Con l'Ordinanza n. 6 del 21 Aprile il Sindaco ha ordinato la chiusura temporanea degli edifici scolastici di Castellabate per la giornata del 24 Aprile. Teoricamente la chiusura dovrebbe interessare anche il Comune di Perdifumo in quanto l'Istituto Comprensivo Castellabate include anche la scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di 1° grado di Perdifumo (un intreccio amministrativo che probabilmente sarà risolto con analogo provvedimento del Sindaco di quel comune).
Nell'ordinanza vengono citate varie norme eccetto quella che potrebbe dare una qualche giustificazione giuridica al provvedimento ossia l'art. 38 comma 2/bis della legge 142/1990 così come aggiunto dall'art. 11 comma 16 della legge 265 del 1999:
"In casi di emergenza, connessi con il traffico e/o con l'inquinamento atmosferico o acustico, ovvero quando a causa di circostanze straordinarie si verifichino particolari necessita' dell'utenza, il sindaco puo' modificare gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonche', d'intesa con i responsabili territorialmente competenti delle amministrazioni interessate, gli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici localizzati nel territorio,"
Questa l'ordinanza:
Anche alla luce di quella norma resta difficile comprendere come si possano chiudere tutte le scuole del Comune e non solo quelle di San Marco. Parliamoci chiaro. Con questa ordinanza il Sindaco ammette che l'Amministrazione non è in grado di garantire un'ordinata gestione del flusso veicolare non solo in prossimità del "Grande Evento" ma in tutto il territorio Comunale. E questo per un paese turistico, che non è secondo a nessuno, non è un bel biglietto da visita.
Alquanto sorprendenti anche alcune delle motivazioni a base della richiesta dell'Istituto Comprensivo:
"la completa diserzione delle attività didattiche di detto giorno, che pur non essendo festa patronale, è estremamente sentita ed attesa dai ragazzi con avvicinamento alle funzioni religiose e agli stand tipici;
le richieste dei genitori e degli operatori scolastici"
Non è nostra intenzione rimpiangere o giustificare i tempi in cui quando facevamo "filone" i genitori ci accompagnavano gentilmente a scuola facendoci fare la strada a forza di calci in quel posto dove non batte mai il sole o quando le maestre e i professori ci venivano a prendere delicatamente per un orecchio e ci scortavano in aula ma, come diceva Orazio "est modus in rebus, sunt certi denique fines, quos ultra citraque nequit consistere rectum" ( c'è una misura nelle cose; vi sono determinati confini, al di là e al di qua dei quali non può esservi il giusto).
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