lunedì 1 febbraio 2010

SON TORNATO

“Son tornato” non è ovviamente un grido di battaglia, né una promessa, né tantomeno una minaccia. E’ un avviso. In tutta onestà devo dire che credevo di trovare un Comune rivoltato come un calzino, ricco di attività, spumeggiante di iniziative, un fiorire di cantieri. “Se due consiglieri vengono meno al mandato elettorale per rianimare un Sindaco praticamente in coma amministrativo, è certamente perché hanno idee e progetti per il rilancio del Comune” mi ero detto. “E sicuramente avranno messo in campo, rapidamente e con impeto, questa loro forza progettuale per rianimare anche il Comune” ho pensato e sperato.
Devo dire che, anche da lontano, leggendo le notizie del sito ufficiale, qualche dubbio aveva cominciato a farsi strada tra le mie stanche e scarne cellule grigie. Infatti, le solite intitolazioni di vie, i soliti gemellaggi, i soliti viaggi all’estero, i soliti pasticci concorsuali, le solite premiazioni (apro una parentesi. Mi sembra che incomincino a scarseggiare i premiandi locali ed esteri. Se continua così daremo il premio al neonato che ha pianto meglio al momento della nascita, al ragazzino che con la bicicletta ha fatto meno vittime lungo il corso, all’adolescente che con sprezzo del pericolo ha salvato un piccione da sicuro investimento ecc. ecc.).
E, alla fine, la realtà è stata persino superiore all’immaginazione. Le peggiori e più fosche previsioni si sono avverate.L’unica cosa di nuovo che ho trovato, infatti, sono stati alcuni lampioni che, fiocamente, illuminano alcuni vicoli. Oddio, la loro funzione la svolgono adeguatamente: le buche, sono sempre lì, ma almeno ora si vedono. Ma, dico io, non costava meno riparare le buche?
Anche la Promenade, che un immalinconito cartello giura essere pronta il 4 dicembre, giace ancora come sotto un bombardamento alleato.
Per non parlare, poi, di un vicolo storico, via Domenico Forziati, transito quasi obbligato per i bambini e i ragazzi delle scuole, che è diventato una piccola discarica a cielo aperto .
Una cosa devo ammetterla, però. Sulle vetrate del Belleville fa bella mostra di sé un magnifico progetto di ricollocazione del Monumento ai Caduti nella sua storica sede.
Un progetto che, non vedrà mai la luce, ma che, probabilmente, ha dato la possibilità ad una new entry di dimostrare la propria abilità con un software professione!
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