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Pubblichiamo l'interrogazione e la risposta del Ministero omissando alcune parti che riguardano altra vicenda.
SULLA VENDITA EFFETTUATA DA UNA SOCIETA' BELGA AD ALTRA SOCIETA' DI UN TERRENO DEMANIALE E RELATIVO COMPLESSO EDILIZIO SITO IN LOCALITA' CASTELSANDRA NEL COMUNE DI CASTELLABATE (SALERNO), NONOSTANTE SIA IN CORSO IL PROCEDIMENTO PER IL REINTEGRO AL COMUNE DI APPARTENENZA, XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
LONGO PIETRO. Al Ministro della agricoltura e delle foreste. — Per sapere se sia a conoscenza del fatto che una società belga abbia rivenduto ad altra società campana un terreno demaniale dell'estensione di circa 100 ettari, pinetato e gravato da usi civici, in località Castelsandra ricadente nel comune di Castellabate (Salerno), unitamente al complesso edilizio residenziale che vi è stato realizzato. La vendita è stata effettuata nonostante la vertenza in atto presso il commissariato per la liquidazione degli usi civici di Napoli tra il gruppo belga ed il comune di Castellabate. L'interrogante chiede anche di essere informato se sia a conoscenza del ministro che la nuova società acquirente ha concesso in appalto alla ditta XXXXXXXXXXXXXXXXXXX lavori di ampliamento e di ristrutturazione del complesso edilizio per un importo di circa 400 milioni; ampliamento e ristrutturazione che si effettueranno con l'abbattimento di centinaia di piante di pino di alto fusto. L'interrogante, infine, fa rilevare che la zona denominata Castelsandra ricade nel raggio dei 500 metri dalla battigia del mare e che la legge regionale 13 maggio 1974, n. 17, impone ai comuni sprovvisti di piano regolatore generale il divieto assoluto di edificare entro la fascia di metri 500 a partire dalla linea di battigia. Concludendo, l'interrogante chiede al ministro se ritenga opportuno intervenire per stabilire se la seconda vendita da parte della società belga non sia da considerarsi illegittima perché in corso il procedimento di reintegro da parte del commissariato per la liquidazione degli usi civici di Napoli e che i lavori di completamento, in mancanza di licenza edilizia, non potevano essere appaltati né realizzati XXXXXXXXXXXXXXXX. (4-04912)
RISPOSTA. - Dalle notizie fornite in merito dal commissario agli usi civici per la Campania ed il Molise, con sede in Napoli, nella cui giurisdizione è compreso il territorio del comune di Castellabate, e dagli atti in possesso di questo Ministero, risulta che l'anzidetto comune, con rogito per notar Zecca in data 14 dicembre 1961 e per notar Lomonaco in data 17 luglio 1962, ha venduto complessivamente ettari 100.95.50 di demanio civico, in località Castelsandra, al signor Louis Georges Niels, in proprio e quale procuratore speciale di altri quattro cittadini belgi, per realizzare un complesso alberghiero, attrezzature turistiche, villini, parchi, zone a verde. La predetta vendita risulta posta in essere senza l'autorizzazione prevista dal combinato disposto degli articoli 12 e 24 della legge 16 giugno 1927, n. 1766, e dell'articolo 39, secondo comma, del regolamento relativo, approvato con regio decreto 26 febbraio 1928, n. 332. Il commissario agli usi civili ha ritenuto necessario invitare ripetutamente l'amministrazione comunale a prendere le opportune iniziative per la regolarizzazione della situazione, non esclusa la possibilità di un esperimento di conciliazione. Di fronte, però, all'inerzia dell'amministrazione comunale, falliti i tentativi di conciliazione, il commissario ha deciso di nominare un perito-istruttore nella persona del geometra Pasquale Lombardi, il quale, pur riconoscendo l'esistenza di sostanziali e permanenti migliorie, consistenti nella costruzione di albergo, strade, rete elettrica, pozzi, impianti di sollevamento idrico, eccetera, ha proposto la reintegra dei terreni di cui trattasi.
Avverso l'anzidetta istruttoria il signor Louis Georges Niels, per proprio conto e quale procuratore speciale degli altri acquirenti, ha proposto opposizione, in sede contenziosa, innanzi al commissario stesso. Nelle more del giudizio di speciale giurisdizione il legale del gruppo belga, a nome e per conto dei suoi rappresentanti, ha depositato l'istanza di legittimazione dell'abusiva occupazione dei terreni anzidetti ed ha chiesto, nel contempo, la sospensione del procedimento contenzioso. A seguito di tale istanza, per accertare la sussistenza dei presupposti e degli elementi attinenti alla legittimazione, il commissario ha nominato apposito perito demaniale nella persona del geometra Tobia Raffone, il quale, nella relazione di perizia depositata in data 7 gennaio 1977, ha concluso per la legittimazione di ettari 33 e la reintegra della rimanente estensione di terreno di uso civico. In sede di pubblicazione degli atti istruttori, risultano proposte numerose opposizioni in ordine sia alla demanialità dei terreni che al merito amministrativo ed alle conclusioni cui il perito è pervenuto. Il procedimento contenzioso anzidetto, che rientra nell'esclusiva competenza del Commissario agli usi civici, con sede in Napoli, è tuttora in corso. Nulla risulta, invece, sulla segnalata vendita, da parte dei cittadini belgi, a terzi di terreni oggetto dell'anzidetta vertenza, né elementi al riguardo sono stati dedotti in giudizio dinanzi al commissario.