L'EDITORIALE DELLA DOMENICA
Abbiamo ricevuto diversi commenti da lettori che manifestavano perplessità sul fatto che alcuni concorsi banditi dal Comune di Castellabate abbiano visto la Commissione giudicare "candidati interni" che, in quanto tali, avevano avuto rapporti d'ufficio con alcuni commissari. E alcuni ci rimproveravano anche di esserci fatta sfuggire la cosa. In realtà non ci è sfuggito nulla, ma come abbiamo più volte sottolineato, l'impegno che ci siamo assunti quando abbiamo dato vita al blog è stato quello di non occuparci di vicende che possono avere un riflesso diretto o indiretto sul lavoro di una persona (anche perchè ci sono i mezzi di ricorso amministrativo a disposizione di chi si sente danneggiato). In questo caso, inoltre, le perplessità di ordine giuridico appaiono, prima facie, infondate. Questa situazione è comunissima, riguarda tutte le Università e la maggior parte dei piccoli comuni, ma la giurisprudenza, seppur in evoluzione, è praticamente unanime nell'indicare come assolutamente legittima la presenza nelle Commissioni di componenti che abbiano avuto rapporti di studio, professionali o di lavoro con alcuni candidati.
Con onestà va anche detto che alcuni TAR cominciano a discostarsi da questa interpretazione, ma la giurisprudenza del Consiglio di Stato (che è quella che conta) è assolutamente unanime. Comunque che la discussione sia in evoluzione e sia di primaria importanza è sottolineato dal fatto che all'esame di avvocato di quest'anno la prova scritta per l'Atto Amministrativo riguardava proprio questa fattispecie.
Con onestà va anche detto che alcuni TAR cominciano a discostarsi da questa interpretazione, ma la giurisprudenza del Consiglio di Stato (che è quella che conta) è assolutamente unanime. Comunque che la discussione sia in evoluzione e sia di primaria importanza è sottolineato dal fatto che all'esame di avvocato di quest'anno la prova scritta per l'Atto Amministrativo riguardava proprio questa fattispecie.
Vediamo cosa dice il Consiglio di Stato (riportiamo la 4015/2013 che fa scuola, ma le precedenti e le ultimissime del 2017 sono tutte dello stesso tenore):
«la semplice sussistenza di rapporti accademici o di ufficio tra commissario e candidato non è idonea ad integrare gli estremi delle cause d’incompatibilità normativamente cristallizzate, salva la spontanea astensione di cui al capoverso dell'art. 51, c.p.c.»;
Si sarebbe trattato di un punto fermo ed inequivocabile se il CdS si fosse fermato qui, ma nel capoverso immediatamente successivo scrive:
«la conoscenza personale e/o l’instaurazione di rapporti lavorativi ed accademici non sono di per sé motivi di astensione, a meno che i rapporti personali o professionali non siano di rilievo ed intensità tali da far sorgere il sospetto che il candidato sia giudicato non in base al risultato delle prove, bensì in virtù delle conoscenze personali»
E qui la cosa si complica perchè la dottrina e la giurisprudenza del TAR si sono sbizzarrite nel cercare di interpretare e definire "il rilievo e l'intensità del rapporto". Ovviamente non rientra nelle finalità di questo post occuparsi di tutte le discussioni giuridiche. Ai fini della discussione interessa semplicemente stabilire che la nomina della Commissione rispetta quelle che sono le norme del Regolamento e che, allo stato, la composizione è pienamente legittima e la decisione dei componenti di non astenersi è conforme, fino a prova contraria, alla giurisprudenza costante del CdS.
Ovviamente come spesso ricordiamo, la legittimità non è sinonimo di opportunità e lo riconosce lo stesso CdS: "fatta salva la spontanea astensione...". Soprattutto nei concorsi in cui, in assenza delle cosiddette "prove segrete" (e qui bisognerebbe aprire un altro capitolo) diventa determinante il colloquio, andrebbe ben valutata l'opzione "spontanea astensione". Perchè, come si insegna al primo anno di giurisprudenza, "il giudice non solo deve essere "terzo", ma deve anche apparire tale".
evito di commentare perché sarebbe inevitabile il papiello. Aggiungo una domanda: sono noti anche i criteri di selezione/attribuzione punteggio che verranno usati per la scelta e valutazione dei candidati?
RispondiEliminaAncora sto aspettando il concorso dei vigili urbani. Al signor sindaco Spinelli ben due volte ho perso dieci euro per partecipare al concorso, solo promesse e poi nemmeno la dignità di scusarsi per il concorso non effettuato. Sono sempre più fiero di non votare a nessuno. Cordiali saluti a tutti.
RispondiEliminaSignori Amministratori, perchè non pubblicate tutti i concorsi che vi sono e se ci sono ogni mese per una maggior trasparenza?Così saremo anche noi aggiornati, visto che a breve ci dovrebbero essere delle assunzioni per quei bambini che hanno difficoltà di capire a scuola e devono essere seguiti da persone specializzate nel settore, onde evitare che rimanga all'oscuro la popolazione, della Regione e di tutt'Italia. Grazie
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