Basta!
Catina Tortora
é troppo tempo ormai che la mia pazienza viene messa a dura prova..una prova che questa volta ho deciso di non superare!Avevo solo 6 anni quando papà decise di "entrare in politica".. ricordo i pianti di me che mi vergognavo a ogni suo intervento dal palco.
E ricordo di essermi opposta con tutte le mie forze a quella scelta, pur non avendo la minima idea di cosa volesse dire fare politica.
Oggi ne ho quasi 24 ed é d'allora che sopporto..
Ho sopportato gli insulti dal palco, i manifesti ingiuriosi, le telefonate assillanti e a volte minatorie, le passeggiate-via crucis, le vacanze-non vacanze, i pedinamenti con tanto di fotografie, gli amici-non amici..
Ho sopportato , senza mai poter dire e fare nulla.
L'ho fatto per lui, che di fronte a tutto questo ci rassicurava con un sorriso, dicendoci che faceva parte del "gioco", cercando di non far mai trasparire il suo dispiacere, che pure riuscivo a leggergli negli occhi.
Non pensavo di aver dovuto continuare a sopportare tutto questo anche dopo la sua morte.
Pensavo che certi tipi di dispiacere fossero finiti per sempre. E invece NO!
Non avrei mai potuto immaginare che anche la sua morte potesse essere fonte di invidia per qualcuno.
Qualcuno che ha cercato di cancellare in vario modo le tracce del suo passaggio e il ricordo, quello più difficile da "comandare", di chi il mio papà l'aveva capito e apprezzato fino in fondo.
Era così brutta da vedere quella foto per ordinare a tutti di toglierla, Prof. Maurano? E così tanto timore le metteva quella targa, tolta con tanta fretta?
Devo dirle che quest'ultima, fra tutte le piccole meschinità, è stata quella forse più gradita..
Era troppo per me veder inciso su quella targa il nome di mio padre e ritrovarmi ogni volta a pensare a quanti momenti ho perso della sua vita a causa di quel Corso e di questo paese INGRATO!
Ora il suo nome è inciso nell'unico posto in cui ha un vero valore: nei cuori di chi lo ha conosciuto e amato, e lì difficilmente verrà cancellato.
In tutti questi anni ho continuato a pensare che anche questo facesse parte sempre dello stesso gioco..
Ma oggi mi chiedo: ha senso continuare a giocare con chi non c'è più?
Patetico il suo tentativo di giustificare l'inerzia di questi 10 anni di amministrazione dandone le colpe a quella precedente.
Forse poteva andare bene per la campagna elettorale di 5 anni fa, ma continuare a ribadirlo dopo 10 anni, in cui ha praticamente governato indiscusso, mi sembra davvero troppo.
Troppo anche per i 371 che nonostante tutto hanno deciso di votarla.
La mia pazienza è finita ieri, quando, incuriosita dallo scalpore suscitato dal risultato di queste elezioni, ho deciso di vedere il video della serata di chiusura della campagna elettorale (alla quale non ho potuto partecipare).
Sono rimasta allibita. Il suo intervento è stato patetico, per tutta la sua durata mi chiedevo come facessero gli altri a restarle affianco (ingenuamente, visto che le son stati accanto per anni!).
UNO SPETTACOLO INDECOROSO!.
Ma d'altronde cosa aspettarsi da personaggi che già in passato hanno dimostrato di non avere alcun briciolo di coscienza e coerenza?
Ancora una volta il suo discorso è ritornato a 10 anni fa.. come quando l'anno scorso, a chi le chiedeva spiegazioni, sulla situazione fatiscente della pedana in zona lungomare rispondeva che non era colpa sua ma di chi l'aveva preceduta.. RIDICOLAGGINI! Ha mai sentito parlare di interesse pubblico?
Bè credo che anche la manutenzione di una struttura pubblica rientri in quell'interesse, l'unico a cui una P.A. dovrebbe interessarsi.. e se dopo 10 anni così non è stato, bè forse non può essere colpa di chi l'ha preceduta. Se no lì, lei, che ci stava a fare?
Ritornando al suo intervento, è stata davvero incredibile la sua interpretazione nel passaggio in cui si giustificava sul perchè non la si vedesse mai in giro..
"come può un contadino che vede la sua terra incolta, abbandonarla per andare a passeggiare?"
TERRA INCOLTA??? Non lo so se può definirsi incolta una terra che in quegli anni faceva il suo salto di qualità: dichiarata prima Patrimonio UNESCO, poi insignita per la prima volta della Bandiera Blu. Una terra che cominciava a essere d'esempio per quelle limitrofe e che oggi è costretta invece a raccoglierne le briciole e a guardare con rimpianto ai loro risultati.
Quale delle due allora è veramente quella incolta???
Ma poi lei questa terra l'ha mai vista?
Lo sa che in tutta S.Maria (e parlo solo di S.Maria per esperienza diretta) ci saranno rimasti al max 10 cestini (se così possono continuare a definirsi,viste le loro condizioni)?
Lo sa che a poco a poco le panchine sul corso, che 10anni fa c'erano, sono scomparse? Lo sa che non ci sono più "strisce bianche" per parcheggiare, che le spiagge libere(le poche rimaste) fanno schifo e che le strade sono sempre sporche? Lo ha mai saputo tutto questo in questi 10 anni????
Forse no! Tutto questo dalla poltrona non si può vedere..
E questo è anche merito di chi omertosamente in questi anni ha lasciato che lei facesse..
Mi sono ritrovata spesso a pensare agli anni di "SPIAGGE PULITE, PARCHEGGI GRATUITI"; ai ricorrenti manifesti del Sig. Grande, ai ricorsi e controricorsi del suo braccio destro; agli sberleffi della Sig.ra Maiuri...
Che fine hanno fatto in questi anni? A quest'ultima chiedo: ha scoperto anche lei la passione per le processioni?
Non c'è dubbio i tempi sono cambiati..
E senza nessun dubbio posso dire di rimpiangere quegli anni, che allora consideravo i più bui della mia vita; di rimpiangere anche le passeggiate in vespa ai depuratori, persino il giorno del mio compleanno, e le litigate per costringere papà ad abbandonare tutto questo.
Solo 10 anni fa putroppo ho capito che mio padre era un contadino (continuando a utilizzare la sua metafora, prof.Maurano) che la sua terra la conosceva e l'amava fino in fondo, anche a costo della vita.. e che lui sì,quella terra non l'avrebbe mai lasciata morire!
Quante volte,in questi anni, mi sono chiesta che senso avesse avuto il suo sacrificarsi per questa terra..
E solo una volta messo da parte il rancore e imparato a convivere con il dolore per la sua assenza, ho potuto guardare al suo lavoro non come a un sacrificio, ma come a un atto d'amore.
E come può capitare, è capitato al suo atto d'amore verso Castellabate di non essere corrisposto. Ma questo non gli ha impedito di continuare a difendere e amare il suo Paese!
Confesso che in questi anni la cosa più difficile da fare per me, è stata proprio quella di superare questa rivalità in amore..
Pensare, da bambina qual ero, che avesse preferito Castellabate a noi non era facile da accettare..
Solo crescendo, e riscoprendo in me quello stesso attaccamento a Castellabate,come un'eredità difficile da accettare, ho capito il significato e l'importanza che per lui avesse il bene del comune..
Castellabate era molto di più che il suo paese di residenza, molto di più di una "poltrona rossa"...
Castellabate era la sua FAMIGLIA,le sue radici, i suoi amici, noi:le sue figlie.. ed era per assicurarci un futuro migliore tutto il suo patire.
E non importa se molti non l'hanno capito, ma io si e il mio dovere oggi è quello di difendere quella realtà.
è per questo che non posso tacere di fronte a certi tentativi (come diceva la Sig.ra Maiuri) di CONFUSIONE!
Nonostante tutto, devo guardare con favore al risultato elettivo dei giorni scorsi..
Non lo so se questo è davvero un nuovo inizio per Castellabate.. ma per me,forse, si!
Finalmente (almeno formalmente) l'"Amministrazione precedente" non sarà più quella del 2000,
e a meno che qualcuno non intenda ancora infangare quegli anni, il mio orgoglio potrà dormire sogni tranquilli e la mia pazienza cominciare a fare i conti con problemi diversi.
Chiudo sperando con tutto il cuore in tempi migliori per Castellabate e augurando al Prof.Maurano e a tutti un lungo esame di coscienza!
16 Maggio 2011:
RispondiEliminaLa Liberazione di Castellabate
Ciao Catina, bello e molto toccante quello che hai scritto, e finalmente ci sei riuscita a esprimerti e a esprimere quello che noi abbiamo epresso per 11 anni. Non è retorica nè incensimento ma soltanto coscienza e speranza che chi siede su quella poltrona possa avere le intuizioni e le prerogative che il tuo papà, fattelo dire con affetto, riusciva ad avere per il bene che voleva a questo territorio. Sii fiera di lui Catina come lui, e lo ricordo ancora, era fiero delle sue figliole e sappi che è rimasto inalterato il suo ricordo nei nostri cuori e difficilmente una persona come Lui si può dimenticare.
RispondiEliminaCiao Catina
Sabatino Vitale
Tortora è stato il primo e spero non l'ultimo a dare speranza e a innovare il nostro paese. Io ammiravo mio zio e ancora oggi è come se Castellabate mi parlasse un po di lui. Ancora lo ricordo in pantaloncini verdi per il corso a porgere la mano a tutti. Per lui davvero Castellabate era una grande famiglia da proteggere. Mi auguro con tutto il cuore che per i nuovi amministratori non sarà diverso.
RispondiEliminaAlvaro Tortora
Ero molto piccola quando sentii per la prima volta parlare del sindaco Raffaele Tortora…
RispondiEliminaQuando lo vidi per la prima volta, io poco più che una bimbetta,mi trovai davanti ad un uomo altissimo,con uno smagliante sorriso incorniciato da enormi baffi neri:su di lui sapevo solo che era il padre di due bambine poco più grandi di me che poi ho conosciuto tramite cugini loro compagni di scuola…nulla di più nulla di meno!
Fino a quel giorno… quel giorno vidi il volto immobile di mio padre,per la prima volta lessi i suoi occhi impenetrabili mentre un brivido mi percorse lungo la schiena facendomi balzare dalla sedia del soggiorno (difficile da dimenticare!). Da quel momento mio padre iniziò con voce tremante a raccontarmi di quel suo caro amico che non c’era più, di come l’aveva conosciuto,del loro iniziale “scontro politico”,delle bellezze che aveva portato al nostro Paese…
Dalle sue labbra sgorgavano parole di ammirazione alternate da improvvisi e profondi silenzi quasi a sembrargli che stesse mancando di rispetto ad una persona appena defunta ,data la strana e paradossale euforia da cui venne improvvisamente colto durante il racconto .Fu quello il suo modo di dare sfogo al suo dolore ,uno sfogo che si placò del tutto nelle parole di un sentito manifesto di cordoglio firmato a titolo di semplice compaesano.
Da quel giorno capii ed è da allora che iniziai ad osservare lo splendore del mio Paese costruito con le mani di un uomo (fino a ora L’UNICO) che lo ha amato cosi tanto da sacrificar se stesso e la sua famiglia.
“Era un grande uomo Lello” dicevano tutti e lo dicono ancora in tanti, i tanti che dopo dieci anni finalmente si sono svegliati ed hanno cacciato i loro nasi dalle finestre delle loro case per vedere come è stato ridotto il paese di Lello Tortora ,l’unico che merita di essere chiamato sindaco di Castellabate e in quanto tale l’ultimo e vero!
Ho ammirato tuo padre,tutt’ora rimane di grand’esempio per tutti :spero le sue orme vengano seguite questa volta anche se sarà difficile per chi lo succede raggiungere la sua altezza!
Ho conosciuto bene tuo padre...e conosco tua madre....due persone incredibili, generose,educate e affettusoe. Ovviamente, non potevano fare una figlia ignorante ma intelligente e sensibile.
RispondiEliminaCara Catina....sai qual'è la differenza tra tuo padre ed il resto??? Che tuo padre...venne a cena a casa di mia zia una sera ed al tavolo c'erano degli stranieri...la lingua che si parlò con molta spontaneità era l'inglese, perchè Lello parlava INGLESE benissimo.
Questo ti dice TUTTO...sull'apertura mentale di un sindaco di un piccolo paese come Castellabate.
Continua sempre a riflettere ed ad essere critica solo cos', secondo me si può crescere.
La politica di Lello era la vera politica, fatta di sentimenti veri, onestà, lealtà verso le persone....è difficile incontrare persone come lui, non solo in politica. Essere consapevoli di non avere le qualità di un vero uomo, non può che suscitare pura invidia!S Maria era (si noti era) fiorita grazie a lui....il nostro corso, il meraviglioso lungomare, ciò che poteva essere la villa Matarazzo... per fare andare avanti un paese, farlo progredire, bisogna che chi lo governa sia umile, al punto da apprezzare e stimare doverosamente anche quanto di buono fatto dagli "oppositori" politici! lello aveva cominciato ma, purtroppo, troppo impegnati a guardare le poltrone, nessuno ha continuato....solo il fango su di lui è continuato...grazie Lello, tua figlia ha proprio ragione, vivrai nel cuore della gente che ti ha conosciuto e che ha avuto la fortuna di vedere la bella persona che eri!
RispondiEliminaciao Catina,
RispondiEliminaho appena letto la lettera sul blog.
per chi ha conosciuto personalmente Lello sa che tutto quello che hai detto è assolutamente vero.
Continueremo a credere anche con questa nuova amministrazione in un sogno ....quel sogno che è stato interrotto per dieci anni ....
finalmente potremo dire di non essere noi gli unici sognatori.....
Scusate l'impertinenza, ma per il comune di Castellabate il sindaco Tortora che cosa ha fatto per essere ricordato, oltre la "proverbiale simpatia"??
RispondiEliminaDico ok, Lello è stato un bravo sincaco però non possiamo dimenticarci di un altro grande sindaco: il prof. Grande!
RispondiEliminaAnonimo 25/5/11 18.55
RispondiEliminaProbabilmente sei troppo giovane per ricordare e durante i dieci anni di impero mauraniano si è fatto di tutto per stendere l'oblio.
Solo alcuni accenni:
Ha rimodulato i progetti ed ottenuto i finanziamenti POP per il recupero centri storici, ristrutturazione acquedotti e Grotta S.Marco;
Ha incominciato la ristrutturazione di tutte le scuole del territorio;
E' stato acquisito il campo sportivo Matarazzo (divenuto Carrano)
Ha ceduto la poltrona nel Consiglio del Parco per far scucire allo stesso i miliardi per acquisire Villa Matarazzo.
Penso che di fronte all'inerzia delle amministrazioni MAurano possa bastare. Se non basta un fischio e sono pronto a dirti altro.