lunedì 13 febbraio 2017

L'insofferenza al potere, o meglio, l'insofferenza "del" potere?

La "calma è la virtù dei forti" recita un vecchio e saggio adagio. E che questa sia una delle maggioranze più forti (e coese) degli ultimi anni è un dato di fatto inequivocabile. Il Sindaco vive in un paradiso politico, non ha esigenze di consenso in quanto non può essere più rieletto, sa che i "lupacchiotti" (ossia i pretendenti alla successione) si azzanneranno più in là e ha avuto l'abilità di circondarsi di giovani e meno giovani validi, di belle speranze ma poco inclini ad alzare la voce.
Risulta, quindi, del tutto incomprensibile quell'aria di insofferenza, di quasi scherno dell'avversario, di eccessi verbali cui spesso assistiamo sui social e che hanno il loro culmine nei consigli comunali. Che la minoranza, già per legge costretta senza difesa ancor più del Bologna contro il Napoli, dia in Consiglio segni di frustrazione è del tutto comprensibile. Lottare quattro contro nove è un'impresa titanica anche per il più in forma degli Orazi, se poi consideriamo che uno dei  più attivi è un giovane che deve ancora prendere pieno possesso di tutti  i meccanismi amministrativi, l'azione che svolgono è eroica, al limite del commovente e della tenerezza per l'inutilità dello sforzo, ed è umano che qualche espressione un po' sopra le righe sfugga (molto meno di quanto ne sfuggirebbero ad alcuni vecchi "volponi" del passato).
Ma il tono che la Maggioranza assume spesso  in Consiglio e sui social è, per un osservatore neutrale, del tutto inspiegabile. Forse la maggioranza farebbe bene a ricordare cosa diceva Oscar Wilde:"Le lodi mi rendono umile, ma quando mi insultano so di aver toccato le stelle" (e qualcuno potrebbe aggiungere "e qualche nervo scoperto").
Un esempio per tutti. Infocilento  pubblica un articolo dal titolo:" Castellabate, mancata consegna della posta: minoranza scrive a Poste Italiane."
L'articolista scrive che gli abitanti di Licosa hanno lamentato notevoli disservizi e che le loro denunce (sono state) finora inascoltate tranne che dalla minoranza consigliare..."
Probabilmente che le proteste siano state inascoltate non corrisponde al vero (come sottolinea l'assessore nella sua replica) ma che ci siano stati i disservizi e che i residenti si siano lamentati è del tutto vero a giudicare da un commento di risposta sempre all'assessore:"Lucia Gorga Bravo Domenico fatti valere .Mio marito ti chiamava tutti i giorni e entro una settimana ci hai risolto il problema. Per chi non lo sà"
Nell'articolo viene riportato il Commento del capogruppo della Minoranza: 
«Siamo all’assurdo – dice il consigliere – nel paese di Benvenuti al Sud, famoso al cinema per delle vicende legate proprio a Poste Italiane, i cittadini devono subire queste ingiustizie. La situazione creatasi in quel di Licosa – continua Lo Schiavo – potrebbe rappresentare un reato per interruzione di pubblico servizio e quindi ho invitato la Poste Italiane, in una lettera alla direzione di Salerno, ad attivarsi per risolvere le problematiche legate alla mancata consegna della corrispondenza. Dobbiamo vedere in tv una pubblicità che ci presenta le Poste dal volto umano, insostituibile, che raggiungono ogni luogo, isole comprese, con i suoi supermezzi e i suoi super postini e poi non si riesce a consegnare la posta a Licosa. È inconcepibile – aggiunge – che tutti i servizi postali vengano pagati senza che se ne possa effettivamente godere. Trovo impensabile e inaudito che nel 2017 si debba ancora parlare di queste vicende. Confido nella sensibilità di chi leggerà la nota per trovare in tempi rapidi una soluzione definitiva all’annoso problema che investe Licosa».

Ci sembra una nota corretta, nel tono e nei contenuti, che si rivolge a Poste Italiane e non all'Amministrazione Comunale (almeno non direttamente).
Arriva la risposta dell'Assessore: 

"..pur di dimostrare che la loro presenza non è vana, scrivono, interrogano, fanno scrivere idiozie, insomma si coprono di ridicolo pur di apparire... mio caro capogruppo il problema di cui parli è stato risolto dal sottoscritto già la settimana scorsa con un semplice incontro interlocutorio con il direttore dott.Rivelli responsabile del centro di smistamento di Poste Italiane di Agropoli.Vivi di più il territorio, informati, fai sentire la tua presenza attiva(come facevi in passato) solo così eviterai di dire in maniera anacronistica determinate" stronzate"

Ognuno è libero di giudicare sia la nota di Lo Schiavo sia la risposta dell'Assessore. Noi, che forse siamo uomini di altri tempi che hanno un concetto diverso della politica, avremmo risposto così:
Ringraziamo la Minoranza, sempre così attiva e sollecita nel segnalare cose inutili e/o già risolte ma, contrariamente a quanto sostenuto nell'articolo, la problematica era a conoscenza dell'Amministrazione che si è sollecitamente attivata e, con un semplice colloquio,  ha trovato una soluzione a quanto lamentato dai cittadini.
Informazione, sobrietà e un pizzico di ironia (scusate la modestia...).
L'Assessore non si limita a quanto riportato ma  aggiunge:
Una domanda infine:" sono loro che pagano voi o viceversa per farvi apparire con queste NOTIZIONI da prima pagina?"
Contare fino a dieci, no eh?

10 commenti:

  1. ......sirena concordo pienamente nella risposta da te data efficace e non arrogante

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  2. Io penso che il consigliere lo Schiavo ha commesso il grave reato di "lesa maestà "

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  3. La minoranza prima di fare un articolo sul giornale chiama il sindaco per le spiegazioni del caso nn chiama un giornale,ma il soggetto e conosciuto tutti ricordano gli ultimi giorni di mandato Spinelli che stava più con Spinelli e con i suoi.parlo di lo schiavo

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  4. Avendo conoscenze un po più in alto di un semplice responsabile di smistamento mi venne detto che pur presentando un ricorso contro poste italiane nn avrei risolto nulla, in quanto poste italiane non può essere responsabile di una mancanza del comune che si materializza nel non aver mai fatto una semplice toponomastica della zona.

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  5. in ogni caso l'assessore ha modi quanto mai discutibili

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  6. Forse grazie alla stampa si muoverà qualcosa

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  7. Nulla da aggiungere all'analisi eccellente degli Amministratori riguardo la malcelata insofferenza di chi confonde il reale significato del termine "eletto". "Eletto" in politica significa unicamente che sei stato votato da un numero sufficiente a farti ottenere una carica governativa. Ben diverso dall' "eletto" inteso come colui il quale ha una posizione privilegiata di qualsiasi tipo. Quindi attenzione a considerarsi superiori ad altri quando nessuno ci ha certificato di esserlo. Sulla risposta dell'Assessore ad un Lo Schiavo che mai come questa volta è stato non irritante bensì sobrio e soprattutto orientato verso Le Poste e non verso il Comune, resto stupito. Nel cercarne una spiegazione, mi viene quasi da pensare a quando nella vita una volta tanto compi una buona azione e, nella frenesia di pubblicizzarla a tutti i costi,ti agganci alla prima occasione che ti capita a tiro e magari incorri in una clamorosa gaffe. Cordialmemte

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  8. A Licosa non arriva il postino...a Lago neanche lo spazzino... una frazione assolutamente dimenticata, anzi no....sabato inaugurano l'altare a San Costabile, verranno tutti in gran parata, discorso del sindaco, e poi arrivederci a san Antonio.Di chi sarà la colpa? di chi ci amministra e ci ignora o di chi si fa troppo facilmente prendere in giro. forse di entrambi, intanto Lago muore!Assunta che delusione!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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    1. A onor del vero lo spazzino si risparmia le ultime due salite... praticamente via Martiri delle Foibe e Via Costabile Gentilcore... penso che con l'altare (o edicola) di San Costabile ci sarà più visibilità e una migliore performance atletica dello spazzino che magari una volta alla settimana salirà...

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  9. La posta non viene recapitata anche altrove, e se te ne lamenti ti raccontano che dipende dall'inadempienza del postino che però resta avvolto nel mistero. Sulla tua delusione,anonimo delle 12.58, non sono d'accordo, io mi aspettavo in pieno i risultati del post elezioni. Forse perché non mi fido di chi sorride troppo e senza motivo

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