Leggendo gli atti e i documenti inerenti la progettazione e l'esecuzione dell'Isola Ecologica (leggi questo post) ci siamo imbattuti in diverse "curiosità". E quando diciamo "curiosità" vogliamo intendere proprio curiosità, ossia senza alcun retropensiero e senza alcun secondo fine.
VELOCITA': Prima della pausa di riflessione stavamo preparando un post per denunciare come, troppo spesso, tra l'adozione di un provvedimento (determina, delibera ecc.) e la sua pubblicazione all'Albo passi troppo tempo. Tanto per fare un esempio, c'è una determina datata 5 Agosto 2016 che è sta pubblicata solo il 25 ottobre 2016 (dopo 81 giorni). E non è neanche l'esempio più eclatante. In questo caso, però, la delibera di Giunta n. 81 ("completamento isola ecologica")viene approvata alle 13.48 del 10/5/2016, la determina n. 87 che ne dà parziale attuazione viene iscritta nel registro poco dopo e ad horas, ossia sempre il 10/5/2016 viene pubblicata all'Albo.
TECNICI: Il progetto dell'Isola Ecologica in pratica gira tra le mani di ingegneri e architetti dal 2010. Ebbene, per accorgersi che "in estate fa caldo, che autocarri e containers pesano e che quindi la pavimentazione in bitume può deformarsi e/o rompersi", ci mettono cinque anni. E non lo fanno d'iniziativa ma perchè la cosa "è stata evidenziata ed espressamente richiesta dal coordinatore del servizio di igiene urbana del Comune di Castellabate". Niente di strano, come diceva Ippocrate "nessun medico conosce una malattia meglio di chi la patisce".
IMPEGNI URGENTI: Il 10 Maggio 2016 la Giunta si riunisce per discutere il "Progetto di completamento della costruenda Isola Ecologica in località Maroccia del Comune di Castellabate."
Prima della votazione l'Assessore Ambrosano lascia la seduta. Probabilmente la stesura grafica della delibera rende la cosa più eclatante di quanto in effetti sia, infatti sembra che l'ex assessore si sia allontanato tra la proposta e la votazione (quando ci vuole? 1, 2 secondi?). Non sarebbe male, però, che l'ormai ex assessore ed ex consigliere Ambrosano spiegasse (fatta salva la privacy) quali impellenti e improrogabili impegni non gli consentirono di prendere parte alla votazione.
NUOVO PARERE "SI", NUOVO PARERE "NO" : Secondo la minoranza la perizia di variante , che prevedeva la sostituzione del manto bituminoso verde con l'estensione all'intera area carrabile del pavimento in calcestruzzo, abbisognava di nuovi pareri rispetto a quelli del 2013 e, quindi, di una procedura diversa da quella adottata. In realtà il RUP e il Responsabile chiedono al progettista-direttore dei lavori di predisporre una variante che ricada esclusivamente nelle previsioni dell'art. 132 comma 3, 1° periodo del Dlgs 163/2006.
In pratica ed in estrema sintesi si chiede al direttore dei lavori di attuare una variante che non sia una "variante in corso d'opera" in senso stretto.
Non importa in questa sede entrare nel dettaglio, importa solo sapere che il RUP e il Responsabile di Area precisano "Tale proposta, qualora fosse valutata ricadente nell'ambito di quanto previsto ecc. ecc."
"Valutata" da chi? In maniera autonoma dal Direttore dei lavori, dal Rup, dal Responsabile di Area, dall'organo di Governo? Questa "valutazione" c'è stata? Ed anche in questo caso un nuovo parere è necessario o no? Tra l'altro può darsi che un parere successivo a quello del 2013 ci sia ma non sia stato riportato nella nota del Responsabile.
Non siamo quindi, per nostra ignoranza, in grado di fornire una risposta ed oltre tutto nella nota riportata dal sindaco non ci sono riferimenti ad allegati o atti che ci aiutino nel dare ragione alla Minoranza o alla Maggioranza. Se qualcuno volesse darci una mano a capire...
Prima della votazione l'Assessore Ambrosano lascia la seduta. Probabilmente la stesura grafica della delibera rende la cosa più eclatante di quanto in effetti sia, infatti sembra che l'ex assessore si sia allontanato tra la proposta e la votazione (quando ci vuole? 1, 2 secondi?). Non sarebbe male, però, che l'ormai ex assessore ed ex consigliere Ambrosano spiegasse (fatta salva la privacy) quali impellenti e improrogabili impegni non gli consentirono di prendere parte alla votazione.
NUOVO PARERE "SI", NUOVO PARERE "NO" : Secondo la minoranza la perizia di variante , che prevedeva la sostituzione del manto bituminoso verde con l'estensione all'intera area carrabile del pavimento in calcestruzzo, abbisognava di nuovi pareri rispetto a quelli del 2013 e, quindi, di una procedura diversa da quella adottata. In realtà il RUP e il Responsabile chiedono al progettista-direttore dei lavori di predisporre una variante che ricada esclusivamente nelle previsioni dell'art. 132 comma 3, 1° periodo del Dlgs 163/2006.
In pratica ed in estrema sintesi si chiede al direttore dei lavori di attuare una variante che non sia una "variante in corso d'opera" in senso stretto.
Non importa in questa sede entrare nel dettaglio, importa solo sapere che il RUP e il Responsabile di Area precisano "Tale proposta, qualora fosse valutata ricadente nell'ambito di quanto previsto ecc. ecc."
"Valutata" da chi? In maniera autonoma dal Direttore dei lavori, dal Rup, dal Responsabile di Area, dall'organo di Governo? Questa "valutazione" c'è stata? Ed anche in questo caso un nuovo parere è necessario o no? Tra l'altro può darsi che un parere successivo a quello del 2013 ci sia ma non sia stato riportato nella nota del Responsabile.
Non siamo quindi, per nostra ignoranza, in grado di fornire una risposta ed oltre tutto nella nota riportata dal sindaco non ci sono riferimenti ad allegati o atti che ci aiutino nel dare ragione alla Minoranza o alla Maggioranza. Se qualcuno volesse darci una mano a capire...
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