto con i prezzi rende impossibile il confronto e, in un certo senso la concorrenza. Per esempio, la ditta che gestiva il servizio mensa prima della Castellabate Servizi, ha presentato le prime fatture relative ad ott/nov/dic 2016, a partire da marzo 2017 (o meglio da quella data le sono state liquidate). Quest'anno a Marzo (in realtà a Gennaio) alla Castellabate servizi sono state già liquidate le spettanze dello scorso anno e anticipate (come da contratto) quelle del periodo in corso.
L'appalto alla Cilento Mense prevedeva un costo a pasto di 3.60 euro, oggi è difficile quantificarlo ma non siamo lontani dalla verità affermando che ha avuto un aggravio di oltre il 50%. Tra l'altro, in Consiglio abbiamo appreso che quest'anno sono stati appostati a Bilancio 8.000 euro in più per lo "scodellamento" fornito dall'Istituto Comprensivo. E gli anni scorsi? Non c'era scodellamento o di chi era a carico?
Intanto il costo del ticket resta di 2.20 euro (ci sembra) e il maggior aggravio su chi grava se non sui cittadini tutti?