Confessiamo la nostra colpa. Ci siamo accorti che la Castellabate Servizi aveva emanato un Avviso Pubblico per la selezione di personale addetto alla pulizia degli Uffici Comunali, solo ieri, ossia 13 giorni dopo la scadenza. A nostra parziale discolpa va detto che l'Avviso non è che abbia goduto di molta pubblicità. Non solo non ce ne è traccia sul sito del Comune (la cui sezione Amministrazione Trasparente, anche in riferimento agli Enti Controllati-> Società Partecipate, continua a dare al termine "trasparente" il significato di "inconsistente e/o inesistente"), ma non abbiamo visto (pronti a cospargerci il capo di cenere in caso di svista) nessun manifestino e la pagina
Facebook della Castellabate Servizi ha un solo riferimento anodino (ossia un link senza ulteriori specificazioni) che al momento ha raccolto un solo mi piace da parte di un consigliere delegato.
Comunque, l'Avviso era sul sito della Castellabate Servizi e questo è più che sufficiente da un punto di vista regolamentare. Colpa nostra, ripetiamo, e ci dispiace perchè, come per gli altri Avvisi, volevamo offrire un servizio ai nostri lettori. Ci auguriamo, comunque, che tutti coloro che avevano interesse a partecipare siano venuti a conoscenza dell'Avviso e abbiamo inoltrato la domanda.
Ormai è passato del tempo, ma un paio di osservazioni vogliamo farle. Tralasciamo le osservazioni che abbiamo sempre fatto (tempi ristretti, piccole difformità dalla normativa, in questo avviso manca anche l'indicazione del titolo di studio) per concentrarsi su due aspetti.
L'Avviso è per soli titoli. Questa modalità di selezione è prevista dal Regolamento Comunale ma, oltre a differire da quanto avvenuto per una selezione analoga, quella per la pulizia di strade e spiagge che prevedeva una prova pratica, sembra essere esclusa dal comma 7 dell'art. 13 del Regolamento per il Conferimento di incarichi e per il reclutamento del personale della Castellabate Servizi.
Il Regolamento prevede, quindi, una prova orale come obbligatoria ("alla valutazione dei titoli farà seguito un colloquio orale ", ossia un obbligo e non una facoltà, così come si evince dalla "riserva di prevedere ulteriori prove").
Risulta, quindi, abbastanza incomprensibile il motivo per cui questo avviso pubblico di selezione non preveda alcun colloquio. E sempre a proposito di titoli le nuove Linee Guida per i concorsi pubblici prevedono che:"Nelle previsioni relative ai titoli, occorre assicurare un adeguato bilanciamento tra i titoli di servizio e altri titoli. Occorre evitare di escludere di fatto categorie di potenziali candidati meritevoli (in particolare quelli più giovani) attribuendo un peso eccessivo a titoli che essi non possono avere: per evitare questo rischio, si può stabilire un punteggio massimo a determinati titoli, come l’attività lavorativa svolta". In pratica in questa selezione vengono valutati solo i titoli di servizio.
Altro possibile contrasto normativo è con il comma 3, lettera e) dell' art. 35 della legge 165/2001 che il Regolamento della Castellabate Servizi richiama. Questo comma detta l'incompatibilità a far parte della Commissione Giudicatrice per chi ricopre incarichi politici all'interno dell'amministrazione, per chi è rappresentante sindacale ecc. ecc. La ratio della norma è chiara, ossia quella di garantire, così come previsto anche dalla Costituzione, la trasparenza e l'imparzialità della Pubblica Amministrazione. In questo caso, invece, della Commissione possono far parte anche i componenti del Consiglio d'Amministrazione che sono, per atto costitutivo, di nomina politica. Letteralmente non sembra esserci una norma che ne sancisca incontrovertibilmente l'incompatibilità ma per aderire alla ratio dell'art. 35 non sarebbe male che il Consiglio d'Amministrazione nei prossimi "Avvisi" prendesse in considerazione l'ipotesi di astenersi dal partecipare alle Commissioni.
Come dice un abusato luogo comune " il giudice non solo deve essere terzo, ma apparire tale".
Come dice un abusato luogo comune " il giudice non solo deve essere terzo, ma apparire tale".