Ieri 23 maggio ho ricevuto una mail (senza alcun valore legale) contenente un avviso relativo all’imposta di soggiorno. Nello specifico si invitavano gli operatori alla formazione necessaria per l’utilizzo del software gestionale per l’applicazione dell’imposta.
La stessa andrà in vigore 2 giorni dopo, dunque, con la consueta tempistica, la formazione dovrà essere molto affrettata.
Vorrei fare qualche osservazione, visto che si sta facendo tutto per non applicare questa imposta alle case-vacanze:
Infatti, la maggior parte delle attività extralberghiere non è stata nemmeno informata in quanto non risulta nella mailing list del comune.
E comunque , una comunicazione via mail, oltre a non avere alcun valore legale, non è necessariamente letta da tutti nella tempistica NECESSARIA.
Dulcis in fundo, gran parte delle case-vacanze non è minimamente informatizzata, per cui non sarà interessata a conoscere come utilizzare il software annunciato dal Comune.
Come sempre si improvvisa , si prepara una corsa ad ostacoli, ma non per tutti.
Nella fretta, ingiustificata, di applicare la tassa, non si è tenuto conto dei tempi e delle esigenze degli imprenditori regolarizzati, quelli che già pagano tutte le altre tasse e che adesso vengono oberati di ulteriori adempimenti, da studiare proprio nel periodo in cui dovrebbero dedicarsi al loro lavoro.
Ma queste difficoltà sono inezie rispetto alle catastrofiche condizioni in cui, alla vigilia dell’estate, si presenta il nostro territorio, la cui “VOCAZIONE TURISTICA” viene ricordata solo nei comizi, oppure quando serve per riscuotere somme dai contribuenti.
Carlo Montone