di U' MUNACIELLO
Non preoccupatevi, non abbiamo alcuna intenzione di parlare del western più famoso della storia del Cinema. Più modestamente vogliamo parlare del prossimo consiglio comunale. E’ stato affisso all’Albo l’ordine del giorno. Si discuterà, tra l’altro, di “rendiconto della gestione finanziaria” e di “riequilibrio finanziario”. Due argomenti bollenti, non solo perché sono tematiche vitali per il funzionamento di qualsiasi Ente (tanto che è previsto il commissariamento se il riequilibrio non viene approvato,) ma perché sono il banco di prova delle “vecchie” e delle più o meno presunte “nuove maggioranze”.
Infatti, salvo nuove e per il momento non previste sorprese, sarà il comportamento dei consiglieri Rizzo e Cannalonga a decidere il tutto. Le opzioni sono tante (assenza, astensione, voto favorevole, voto contrario), ognuna delle quali ha una sua valenza politica ed amministrativa ed un suo effetto sull’esito della votazione. Ma su questo, anche elaborando una tabella stile fase finale di campionato di calcio, ci intratterremo domani.
Oggi ci preme sottolineare un altro aspetto. Il Consiglio è stato convocato per Mercoledì 7 Ottobre (giorno che risulta a tutti,tranne probabilmente al Sindaco, essere feriale) e alle ore 12 (mezzogiorno).
A quell’ora potrebbero (e sottolineiamo potrebbero) partecipare solo casalinghe, disoccupati e pensionati. Sfortunatamente a quell’ora le casalinghe stanno finendo di preparare il pranzo ai disoccupati e ai pensionati che di lì a poco lo consumeranno. Quindi si prevede una partecipazione di cittadini pari a quella che affolla a mezzogiorno una sala cinematografica dove danno un film russo con sottotitoli in uzbeco.
Se il legislatore ha previsto che le adunanze di un Consiglio Comunale siano pubbliche è perché considera un valore costituzionale il controllo democratico da parte dei cittadini degli amministratori che hanno eletto.
E’ del tutto legittimo e legale, rispondente a leggi e regolamenti, convocare un Consiglio Comunale a mezzogiorno di un giorno feriale ma altrettanto legittimo è pensare che in questo modo viene tradito lo spirito della norma che vuole “pubbliche” (e, quindi, aperte anche ad insegnanti, studenti, impiegati, operai ecc. ecc.) le adunanze del consiglio comunale.
Ci saranno certamente motivi urgenti ed inderogabili che costringono il Sindaco a convocare un consiglio a mezzogiorno. Noi non li capiamo (come, per la verità, non capiamo neanche la Teoria della Relatività, ma non per questo riteniamo che Einstein sia nel torto) e siamo sicuri che il Sindaco li spiegherà in apertura di seduta. Non vorremo dover condividere con il “Divo” Andreotti l’affermazione che “a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca!”
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