C'era una volta la festa dell'esposizione del Quadro di Santa Maria a Mare.
Chi ha la mia età ricorda con quanta trepidazione aspettavamo questo momento da bambini. La processione che partiva dal Calafato accompagnata da fuochi d'artificio degni di questo nome. La banda che intonava allegre marcette tra una posta di Rosario e l'altra. E, poi, la ressa incredibile una volta giunti davanti a Minguccio ru Belleville. E la Madonna che lentamente veniva esposta tra i canti delle pie donne, voli di palloncini, la banda che suonava "Evviva Maria" e le lacrime che scendevano copiose lungo le guance di donne, uomini e bambini.
Da tre/quattro anni a questa parte, invece, il cuore di tutti si stringe in un'infinita tristezza. La Madonna esce dalla Chiesa in sordina, quasi di nascosto, accompagnata da chi ha avuto la fortuna di azzeccare l'ora giusta (sui manifesti quest'anno mancava, per esempio, l'ora della Santa Messa). Accompagnato da un gracchiante microfono che rilancia nell'aria uno stanco Rosario,il Quadro giunge quasi nell'indifferenza generale all'inizio del Corso e viene rapidamente issato alla presenza di pochi fedeli. Anche quest'anno Don Luigi ha ricordato che la Preghiera è silenzio, che la Madonna non vuole folklore ma preghiera, che la nostra Parrocchia ha uno stile che la contraddistingue. Ma mai come quest'anno le sue parole sono sembrate una "exusatio non petita", una difesa d'ufficio di quella che sembra la morte definitiva di una bella tradizione che i nostri padri tenacemente vollero. Tra l'altro a smentire il nostro Parroco ci hanno pensato una Ave Maria urlata da un "ammericano" e uno spettacolo (si fa per dire) di fuochi pirotecnici di una bruttezza insuperabile.
Tradizione deriva da tràdere ossia consegnare. I nostri genitori ci hanno consegnato la gioia di aprire il mese di Santa Maria a Mare con l'esposizione festosa della Sua Immagine. Cosa consegneremo ai nostri figli? Una triste e mesta cerimonia? Ma chi l'ha detto che la Fede non possa nutrirsi anche della gioia e dei momenti allegri e spensierati di una festa di paese?
- Papà li chiamava così - disse Pollyanna -, ma lo so che non hanno questo nome nella bibbia. Sono tutti quelli che cominciano con «state sempre lieti», «gioite nel Signore», «cantate canti di gioia». Ce ne sono tanti nella bibbia. Un giorno papà era tanto triste e si mise a contarli. Sono 800! Diceva che se Dio si era dato pena di esortarci per 800 volte a essere contenti, doveva essere importante.
RispondiEliminaquanto era bello, lo ricordo con tanto affetto anche io anche se a causa del mio lavoro difficilmente sono riuscito a vedere sollevare "IL QUADRO" in mente ho solo uno sbiadito ricordo della mia più tenera età, ma ho sempre sentito questo giorno in me come un apertura della festività più bella di questo nostro meraviglioso paese! Oggi purtroppo non è più così, chissà di chi è la colpa, se di un parroco ormai stanco ma che grazie a DIO ancora oggi non si fa mettere i piedi in testa da nessuno o di un comitato festa legato a varie associazioni in particolare "I CILENTANI DOC" che negli anni hanno pensato solo a come e dove eseguire i fuochi pirotecnici senza creare una giusta sinergia tra SACRO E PROFANO! Chiudo dicendo che ogniuno di noi dovrebbe pensare di più a portare avanti le nostre tradizioni più antiche, cercando di tramandarle a chi ci seguirà, ne abbiamo bisogno i nostri figli già si troveranno in un mondo privo di qualsiesi fote di umanità, lasciamogli almeno le nostre tradizioni più belle in modo che almeno possona ricordare quanto di buono è stato fatto nell'epoca della "NON COMUNICAZIONE" e fargli sapere che siamo stati famosi in tutta ITALIA senza film senza fili comunicativi ma solo con il TAM TAM delle nostre tradizioni!
RispondiEliminaPerche' permettere di distruggere questa tradizione?
RispondiEliminavoglio entrare in merito alla discussione dicendo alcune cose,senza offendere nessuno. i CILENTANI DOC,hanno sempre distinto le due cose, il Sacro dal Profano,detto questo,aggiungo alla persona che ha detto che noi le confondiamo e,che pensiamo solo alla locazione dei fuochi dice il falso o quantomeno non è a conoscenza dei fatti.Dal lontano 2006,abbiamo cercato sempre di collaborare con il Parroco(lo può testimoniare)e non solo lui,ma su di alcune cose eravamo molto distanti,ma nonostante ciò sia lo scorso anno e questo,c'è collaborazione piena.Comunque sign.Anonimo le dico solo un ultima cosa,senza nessuna presusione,Grazie ai CILENTANI DOC persone perbene,si è risvegliato il Ferragosto a S.Maria di Castellabate,che le piaccia o no,alla fine siamo tutti bravi a nasconderci e Sparare sentenze a vanvera.ne approfitto per invitarla il 12,13 e 14 agosto,sarà nostro OSPITE Gradito.
RispondiEliminaE' vero, ogni anno pur vivendo fuori, ricordo il 1 agosto sempre con affetto e un po' di nostalgia. Il quadro della Madonna che viene innalzato tra casa Tortara e Minguccio, e la banda che attraversa tutto il corso per dare inizio alle festività di agosto.
RispondiEliminaIl mio augurio è solo questo: vorrei che questa tradizione venisse tramandata ai giovani del paese.
sono una cittadina di castellabate e il ricordo che ho è quello della musica che suona a festa, della gente che applaude tra una lacrima e l'altra, in segno di commozione e affetto per la Madonna, e di quella scintilla che partiva dal balcone sopra al Bar Belleville fino ad arrivare al campanile per dare inizio a degli stupendi fuochi pirotecnici.
RispondiEliminatutto questo è solo un bellissimo ricordo, spero tanto che ritorni presto la festa che era una volta.per fare ciò siamo tutti consapevoli che ormai Don Luigi dovrebbe andarsene un pò in pensione e lascire il posto a un suo degno successore, capace di riunire intorno a sè tanti giovani che ormai non hanno più la voglia di andare a Messa e magari di formare un gruppo di giovani che prendano in mani, con affetto e serietà, l'organizzazione di questa festa.
daltronde anche nelle altre parrochie si lascia libero arbitrio ai giovani, invece nella nostra Chiesa si vedono sempre le solite facce.......
Fino a quando ci saranno certi personaggi andrà sempre peggio!!!
RispondiEliminachi sono certi personaggi?
RispondiEliminaconcordo con l anonimo delle 18 09
RispondiEliminaascolta CILENTANO DOC ANONIMO, quando parlo so cosa dico, tu con le tue parole me lo confermi, riscivo da testo:
RispondiEliminaOggi purtroppo non è più così, chissà di chi è la colpa, se di un parroco ormai stanco ma che grazie a DIO ancora oggi non si fa mettere i piedi in testa da nessuno o di un comitato festa legato a varie associazioni in particolare "I CILENTANI DOC" che negli anni hanno pensato solo a come e dove eseguire i fuochi pirotecnici senza creare una giusta sinergia tra SACRO E PROFANO. e tu cosa rispondi?
copio sempre dal post precedente:
voglio entrare in merito alla discussione dicendo alcune cose,senza offendere nessuno. i CILENTANI DOC,hanno sempre distinto le due cose, il Sacro dal Profano.
vedi dai le risposte confermando la mia tesi senza neanche renderti conto.
quello che io dicevo e che tu confermi,è che le due feste "SACRO E PROFANO" devono avere una giusta SINERGIA e cioè collaborazionee non lasciare che la parrocchia venga totalmente abbandonata, certo con DON LUIGI spesso è difficile trovare un accordo, ma per esperienza personale gli accordi più sudati spesso sono quelli che rendono di più, in termini di risultati ovviamente.
IN ULTIMO NON TI SCOMODARE AD INVITARMI SO D'A MARINA, e mio malgrado conosco anche tutti voi PERSONE PER BENE!
Penso che oramai ci siamo inariditi... siamo passati da un'economia agricola che univa le persone, le famiglie e conservava le tradizioni ad un'economia pseudo-turistica, in cui la nostra fortuna è il sole ed il mare, oltre ad un paesaggio incantevole... ma qui finisce tutto... non abbiamo stimoli e pertanto ci rilassiamo a non far nulla ed anche una processione è una perdita di tempo...vedo altri paesini che conservano le tradizioni, fanno la festa al loro patrono e riecono, nella loro piccola economia, a portare anche cantanti di una certa fama (vedi Antonello Venditti e Matia Bazar); insomma, col fatto che "noi" siamo grandi e quindi non abbiamo bisogno di nulla e nessuno, siamo arrivati a questo punto: alla non partecipazione...
RispondiEliminafrancamente non capiamo e, perchè lei tende a creare una polemica.NON avalliamo le sue parole perchè,quello che hai detto:il PARROCO non si fà METTERE i PIEDI in TESTA da nessuno in particolar modo dai CILENTANI DOC.Lei ci dovrà dire in tutta franchezza se questa,non è un aggressione GRATUITA.Dicendo che lei è di S.Maria e sostiene di conoscere bene i fatti, spieghi se ne è capace(crediamo di si),come noi ci siamo relazionati con il nostro Caro PARROCO negli ultimi anni,ma non a noi,ma a chi legge su questo blog.Nella nostra comunità,lei lo deve accettare a suo malgrado,non tutti hanno molta simpatia verso il Parroco,ma è normale è un fatto fisiologico,e così in tutte le cose.Distinti saluti e,le rinnoviamo il nostro invito.nb le offese non fanno parte del nostro gruppo,abitano da qualch'altra parte!!!!!!!
RispondiEliminaIn realtà non era Antonello Venditti ma il suo sosia...
RispondiEliminaCARO CILENTANO DOC
RispondiEliminaascolta credo che sia inutile continuare a discutere io scivo una cosa e tu ne capisci un'altra,quindi onde evitare nuove inconprensioni, lascio cadere qui l'argomento, sottolineandoti però che capisco la tua crisi mistica e l'altezza del tuo pensiero.
capisco che vi si è rotto il giocattolo in mano quando credevate, dichiarandolo di avere il consenso del parroco per quello che fate e vi siete poi resi conto che non era vero.
Ora volete sfruttare la difficoltà della gente a rapportarsi con DON LUIGI per creare un sentimento che vi consenta di raccogliere più SOLDI.
Bada bene, la MADONNA non è persona che si possa prendere in giro,ne che si possa accontentare di una maggiore o minore raccolta di danaro. credo le non ne abbia bisogno.
per me l'argomento è chiuso, anche se devo dirti mi sono divertito per qualche giorno a vestire questo ruolo che mi è nuovo,quello della PIZOCA.Lo lascio a chi è più allenato di me.
buon 15 AGOSTO o meglio buon ferragosto!
Francamente non capisco cosa c'entrino le "pizoche"!Il post si riferisce ad altro. Ossia ad una bella tradizione che è stata ridotta ad un triste rito. Non capisco quale sia la differenza tra esporre il quadro in quella maniera o consegnarlo semplicemente a "Pinuzzo u bambino" per appenderlo.
RispondiEliminachiedo scusa amministratore, ho impropriamente usati il termine PIZOCA, il mio pensiero mi portava ad associare questo termine a difensore dell'istituzione CHIESA, domando scusa ma non volevo essere frainteso!
RispondiEliminaMa allora tutto dipende, ovviamente, dal prete... non per criticare particolarmente don Luigi (che, tra l'altro è molto "allergico" alle critiche), ma per ricordare semplicemente che in ogni comunità di persone come la nostra, fare riferimento ad un valore condiviso è importantissimo, indispensabile.
RispondiEliminaE oggi, tra la nostra gente, forse, fare riferimento alla chiesa, al prete come valore assoluto non ci va più bene, perciò anche la fede scema velocemente (e in questo c'entra sempre il parroco), quindi il riconoscersi in comune nella tradizionale festa della Madonna è diventato da svariati anni più difficile, faticoso, soprattutto poi in presenza di un prete decisamente a noi proprio NON congeniale, "scomodo"...
Andavano bene, prima, tutti, don Emilio, don Peppino, ecc. ma don Luigi proprio no.
Anche se non è tutta colpa sua perchè è fatto così... (sarebbe stato + o - lo stesso dappertutto), se la fede è di fatto diventata più privata, meno manifesta nella tradizione è semplicemente il risultato della sua pastorale.
Gli "interessi" si sono finalmente palesati e, quindi, divisi (il cosi detto sacro e profano), e la maggioranza della nostra comunità di persone preferisce senza più alcuna ipocrisia, il profano (con tutte le conseguenze disastrose che comporta).
Tutto quì, il presente di oggi è tanto, tanto diverso dal passato.
senza voler sconfinare nella teologia o addirittura nella escatologia cristiana , desidero contribuire alla discussione con un copia-incolla sul significato di TIMOR DI DIO:
RispondiElimina< Il dono del timore di Dio è strettamente connesso a quello della pietà. Infatti, questo timore di cui parliamo non è il timore dello schiavo, bensì il timore del figlio, preoccupato di non addolorare il padre con la propria disubbidienza. E’ proprio questo che Giovanni intende, dicendo: "Nell’amore non c’è timore" (1 Gv 4,18): il timore di Dio scaturisce dall’amore, e per questo è un timore filiale, mentre è assente il timore dello schiavo,> che si nutre di livore verso il padrone.
questa premessa è necessaria per chiarire il mio pensiero : quello che non esiste più è il timore (amore) per Dio e , per estensione , della Madonna, risolto dalle nostre coscienze nella esternazione di manifestazioni molto più di natura e origine laica che religiosa.
è vero, la festa, la Nostra festa di Agosto , era qualcosa forse di unico nel suo genere , ma era il giusto corollario di una liturgia che esaltava la figura della Madonna mediante la partecipazione della popolazione tutta. La Madonna, all'epoca ,non era motivo di contesa fra diverse fazioni, era anzi il collante che , in quei giorni , univa tutti, paesani con paesani, famiglie e famigliari, emigranti e stanziali. La festa civile santificava questa nuova alleanza di solidarietà tra chi si riconosceva di origini comuni per l'appartenenza geografica che per l'amore verso S. Maria a Mare.
e.in quei tempi, non partecipare alla esposizione del quadro , o peggio ancora, alla processione del quindici , era un pensiero che incuteva timore, quel timore di cui parlavo prima.
si criticavano i mastri di festa , si commentava l'entità della raccolta , ma il culto di Maria non era nemmeno messo in discussione , tanto che spesso si riconduceva alla sua volontà se il tempo era cattivo e i fuochi non si potevano sparare , se la processione era stata più o meno lenta ecc.
cosa vuol dire adesso non partecipare alla manifestazione della esposizione del quadro?
la volontà di dimostrare che per contestare le celte del parroco qualcuno è pronto anche a mancare di rispetto alla Madonna?
quindi abbiamo una fede a comando: se il prete ci piace onoriamo la Madonna, sennò.........
penso a chi ha subito disgrazie, malattie, ingiustizie, e non ha perso la fede ed il timor di dio,
penso a chi ha perso affetti, riferimenti, certezze ed è sopravvissuto nella certezza della propria fede...........
la vera tradizione che si è persa è quella che derivava dal nostro attaccamento al nostro credo, e questo è anche il motivo per cui lo spirito della festa non è più lo stesso.
ho pensato ad alta voce ( nel senso della pubblicizzazione del pensiero) e quindi non escludo che questa sia solo la mia intima verità. ma in fondo un blog cos'è se non il giocattolo che ci permettere di condividere i pensieri?
c.grande
Come sempre è difficile, soprattutto in tema di religione, comprendere se un fenomeno è causa o effetto. Condivido gran parte di quello che ha scritto il dott. Grande, ma non ritengo che il popolo diserti l'esposizione del quadro perchè voglia mettere in difficoltà il parroco o perchè sia venuto meno il timore, e quindi, l'amore per la Madonna. Diserta perchè manca il "contorno" che genera l'attesa, ossia il tutto avviene quasi in clandestinità. Il nostro parroco ritiene che tutto ciò che "attiri l'attenzione" e che "spinga alla partecipazione" mortifichi l'essenza del messaggio cristiano, faccia perdere di vista quello che deve essere il fine ultimo dell'uomo "amare e servire Dio in questa vita per goderLo nell'altra in Paradiso". Ma così si perde un aspetto importante della Teologia: l'Evangelizzazione. Ed ecco che anche il "contorno" ha la sua importanza. Gesù quando parlava alle folle rivelava il messaggio di Dio e lo faceva da par suo, da Figlio di Dio. Eppure ricorreva ai "miracoli". Molti lo seguivano per le sue parole, altri per "i miracoli", alla fine anche quest'ultimi amavano Gesù per quello che rappresentava ed il miracolo altro non era stato che il mezzo per avvicanarli. Detto questo, però, credo che il post si riferisse ad altro: ossia alla scomparsa di una Tradizione (altro aspetto teologico di non secondaria importanza).
RispondiEliminada giovane cittadina di santa maria voglio dire una cosa...in un paese le due figure più importanti sono il Parroco e il Sindaco.
RispondiEliminafino a qualche mese fa, entrambi erano da criticare, chi più chi meno per il loro operato.
per fortuna il Sindaco è cambiato, in positivo, ora attendiamo che venga un nuovo Parroco, capace di intraprendere rapporti con i giovani e soprattutto capace di far ritornare le vecchie tradizioni di una volta
@Marta
RispondiEliminaCredo che il "lavoro" di un Parroco non vada giudicato su questo aspetto, così come ritengo che un Sindaco non vada giudicato, nel bene e nel male, nella "settimana ra zita". In questo momento il Sindaco sta facendo bene sul piano dell'aspetto estetico sia dal punto di vista dell'arredo urbano che da quello del look amministrativo. Andrà comunque giudicato sul lungo periodo, ossia sulla capacità di attrarre investimenti e sulla progettualità.
Concordo con l'Amministratore, attualmente l'amministrazione comunale sta mantenendo le posizioni... vedremo da settembre quando inizieranno i problemi reali, tra cui la mancanza di lavoro vero e proprio e non la precarietà dell'ausiliario della sosta o della nettezza urbana... la "luna di miele" sta finendo... ed il rapporto di coppia (amministrazione-cittadinanza) non è solo fiori e rose (vedi giardinetti e palme) ma anche sofferenze...
RispondiEliminaintanto i fiori e le palme danno un pò di bellezza a un'aiuola che fu fatta per far vedere che si faceva qualcosa, ma era comunque grezza...
RispondiEliminafatta in questo modo almeno la si può vedere...
dunque è UFFICIALE,salta un altra tradizione e,giù botte da orbi.Altre critiche,perche viene meno il 13 Agosto,la SANTA Statua viene CALATA DOMANI.Credo che ormai qualcuno ha perso le staffe o che voglia dire che dei DEVOTI se ne FREGA!!!!
RispondiEliminanon volendo il blog mi ha dato ragione, a ben leggere i commenti ultimi che addirittuta mettono sullo stesso piano sindaco e parroco..........., due autorità che farebbero bene ad agire in sinergia, ognuno per la propria competenza.
RispondiEliminaMa di un sindcao che si curi delle anime non si è mai sentito pasrlare, come non capisco l'auspicato ricambio del parroco, che rispetto alle intenzioni e alle indicazioni del vescovo, ha il sapore della prima delle trasgressioni: la disubbidienza.
per quanto riguarda il contorno che genera l'attesa , capisco ma non condivido; l'attesa per la festa del 1 agosto ci apparteneva anche se non seguivamo pedissequamente le funzioni religiose o i parroci dell'epoca: era un sentimento che ci apparteneva perchè permeato nelle nostre case dalla famigia e dagli amici; era l'attesa del contadino che poche altre sere scendeva "in paese". certo c'erano anche le bancarelle e la "musica" che pero erano il vestito bello che il paese metteva per l'occasione.
condivido invece il concetto di evangelizzazione, solo che per noi parlerei di " nuova " evangelizzazione, una evangelizzazione di recupero e non di conoscenza, recupero di una conoscenza che già ci apparteneva.
l'interpretazione delle intenzioni e del pensiero del parroco mi sembra un pò forzata, e lo dice chi ha avuto con don luigi scontri anche feroci , quasi fisici. non credo che lui non ami utilizzare strategie per portare ( o riportare) Cristo e la fede in lui tra la gente, solo che ritiene debbano esistere sistemi meno "frivoli" se mi è concesso il termine.
per quanto riguarda questo aspetto io sono più realista del re , nel senso che auspico il ritorno ad una chiesa e ad una liturgia più primitiva, ma per me più vera. non credo nella chiesa che va incontro al mondo.... ma questo è un altro discorso
c.grande
xEmorroide
RispondiEliminaLibero di mandare tutti i commenti che vuoi, ma continueremo a non pubblicare quelli che riguardano attacchi personali. In questo caso, tra l'altro, la cosa è particolarmente stupida (per non usare "odiosa") in quanto interviene in una discussione su temi che attengono alla tradizione e ai sentimenti di una popolazione e di un Popolo. Usare toni da stadio e da "hooligans della politica" è del tutto fuori luogo.
Ne approfitto della discussione tra anonimi e chi si presenta. Ovviamente chi si presenta è colui che fà e non quello che critica mascherandosi, che è meno apprezzato. Voglio pubblicamente ringraziare il prete di S. Maria che con i suoi modi impone il suo credo a proprio gussto e piacimento. Un grazie particolare viene dalla due mie figlie di 8 anni, e di mesi 8 la più piccolina, che ogni mattina alle 07.00 la prima e alle 07.30 la seconda, con il fracassante suono di campane a tutto volume le ha costrette BRUTALMENTE al risveglio forzato (senza elencare le innumerevoli lamentele dei miei ospiti e dell'hotel vicino). E inoltre per l'ascolto forzato di tutte le sere, a svariati orari, della compilescion ecclesiastica ( a tutto volume) che tuta la famiglia ha imparato sempre forzatamente. Pur essendo un "ospite" di S. Maria ho notato che in circa 30 anni tra il 1 ed il 15 agosto vi sono stati circa trenta cambiamenti per la preparazione e lo svoligimento dell'unica festa, la più importante, in Santa Maria e a mio dire se vi sono stati tutti questi cambi di regole un motivo ci sarà ( e sempre il capo che decide). In tutti i luoghi cattolici, perfino a Gerusalemme, gli eventi religiosi sono onorati e festeggiati essendovi sia tempi per la preghiera che i momenti di festività.In tutta onestà non ho ancora capito se per questo evento bisogna stare in silenzio pregando o pregare e festeggiare. L'unica cosa certa che in entrambi i casi si cercano soldi. Sicuramente la mia offerta andrà per chi onora questa tradizione in quanto, almeno fino ad ora, Gesù non ha messo imposte per la preghiera. GB Iaquinto
RispondiEliminaX Amministratore:
RispondiEliminacerca di essere neutrale allora perchè attacchi ad altri soggetti se ne sono visti diversi, pure abbastanza forti. O forse sei imparentato con il soggetto che attacco?
Come abbiamo più volte ribadito gli amministratori sono due e, specifichiamo una volta per tutte, NON hanno alcun rapporto di parentela o affinità con il dott. Grande.
RispondiEliminaPer quanto riguarda i commenti in genere non pubblichiamo (qualcuno può sfuggire) quelli di ANONIMI che fanno riferimenti personali nei confronti di cittadini che non rivestono attualmente cariche o ruoli pubblici. E, soprattutto, non pubblichiamo commenti offensivi di anonimi nei confronti di persone che si firmano.
Tra l'altro come specificato nel disclaimer del Blog, non pubblichiamo commenti che riguardano persone che esplicitamente ci hanno richiesto di non pubblicare commenti di anonimi nei loro riguardi (ed è il caso del dott. Grande, anche se a nostro INSINDACABILE giudizio ci assumiamo la responsibilità di pubblicarne qualcuno per dare la possibilità di chiarire).
Infine, ed è il caso che ha suscitato la tua reazione, nello specifico abbiamo tagliato un commento che non aveva nulla a che vedere con l'oggetto del post, e soprattutto rischiava di trascinare una discussione di un certo spessore in una rissa da stadio.
Per chiudere voglio informarti del fatto che ci abbiamo pensato molto prima di pubblicare i commenti di uno che si firma EMORROIDE e lo abbiamo fatto solo per non mostrare intenti censori "a prescindere".
Hai ragione, Emorroide non è un nick carino, ti faccio una proposta firmati col tuo nome e cognome e lo farò anch'io. Ce l'hai il coraggio? Non credo.
RispondiEliminaTi invitiamo a rileggere questo post:
RispondiEliminahttp://lasirenaeilcastellano.blogspot.com/2009/10/anonimo-castellano.html
Il contenuto, al di là di qualche mutamento organizzativo resta valido PAROLA x PAROLA!