di U' MUNACIELLO
Se l’Amministrazione Maurano continua a governare lo deve essenzialmente ai Quattro dell’Ave Maria: Rosetta Cannalonga, Marco Rizzo, Marco Di Biasi e Alessandro Lo Schiavo.
Della Cannalonga abbiamo già detto abbastanza e non vorremmo che questo diventasse un blog anti-Rosetta. Anzi, secondo noi la dottoressa Cannalonga è l’unica che ci mette la faccia e per questo merita l’onore delle armi. Le sue posizioni sono discutibili, giustificate con motivazioni di facciata, la porteranno probabilmente al suicidio politico, ma rischia in prima persona e di questo gliene va dato atto.
Marco Rizzo, con la sua astensione, ha consentito al Sindaco di ricostituire la sua “minoranza a 8” dopo le dimissioni di Chiariello. Sempre Marco Rizzo, con la sua assenza, ha permesso , di sponda con la Cannalonga, al Sindaco e alla sua minoranza di approvare rendiconto e riequilibrio. Lo aspettiamo alla terza prova, ossia la discussione sulla mozione di sfiducia che , con altri sette, ha presentato. Sarà ancora assente? Sarà presente lasciando il cerino acceso nelle mani della Cannalonga? Vedremo! Ci sembra, comunque, impossibile che voglia riprendere una collaborazione con il Sindaco già interrotta in maniera burrascosa quando era vicesindaco dello stesso Maurano.
Marco Di Biasi e Alessandro Lo Schiavo sono stati cacciati dalla carica di Assessore alle 8 di mattina con una lettera in cui li si accusava di slealtà. La cosa ci può stare. Ma il Sindaco in un’intervista alla Città (10 giugno 2009) li ha anche accusati di essere stati “ inattivi, hanno avuto un comportamento poco coerente e lineare, con poca attenzione a quello che c’era da fare. Hanno raccolto i frutti del lavoro altrui…”
Una sculacciata in piena regola. Si è “inattivi” perché “menefreghisti” o “incapaci”, accuse che per un politico sono mortali. E anche quando il Sindaco afferma “ho lavorato sodo per la collettivitá, rinunciando anche all’indennitá di carica, con 5 figli a carico” non crediamo lo faccia per vanteria, ma per sottolineare il contrasto con chi quell’indennità l’ha percepita pur non facendo nulla .
Solo i figli dopo una sculacciata che ritengono ingiusta tornano piangendo tra le braccia del papà! Di Biasi e Lo Schiavo hanno ritenuto fondate le accuse, e si son cosparsi il capo di cenere, o ritengono Maurano un severo, ma amorevole, papà?
Se l’Amministrazione Maurano continua a governare lo deve essenzialmente ai Quattro dell’Ave Maria: Rosetta Cannalonga, Marco Rizzo, Marco Di Biasi e Alessandro Lo Schiavo.
Della Cannalonga abbiamo già detto abbastanza e non vorremmo che questo diventasse un blog anti-Rosetta. Anzi, secondo noi la dottoressa Cannalonga è l’unica che ci mette la faccia e per questo merita l’onore delle armi. Le sue posizioni sono discutibili, giustificate con motivazioni di facciata, la porteranno probabilmente al suicidio politico, ma rischia in prima persona e di questo gliene va dato atto.
Marco Rizzo, con la sua astensione, ha consentito al Sindaco di ricostituire la sua “minoranza a 8” dopo le dimissioni di Chiariello. Sempre Marco Rizzo, con la sua assenza, ha permesso , di sponda con la Cannalonga, al Sindaco e alla sua minoranza di approvare rendiconto e riequilibrio. Lo aspettiamo alla terza prova, ossia la discussione sulla mozione di sfiducia che , con altri sette, ha presentato. Sarà ancora assente? Sarà presente lasciando il cerino acceso nelle mani della Cannalonga? Vedremo! Ci sembra, comunque, impossibile che voglia riprendere una collaborazione con il Sindaco già interrotta in maniera burrascosa quando era vicesindaco dello stesso Maurano.
Marco Di Biasi e Alessandro Lo Schiavo sono stati cacciati dalla carica di Assessore alle 8 di mattina con una lettera in cui li si accusava di slealtà. La cosa ci può stare. Ma il Sindaco in un’intervista alla Città (10 giugno 2009) li ha anche accusati di essere stati “ inattivi, hanno avuto un comportamento poco coerente e lineare, con poca attenzione a quello che c’era da fare. Hanno raccolto i frutti del lavoro altrui…”
Una sculacciata in piena regola. Si è “inattivi” perché “menefreghisti” o “incapaci”, accuse che per un politico sono mortali. E anche quando il Sindaco afferma “ho lavorato sodo per la collettivitá, rinunciando anche all’indennitá di carica, con 5 figli a carico” non crediamo lo faccia per vanteria, ma per sottolineare il contrasto con chi quell’indennità l’ha percepita pur non facendo nulla .
Solo i figli dopo una sculacciata che ritengono ingiusta tornano piangendo tra le braccia del papà! Di Biasi e Lo Schiavo hanno ritenuto fondate le accuse, e si son cosparsi il capo di cenere, o ritengono Maurano un severo, ma amorevole, papà?
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